Convegni e seminari – Fondazione Giorgio Cini

Democrazia e Pandemie

La Fondazione Giorgio Cini ha da sempre una vocazione di dialogo tra discipline umanistiche e scientifiche ed è riconosciuta come luogo di riflessione su questioni globali. Con il simposio Global Health in the Age of AI: Charting a Course for Ethical Implementation and Societal Benefit, organizzato lo scorso novembre, la Fondazione ha rinnovato questo impegno, inaugurando un nuovo ciclo di incontri internazionali per facilitare l’individuazione di soluzioni alle sfide del contemporaneo.

Quest’anno, il simposio Democrazia e Pandemie intende esplorare come i sistemi democratici possano affrontare le sfide dei contagi pandemici, approcciando il tema in chiave interdisciplinare. Il simposio riunisce esperti di medicina, economia, politica, sociologia, filosofia e diritto con l’obiettivo di sviluppare soluzioni globali e sostenibili. L’evento sottolinea l’importanza della collaborazione internazionale, offrendo riflessioni concrete per minimizzare i danni umani ed economici delle future crisi sanitarie.

Venezia è stata devastata nei secoli da drammatiche epidemie. Le basiliche votive come la Salute e il Redentore ne sono una traccia. Venezia ha però saputo reagire, sviluppando regole e strutture volte a prevenire e contenere le pandemie. Non è un caso che parole come lazzaretto e quarantena siano nate a Venezia. A partire dalla storia della Serenissima, gli Istituti della Fondazione articolano durante tutto l’anno un programma interdisciplinare di eventi culturali.

Singing in the air, with masks

Dal 3 al 5 marzo si tiene presso gli spazi dell’Istituto per il Teatro e il Melodramma il seminario Singing in the air, with masks, organizzato in collaborazione con Isabelle Moindrot e Giulia Filacanapa, docenti presso il Théâtre Performance et Societé dell’Université Paris 8 e l’École Universitaire de Recherche ArTeC – Nanterre.

 

L’incontro, capitolo successivo al seminario Singing in the pool ospitato lo scorso anno, si focalizza sulla scoperta e lo studio della maschera teatralecon particolare riferimento all’ambiente aereo. Gli studenti  assistono a una lezione di storia della scenografia teatrale della direttrice, professoressa Maria Ida Biggi, che offre loro una panoramica sulle ricerche svolte da importanti scenografi. Inoltre, gli  studenti presenti possono prendere visione di bozzetti, maschere e materiali preparatori relativi ad alcuni spettacoli della scenografa Santuzza Calì, di cui l’Istituto conserva l’intero archivio documentale.

Workshop con Marco Angius e i solisti dell’Orchestra di Padova e del Veneto

Con la sua triplice attività di compositore, direttore d’orchestra e teorico, Pierre Boulez ha profondamente influenzato il pensiero musicale del XX secolo.

In occasione del centesimo anniversario della sua nascita viene proposto un workshop del ciclo Research-led Performance incentrato sulla direzione di ensemble orchestrali. Il programma, coordinato da Marco Angius, prevede quattro  composizioni che riflettono il mondo sonoro di Boulez: la Sinfonia op. 21 di Anton Webern, Octandre di Edgard Varèse, Mémoriale di Pierre Boulez, Tropi di Niccolò Castiglioni. Mediante un bando vengono selezionati otto giovani direttori d’orchestra, i quali hanno mostrato interesse e attitudine nei confronti del repertorio in questione. Le sedute pratiche si alternano con sedute teoriche tenute da Pietro Cavallotti, Paolo Dal Molin, Massimiliano Locanto e Francisco Rocca.

Il workshop termina con un concerto il 7 marzo, alle ore 18.00, nella Sala degli Arazzi della Fondazione, a conclusione di una tre giorni di workshop incentrato sulla direzione di ensemble orchestrali, all’interno del ciclo Research-led Performance.

Il programma del concerto prevede infatti l’esecuzione di brani di Niccolò Castiglioni, Tropi (1959, per complesso da camera), Pierre BoulezMémoriale (1985, per flauto solo e otto strumenti), Edgard VarèseOctandre  (1923, per otto strumenti) e Anton WebernSinfonia op. 21 (1928).

Concerto | ore 18:00

Global Health in the Age of AI: Charting a Course for Ethical Implementation and Societal Benefit

La Fondazione Giorgio Cini ospiterà un simposio di tre giorni dal titolo “Global Health in the Age of AI”, che valuterà le implicazioni sociali dell’intelligenza artificiale (AI) nel settore sanitario, comprese le questioni relative all’accessibilità, all’equità e al potenziale impatto sulle disparità sanitarie.

Programma scientifico

Il programma scientifico, strutturato in tre giornate, è curato dal Prof. Luciano Floridi, Direttore del Digital Ethics Center (DEC) dell’Università di Yale e Professore presso il Dipartimento di Studi Giuridici dell’Università di Bologna. Il professor Floridi è affiancato in questo lavoro dalle dottoresse Jessica Morley e Renée Sirbu dell’Università di Yale e da due relatori: Emmie Hine (Università di Bologna e Yale) e Huw Roberts (Università di Oxford).

Risultati scientifici

Una serie di articoli scritti dai partecipanti alla conferenza saranno diffusi in una serie di pubblicazioni scientifiche open access.

Borse di studio
La Fondazione Giorgio Cini offre la disponibilità di otto borse di studio completamente finanziate per giovani ricercatori interessati a partecipare al simposio di tre giorni “Salute Globale nell’Era dell’IA”, che si terrà a Venezia dal 7 novembre al 9 novembre 2024. Scadenza per le domande  15 settembre 2024.

La call per le borse di studio è chiusa.

Scarica il Bando


Thursday 7 November 2024

 

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[accordion_entry title=”2pm — 2:10pm Welcome Address“]

Daniele Franco, Scientific Director, Fondazione Giorgio Cini.

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[accordion_entry title=”2:10pm — 3pm Opening Remarks“]

Luciano Floridi, Yale University, US, and University of Bologna, Italy.

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[accordion_entry title=”3pm — 3:30pm Framing the debate“]

Luciano Floridi, Yale University, US, and University of Bologna, Italy.

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[accordion_entry title=”15:30 — 17:00 The Ethics of AI in Health care.“]

Although there is plethora of guidance for the ethical development and use of AI in general, specific sectors of application have seen less of this activity. In the domain of global health, the leading voice for the ethics of AI has been the World Health Organization which has issued specific guidance on the ethics and governance for AI for health, and more recently guidance for the development and use of Large Multimodal Models in health. In this talk I will discuss the proposed guidance by WHO, examining the six ethical principles that form the foundation of the documents, and situate it within the broader ecosystem of global governance. As the implementation of the WHO guidance is still ongoing I will then focus on its impact in the development of AI ethics tools and in the revision of institutional approaches such as ethics review boards.

Keynote: Effy Vayena, Swiss Institute of Technology (ETH).

Respondent: Ravi Parikh, University of Pennsylvania, US.

Q&A

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[accordion_entry title=”17:30 — 19:00 AI and global health equity: How can we move from promise to practice?“]

Many expect that AI will help to solve complex problems in medicine, whether by improving quality of care and access, improving diagnostic capacities, offering new more targeted therapies, or reducing costs. In particular, AI has been promoted as a means of addressing persistent problems of health equity, including in low and middle income countries. Yet AI is not a silver bullet for medicine. The past decade has seen a growing push to address serious issues with AI in medicine, such as recurrent issues around algorithmic bias. While essential for reducing the risk that AI systems replicate and amplify existing forms of societal inequality and discrimination, a narrow focus on the improvement of algorithm performance misses the broader context required for AI to operate as designed. This talk explores the kinds of investments that are needed, particularly in low and middle income countries and in higher income countries with significant health disparities, in order to ensure that AI systems promote health and equity. Without significant, foundational investments in the social, political, and infrastructural context necessary for AI, critical resources for health will be wasted, perhaps causing more harm than good.

Keynote: Amelia Fiske, University of Munich (TUM), Germany.

Respondent: Enrico Coiera, Australian Institute of Health Innovation, Australia.

Q&A

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[accordion_entry title=”19:30 – 20:15 Panel: From Regulation to Standards and Implementation“]

Sophie Van Baalen, Rathenau Instituut, Netherlands.

Alexandre Dias Porto Chiavegatto Filho, University of Sao Paulo, Brazil.

Federica Mandreoli, University of Modena and Reggio Emilia, Italy.

Moderator: Glenn Cohen,  Harvard Law School, US.

19:30 – 20:15 Panel: From Regulation to Standards and Implementation

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[accordion_entry title=”20:15 – 20:30 – Closing Remarks“]

 Luciano Floridi, Yale University, US, and University of Bologna, Italy.

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Friday 8 November 2024

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[accordion_entry title=”9:20 – 9:30 Greetings from President Fondazione Giorgio Cini, Gianfelice Rocca.“]

 

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[accordion_entry title=”Opening Remarks“]

 Luciano Floridi, Yale University, US, and University of Bologna, Italy.

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[accordion_entry title=”9:30 – 11:00 AI and Public Trust.“]

Trust has emerged as a central issue in the context of data driven research and innovation, including AI. From trust in the institutions and companies that develop AI tools, to trust in the technology itself, there has been a lot of attention on how to secure, engender and maintain trust. Trust is perceived as fundamental for the development and introduction of new data-based technologies, such as AI, but also for the acceptability of the conditions and infrastructures that would enable the development of these technologies. And yet, how to ensure or foster trust remains elusive.  In this talk, I will engage with the issue of public trust in AI. Drawing from theoretical and empirical studies, I will examine questions such as, what does it mean for the public to trust AI? Is the concept of trust appropriate or relevant in this context, and what kind of normative implications arise for those who seek public trust? I will close by offering some reflections on why the ‘deficit of trust’ in AI seems to persist, and even increase, despite efforts to ensure trustworthiness, and what could be done about it.

Keynote: Elaine Nsoesie, Boston University School of Public Health, US.

Respondent: Kee Yuan Ngiam, National University Hospital, Singapore.

Q&A

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[accordion_entry title=”11:30 – 13:00 AI and the Social Determinants of Health.“]

Social determinants of health are the conditions of the places where we live, play, work and gather. These include a wide range of factors, such as socioeconomic status, neighborhood and physical environment, healthcare access and quality, social support networks, education and literacy, employment conditions, food environment, cultural and social norms, early childhood experiences, social exclusion and discrimination, access to transportation, and stress and psychosocial factors. The importance of studying social determinants of health to create effective public health policies and healthcare interventions is well-established. However, data is not always at the ready. Advances in artificial intelligence and the availability of massive datasets generated from digital and remote sensing tools offer opportunities for capturing granular details on the conditions of the spaces people occupy. This talk will highlight how data from social media, mobile phones, street images, and satellite images can be used to study social determinants of health and the impact of policies that impact health.

Keynote: Elaine Nsoesie, Boston University School of Public Health, US.

Respondent:  Kee Yuan Ngiam, National University Hospital, Singapore.

Q&A

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[accordion_entry title=”14:30 – 16:00 The Challenges of real-world Implementation – Turbocharging AI in Clinical Practice.“]

Leveraging large datasets and identifying complex underlying patterns in well curated data allows the technological advances in machine learning to offer products that enhance clinical accuracy, reduce health costs, improve efficiency, save time and resource, whilst minimising human errors. Whilst key applications include automated diagnostics, clinical decision support and predictive and pre-emptive personalized medicine for whole populations, the current reality of adopted products falls in diagnostic and descriptive domains.

The successful implementation of machine learning in these domains requires a structured approach grounded in implementation science and the TURBO framework – testable, useable, reliable, beneficial and operable platforms, adhering to national research ethics, clinical and research guidelines such as STARD-AI, QUADAS-AI, local governance frameworks, national regulatory adherence and thorough health-system research approvals. Utilizing the UK’s NHS as a case example, tangible solutions include developing clear guidelines for AI integration, conducting pilot studies to demonstrate efficacy, and establishing multidisciplinary teams to oversee implementation. Here, collaborations with industry will become increasingly visible as clinical AI advances are realised.

If AI is the ‘new electricity’, it will bring both foreseeable applications and unexpected innovations. It is crucial to identify which platforms can seamlessly integrate with existing clinical pathways and which ones will necessitate disrupting current care models to enable their optimal adoption for patient benefit.

Keynote: Hutan Ashrafian, Imperial College London.

Respondent: Sara Gerke, College of Law, University of Illinois Urbana-Champaign

Q&A

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[accordion_entry title=”16:30 – 18:00 Open AI meets Open Notes: Generative AI and clinical documentation.“]

In this presentation, I discuss two innovations – patient online record access (‘ORA’) and its relationship to generative AI tools. Reviewing the challenges and opportunities that ORA invites, I explore the range of ‘traditional’ solutions proposed to deal with these challenges. I then discuss how generative AI could assist clinicians with documentation by reviewing findings that clinicians are already deploying this tool, and exploring current evidence of its effectiveness, including the benefits and risks of using it generative AI for clinical documentation purposes.

Keynote: Charlotte Blease, Uppsala University, Sweden.

Respondent: Alexandre Dias Porto Chiavegatto Filho, University of Sao Paulo, Brazil.

Q&A

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[accordion_entry title=”18:30 – 19:15 – Panel:The Geopolitics of Global Health and AI.“]

Sandeep Reddy, Queensland University of Technology, Australia.
Jessica Morley, Digital Ethics Center, Yale University, US.
Tamara Sunbul, John Hopkins Aramco Healthcare, Saudi Arabia.

Moderator: Naomi Lee, BMJ Global Health.

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[accordion_entry title=”19:15 – 19:30 Closing Remarks“]

 Luciano Floridi, Yale University, US and University of Bologna, Italy.

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Saturday 9 November 2024

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[accordion_entry title=”9:20 – 9:30 Opening Remarks“]

 Luciano Floridi, Yale University, US and University of Bologna, Italy.

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[accordion_entry title=”9:30 – 11:00 Medical AI: Legal, Ethical, and Regulatory Considerations.“]

Policies to regulate AI focused on safety are unfolding. In the healthcare arena, there is movement towards holding health systems and providers accountable for AI-based discriminatory decisions. From an AI perspective, it will be extremely challenging to prove when an algorithm makes a mistake. For diagnosis, it is seldom that biopsies and autopsies are performed, so errors are not easily discovered. For predictions, the counterfactual is not available so it’s impossible to prove that an algorithmic decision wronged a patient. Tracking errors made by AI sounds great in principle but cannot be operationalized by current data and modeling limitations. In addition, there is plenty of evidence that health systems have etched long standing structural inequity in the way care is delivered, predating adoption of any AI algorithm. It is odd that they will be held accountable for discrimination caused through their use of an algorithm but are not held accountable for other forms of discrimination. We have a long way to go.

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[accordion_entry title=”11:30 – 13:00 Harmonizing regulation of AI in healthcare globally.“]

Integrating AI in healthcare raises concerns about safety, reliability, and ethical use, highlighting the urgent need for a harmonized global regulatory framework. The current regulatory landscape for AI in healthcare varies significantly across jurisdictions, with countries and regions adopting different approaches based on their specific needs and priorities. In this talk, I argue that while these efforts (e..g, the EU AI Act) are commendable, the lack of a unified global approach to AI regulation in healthcare can lead to inconsistencies, confusion, and potential risks for patients and healthcare providers. To address these challenges, fostering international collaboration and working towards a harmonized regulatory framework for AI in healthcare is crucial. This harmonization would ensure that AI systems adhere to consistent safety standards, transparency, accountability, and fairness, regardless of where they are developed or deployed. By establishing a standard set of principles and guidelines, regulators can promote the responsible development and use of AI technologies in healthcare while facilitating cross-border collaboration and innovation. Moreover, global harmonization of AI regulation in healthcare would benefit all stakeholders, including regulators, healthcare providers, AI developers, and patients. Through collaborative efforts, these stakeholders can establish comprehensive and efficient regulatory frameworks that prioritize patient safety, privacy, and ethical considerations in the development and deployment of AI technologies. This collaborative approach would foster greater trust in AI-driven healthcare solutions, encouraging wider adoption and improving patient outcomes worldwide.

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[accordion_entry title=”14:30 — 15:00 Summary of the Symposium“]

 Luciano Floridi, Yale University, US and University of Bologna, Italy.

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[accordion_entry title=”15:00 — 15:10 Closing Remarks and goodbye“]

Gianfelice Rocca, President Fondazione Giorgio Cini.

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Sguardi Musicali: Progetti di etnomusicologia audiovisiva

Seminario e rassegna di film etnomusicologici a cura di Giovanni GiuriatiMarco Lutzu e Simone Tarsitani

 

Il seminario e la proiezione dei film sono parte di una più ampia iniziativa denominata Sguardi Musicali – progetti di etnomusicologia audiovisiva, avviata nel 2018 dall’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati della Fondazione Giorgio Cini di Venezia con l’obiettivo di promuovere attività di formazione e sostegno alla produzione nell’ambito dell’etnomusicologia audiovisiva.
L’edizione di quest’anno prevede un seminario al mattino destinato agli studenti dell’Università Ca’ Foscari Venezia sul tema dell’etnomusicologia dialogica, che vede la partecipazione di antropologi, etnomusicologi, filmmakers e musicisti. Nel pomeriggio, è prevista la presentazione di tre film documentari, tra cui il film realizzato dal vincitore della Borsa Carpitella 2023 in anteprima assoluta.

 

 

Seminario* | h 11:00 — 13:00

Etnomusicologia dialogica. Interazioni tra ricercatori, filmmakers e musicisti

 

Con la partecipazione di:

Valentina Bonifacio, Università Ca’ Foscari Venezia

Giovanni De Zorzi, Università Ca’ Foscari Venezia

Ofer Gazit, Università Ca’ Foscari Venezia

Giovanni Giuriati, Fondazione Giorgio Cini, Venezia

Marco Lutzu, Università degli Studi di Cagliari

Diego Pani, Borsa Carpitella 2023, Memorial University of Newfoundland

Antonio Migheli, Su Cuncordu ‘e su Rosàriu di Santu Lussurgiu
Simone Tarsitani, Durham University

 

*Seminario aperto agli studenti universitari

 

 

Proiezioni | h 15:00 — 18:00

 

Musica Sarda

di Georges Luneau in collaborazione con Bernard Lortat-Jacob (1990) | 28 min

 

Sardinian Masters’ Talk

di Marco Lutzu e Ignazio Macchiarella (2016) | 23 min

 

 

in anteprima alla presenza del regista e dei cantori:

Mantènnere: custodire il suono sacro

di Diego Pani (2024) | 55 min

The Aesthetics of Esoteric Practices: Materialities, Performances, Senses

Questa conferenza si concentra sull’estetica delle pratiche esoteriche attraverso la materialità, le performance e i sensi. Ha lo scopo di esplorare la misura in cui le pratiche esoteriche sono socialmente e culturalmente costruite ed efficaci perché vengono praticate, eseguite, percepite sensorialmente e incarnate dai partecipanti sia come praticanti che come spettatori.

La conferenza si sviluppa intorno all’estetica come relazione tra pratiche esoteriche, l’individuo praticante e il suo ambiente sociale e culturale.

 

L’evento è organizzato dalla Fondazione Giorgio Cini (Centro studi di civiltà e spiritualità comparate), da DFG-funded Center for Advanced Studies “Alternative Rationalities and Esoteric Practices from a Global Perspective” (CAS-E) at the Friedrich-Alexander-Universität Erlangen-Nürnberg, dal Center for the History of Hermetic Philosophy and Related Currents (HHP) at the University of Amsterdam, e da Research Network for the Study of Esoteric Practices (RENSEP).

L’evento sarà arricchito da un concerto di pianoforte organizzato dall’Istituto per la Musica.

 

La conferenza sarà tenuta in lingua inglese.

Scarica il programma del convegno qui.

 

Convegno (12-13-14 novembre 2024) | Ingresso libero fino ad esaurimento posti, con registrazione obbligatoria su Eventbrite.

Concerto pianistico 13 novembre alle 18:00 | Ingresso libero fino ad esaurimento posti, con registrazione obbligatoria su Eventbrite.

 

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[accordion_entry title=”Programma Concerto pianistico a cura di Gianmario Borio e Luca Ieracitano”]

Tra i tratti salienti del Novecento musicale vi è un diffuso interesse per forme di conoscenza ed esperienze spirituali che in tempi recenti vengono ricondotte alla categoria di “esoterismo occidentale”. Il confronto con le culture extra-europee, l’adesione all’ordine dei Rosa-Croce, l’avvicinamento alle tematiche dell’antroposofia e l’attrazione verso gli aspetti misterici e visionari del Cristianesimo rappresentano fenomeni trasversali, che talvolta si limitano alla sfera privata dei compositori, ma spesso si traducono in inedite modalità di organizzazione sonora.

 

Le composizioni in programma, selezionate dal pianista Luca Ieracitano e da Gianmario Borio, direttore dell’Istituto per la Musica, propongono un percorso in questa complessa galassia. Da Aleksandr Skrjabin ed Erik Satie, due figure chiave per l’innesto del pensiero esoterico nei processi di creatività musicale, si giunge a Renato De Grandis, fondatore del Centro Internazionale per la Ricerca Teosofica di Cervignano del Friuli, con l’esecuzione di sue opere raramente programmate. Con le composizioni di Olivier Messiaen e Niccolò Castiglioni l’orizzonte si estende alle spiritualità più intime e radicali della religiosità cattolica.

I manoscritti delle composizioni di De Grandis e Castiglioni sono conservati presso l’Istituto per la Musica che preserva i fondi archivistici dei due compositori.

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Lucio Fontana: origini e immaginario

Il simposio, nato dalla collaborazione fra l’Istituto di Storia dell’Arte della Fondazione Giorgio Cini e la Fondazione Lucio Fontana, con il sostegno di Intesa Sanpaolo, si terrà il 5 e 6 dicembre all’Isola di San Giorgio Maggiore a Venezia.

 

L’opera vitale e inventiva di Lucio Fontana si estende e sviluppa in un ampio arco di tempo che dagli anni Venti raggiunge il termine degli anni Sessanta del XX secolo. Una carriera costellata da sperimentazioni costanti che lo collocano, sin dagli esordi, tra i pionieri dell’arte contemporanea.

Nella Storia dell’Arte degli ultimi decenni è emersa sempre più la centralità della sua figura e della sua opera, i nuovi studi, le  molteplici  esposizioni e le pubblicazioni a lui dedicate hanno così potuto restituire, soprattutto alle nuove generazioni di studiosi, ma anche ad un più ampio pubblico, la varietà e la continuità coerente del suo intero percorso creativo.

Il convegno internazionale Lucio Fontana: origini e immaginario, promosso dall’Istituto di Storia dell’Arte della Fondazione Giorgio Cini  e dalla Fondazione Lucio Fontana, intende per la prima volta fare il punto sugli studi recenti e in corso, oltre che  promuovere, in questo momento così significativo e ricco, un confronto tra studiosi che si sono occupati direttamente dell’artista o che con i loro approfondimenti hanno lambito temi fontaniani utili a offrire letture e sentieri  d’indagine inediti: da quelli più strettamente storico-artistici, fino a ricerche che riguardano l’aspetto materico e conservativo delle opere.

 

Nell’arco delle due giornate di studio, previste per il 5 e 6 dicembre 2024, vi sarà occasione di approfondire l’immaginario e il contesto entro cui si è sviluppata l’attività di Lucio Fontana, così come aspetti, momenti e temi pertinenti alla sua ricerca e alla sua fortuna in Italia e all’estero.

Le radici futuriste del suo lavoro, il rapporto con la scultura dei suoi contemporanei, la primissima fase creativa tesa fra Italia e Argentina, sono alcuni dei percorsi d’indagine che verranno affrontati e che sonderanno le ragioni dell’attuale posizionamento dell’autore. Una sezione del convegno verrà inoltre dedicata all’approfondimento di casi studio: mostre, selezionate tra le numerosissime, che hanno contribuito a costruire la fortuna fontaniana o a promuovere particolari aspetti della sua parabola creativa , riaffermandone il  ruolo di pioniere e la vitalità della ricerca.

 

Il simposio rimarca inoltre l’interesse manifestato dalla Fondazione Giorgio Cini nei confronti del maestro italo-argentino, protagonista di diversi momenti di approfondimento ospitati e promossi dall’istituzione veneziana: l’esposizione Mostra di Disegni e Opere Grafiche di Lucio Fontana nel 1972; il convegno del 2014  Arte figurativa e arte astratta. 1954 – 2014 e la borsa di studio Lucio Fontana, periodo argentino: monumenti progetti e opere bandita nel 2022 nuovamente in stretta sinergia con la Fondazione Lucio Fontana che si conferma ente sempre più impegnato nel sostenere e incoraggiare progetti scientifici sull’artista.

 

5 – 6 dicembre | Ingresso libero fino a esaurimento posti

Research-led Performance | Composer – Instrument – Performer | Violoncello Solo in the Second Half of the 20th Century

Con questo workshop riprende il ciclo Research-led Performance, inaugurato nel 2016: una delle attività più seguite e apprezzate dell’Istituto per la Musica.

L’edizione 2024 è affidata a Lucas Fels, violoncellista del Quartetto Arditti e professore presso l’Università di Musica e Arti dello Spettacolo di Francoforte. Musicista di grande maestria, Fels coniuga la sua competenza con un vivo interesse per gli aspetti filologici e la riflessione teorica. Il workshop è incentrato su opere per violoncello solo di compositori italiani, con particolare attenzione ai fondi archivistici conservati presso l’Istituto per la Musica. Le composizioni oggetto di studio saranno le seguenti:

  • Luigi Dallapiccola, Ciaccona, Intermezzo e Adagio (1945);
  • Renato de Grandis, Serenata seconda (1970);
  • Giacomo Manzoni, Freedom (2001);
  • Ernesto Rubin de Cervin, Omaggi (2002).

Il workshop è destinato a giovani violoncellisti con spiccate capacità di comprensione e interpretazione della musica di ricerca e sperimentazione. Il programma comprende sessioni pratiche e teoriche, oltre a un concerto finale con esibizioni di una selezione di borsisti. Le sessioni pratiche saranno tenute da Lucas Fels, mentre nelle sessioni teoriche, aperte al pubblico, i musicologi Gianmario Borio (Direttore dell’Istituto per la Musica e professore all’Università di Pavia), Francisco Rocca (collaboratore scientifico dell’Istituto per la Musica) e Francesca Scigliuzzo (dottoranda all’Università di Udine) affronteranno diversi aspetti delle opere studiate. È prevista la partecipazione di Giacomo Manzoni.

Bando di iscrizione per 8 violoncellisti con borsa di studio

Scarica WorkshopVioloncelloBandoITA_DEF (dic)

Scadenza per la presentazione delle domande: 25 ottobre 2024

Expats-Foresti. Stranieri/e a Venezia in Età moderna. Una Popolazione fluttuante

L’Istituto per la Storia della Società e dello Stato Veneziano in collaborazione con la Deputazione per la Storia Patria per le Venezie, il Centro Studi RiVe del Dipartimento di Filosofia e Beni Culturali dell’Università Ca’ Foscari Venezia e il Groupe de Recherche d’Histoire dell’Université de Rouen Normandie propone un convegno dedicato agli stranieri a Venezia in età moderna.

 

Il programma vede una ricca messe di relazioni, articolate in quattro sessioni tematiche e distribuite in tre giornate, di cui due presso la Fondazione Giorgio Cini.

Le sessioni riguardano le Nazioni/Comunità/Esilii (con Elisa Andretta, José Pardo Tomas, Isabella Cecchini, Alessia Ceccarelli, Katerina B. Korrè, Igor Melani, Alana Mailes); le Alterità/Dissensi religiosi (con Magnus Ressel, Mario Infelise, Rachele Scuro, Marija Andrić, Bruno Pomara Saverino); le Strutture/Istituzioni/Intermediazioni (con Jean-François Chauvard, Rosa Salzberg, Sandra Toffolo, Massimo Galtarossa, Teresa Bernardi, Francesco Zambonin); le Biografie (con Claudia Terribile, Flavio Rurale, Despina Vlassi, Vittorio Mandelli).

 

Gli studiosi provengono da diverse università e istituti di ricerca: Università di Udine, CNRS Paris, CSIC Barcelona, CNR-ISEM Roma, Università di Roma-La Sapienza, Università di Patrasso, Università di Firenze, Trinity College Cambridge, Universität Bremen, Università Ca’ Foscari Venezia, Istorijski institut Beograd, Universitat de València, Université Paris 1 Panthéon-Sorbonne, Università di Trento, University of St Andrews, Università di Padova.

Vetro e Arti Decorative alla Biennale di Venezia. 1912–1930

In concomitanza con la mostra allestita alle Stanze del Vetro, sulla presenza dell’arte muranese alla Biennale d’arte di Venezia fin dagli inizi del Novecento, il Centro Studi del Vetro riunisce storici ed esperti del vetro per approfondire alcuni aspetti di questa straordinaria vicenda. Al centro del convegno, non solo le figure chiave dell’arte vetraria veneziana e il successo di critica di alcune delle opere più iconiche ma anche la scelta di colori e forme operata da artisti del calibro di Hans Stoltenberg Lerche, Teodoro Wolf Ferrari, Guido Balsamo Stella e Vittorio Zecchin.

 

h 09:30 | Ingresso libero fino a esaurimento posti

Scarica il programma