Concerti e spettacoli – Pagina 7 – Fondazione Giorgio Cini

L’epica leggendaria del Kosovo. Concerto – Il canto delle nozze di Halil

Tavola rotonda L’epica leggendaria del Kosovo
Concerto Il canto delle nozze di Halil

Il cuore della penisola balcanica, nelle aree di confine tra Serbia, Montenegro, Kosovo e Albania, punto di incontro tra l’area slavofona e albanofona, è il terreno di una delle più celebri tradizioni di canto epico, oggetto già negli anni trenta del secolo scorso delle ricerche di Parry e Lord che rivoluzionarono lo studio della narrazione epica sia scritta che orale.
Il seminario e il concerto, promossi dall’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati,  intendono soffermarsi su una tradizione di canto epico che, attraverso varie trasformazioni legate anche alle complesse vicende storiche dell’area, si presenta oggi vitalissima; essa vede uno dei suoi nuclei principali nei canti in lingua albanese delle montagne di Rugova, in Kosovo, al confine con il Montenegro, di cui il cantore Isa Elezi Lekgjekaj (1947) – invitato a Venezia per l’occasione – è il maggior interprete vivente. Il seminario introduttivo vedrà la partecipazione dei curatori della Milman Parry Collection della Harvard University e di Zymer Ujkan Neziri, dell’Istituto Albanologico di Priština, autore di numerosi volumi che hanno contribuito a fissare nella scrittura questi canti. Il concerto, in particolare, prevederà l’esecuzione integrale de Il canto delle nozze di Halil. Ad affiancare Isa Elezi Lekgjekaj durante il concerto vi saranno due esecutori di çiflteli e sharki (liuti pizzicati a manico lungo), con brani strumentali.

L’evento costituirà l’occasione per la presentazione del progetto, curato da Nicola Scaldaferri, di pubblicazione dei canti epici albanesi della Milman Parry Collection, rimasti inediti per oltre ottant’anni.


Programma
13 novembre 2018
Fondazione Giorgio Cini
Tavola rotonda ore 15.30 -17.45
“L’epica leggendaria del Kosovo” 
Interverranno:
Giovanni Giuriati, Università di Roma “La Sapienza” e Fondazione Giorgio Cini
Presentazione e saluti
Nicola Scaldaferri, Università di Milano
David Elmer, Harvard University
Zymer Neziri, Istituto Albanologico di Prishtina
Ettore Cingano, Università Ca’ Foscari Venezia
Discussant


Concerto 18.30 -19.45
Esecuzione integrale di “Il canto delle nozze di Halil” con sopratitoli in italiano.
 con Isa Elezi Lekgjekaj (cantore epico), Hasan Hasani (musicista) e Januz Mushkolay (musicista).

 

Concerto per flauto e chitarra

27 giugno 2018 ore 19:00

AUDITORIUM ‘LO SQUERO’

CONCERTO

Il concerto, promosso dall’Istituto per la Musica, rientra nelle attività previste in occasione del Workshop  organizzato in collaborazione con la Hochschule der Künste Bern e il Conservatorio “Benedetto Marcello” di Venezia.
Gli stessi docenti, impegnati nelle sessioni pratiche giornaliere, si esibiranno in concerto proponendo alcuni dei brani oggetto di studio del Workshop e conservati nell’archivio dell’Istituto per la Musica.
Questa sarà inoltre l’occasione per assistere in prima mondiale al brano del compositore veneziano Claudio Ambrosini Carnis ore, cordis ore per flauti e chitarra.

FLORINDO BALDISSERA, chitarra
ELENA CASOLI, chitarra
MARTIN FAHLENBOCK, flauto

FEDERICA LOTTI, flauto

PROGRAMMA 

Camillo Togni, Due preludi per ottavino

Fausto Romitelli, Solare

Claudio Ambrosini, Carnis ore, cordis ore per flauti e chitarra World Première

Niccolò Castiglioni, Romanzetta

Giacomo Manzoni, Echi

Fausto Romitelli, Dia Nykta per flauto


Ingresso libero fino ad esaurimento posti, non è necessaria la prenotazione.


Scarica la locandina


Gino Severini, Pedrolino et Arlequin, 1958. Collezione privata. © 2018. Adagp Images, Paris / SCALA, Firenze.

Le Dimore del Quartetto: Quartetto Indaco

Le Dimore del Quartetto: Quartetto Indaco
16 aprile 2018, ore 18
Isola di San Giorgio Maggiore, Auditorium “Lo Squero”,


Programma

Luigi Boccherini (1743-1815)
Quartetto in sol maggiore op. 44 n. 4, “La Tiranna”
I. Presto II. Tempo di Minuetto

Nino Rota (1911-1979)
Quartetto per archi
I. Allegro moderato II. Adagio non troppo III. Allegro robusto

Johannes Brahms (1833-1897)
Quartetto in si bemolle maggiore n. 3 op.67
I. Vivace II. Andante
III. Agitato. Allegro non troppo. Trio IV. Poco Allegretto con variazioni

Eleonora Matsuno, violino
Jamiang Santi, violino
Francesca Turcato, viola
Cosimo Carovani, violoncello

BOCCHERINI ROTA BRAHMS

Scarica il programma Quartetto Indaco


Ingresso libero su prenotazione
RSVP – info@cini.it

 

Concerto per cinque pianoforti e sei voci Evento conclusivo della Solti Peretti Répétiteurs Masterclass

La decima edizione delle Solti Peretti Répétiteurs Masterclasses, come di consueto realizzata in  collaborazione con la Georg Solti Accademia di Bel Canto, si concluderà con un concerto per cinque pianoforti e sei cantanti incentrato sul repertorio del ‘bel canto’, nel suggestivo scenario della Sala degli Arazzi della Fondazione Giorgio Cini.

Le Solti Peretti Répétiteurs Masterclass, uniche nel loro genere, offrono a sei eccezionali pianisti un periodo di studio intensivo con alcuni dei più preparati répétiteurs contemporanei. Le abilità di un bravo répétiteur non devono essere sottovalutate, né può esserlo il suo ruolo nella vita e nella carriera di un cantante.

Essi sono i factotum per eccellenza del mondo musicale, l’alleato chiave che permette all’artista il raggiungimento dell’apice della performance. Non a caso, molti di loro sono diventati tra i migliori direttori del mondo: Solti, Pappano, Gergiev e Muti, giusto per citarne alcuni. Nel corso della sua attività, la Georg Solti Accademia si è costruita una reputazione di professionalità, disciplina rigorosa e attenzione per i dettagli. Gli stessi valori che Sir Georg Solti ha coltivato nell’intero arco della sua vita. Alla sua memoria e nello spirito della sua testimonianza cantanti come Mirella Freni, Kiri Te Kanawa, José Carreras, Leo Nucci, Luciana Serra, Daniela Dessi, Frederica von Stade, Mariella Devia, omas Allen e Angela Gheorghiu, con i quali Solti ha lavorato, hanno accettato di collaborare con l’Accademia, restituendo alle nuove generazioni ciò che hanno appreso quando erano giovani artisti.

Concerto di musica indiana: Sunanda Sharma e la Scuola di Benares

16 GIUGNO 2018, ore 18.30
VENEZIA, ISOLA DI SAN GIORGIO MAGGIORE

Concerto di musica indiana Sunanda Sharma e la scuola di Benares

Ingresso libero fino ad esaurimento posti, non è necessaria la prenotazione.

Anche quest’anno a San Giorgio si potrà ascoltare la musica classica indiana ed in particolare il canto khyal. L’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati organizza, infatti, un concerto di musica classica dell’India del nord, proseguendo nel suo interesse per la cultura e le arti indiane che dura ormai da quasi un cinquantennio. L’artista invitata è la famosa cantante Sunanda Sharma, prosecutrice della tradizione musicale della scuola di Benares e della leggendaria Vidushi Girija Devi (1929-2017), veterana del canto classico indiano, deceduta pochi mesi fa. La formazione di Sunanda con Girija Devi è continuata fino agli ultimi giorni di vita della grande maestra e guida spirituale. Tutti questi anni al fianco della rigorosa Girija Devi hanno lasciato in eredità a Sunanda uno stile che si rifà alla tradizione classica degli shastra e a quella semiclassica contraddistinta dal bhav (sentimento); nello stesso tempo non le hanno impedito di evolversi musicalmente e sebbene sia conosciuta per l’esecuzione di generi classici e semiclassici quali khyaltappathumridadrachaiti, il suo repertorio include anche generi folk del Punjab, canti sufi e altri generi devozionali. In generale, Sunanda è considerata un’interprete di spicco della nuova generazione di cantanti della tradizione classica. Ha suonato nei più importanti festival indiani e internazionali, tiene lectures e workshop in tutto il mondo. Il 16 giugno si esibirà alla Fondazione Giorgio Cini accompagnata dal marito Jai Shankar alle tabla, dalla sua allieva Marged Trumped al tanpura e dall’harmonium. L’ingresso al concerto è libero fino ad esaurimento posti.

SUNANDA SHARMA, voce
JAI SHANKAR, tabla
MARGED TRUMPER, tanpura
REKESH CHAUHAN, harmonium

Info: musica.comparata@cini.it | T. +39 041 2710357

 

 

Concerto di musica ottomana Bîrûn

I Nefes delle confraternite sufi Bekthashi d’Istanbul e dei Balcani

Concerto conclusivo dei Seminari di Musica Ottomana 2018
a cura di Kudsi Erguner

24 marzo ore 18
Isola di San Giorgio Maggiore, Cenacolo Palladiano

Ingresso libero fino a esaurimento posti

Ensemble Bîrûn 2018

Hakan Erkaraman VOCE

Berke Meyman VOCE

Burak Savaş VOCE

Buse Taş VOCE

Andriana Achitzanova Petala NEY

Giovanni De Zorzi NEY

Mert Sel TANBȖR

Deniz Halilağaoğlu KANUN

Dimitros Maragakis KEMENÇE

Nazeer Abdulhai ‘UD

Alexandros Rizopoulos PERCUSSIONI
______________________________________________________________________________________

Per questa nuova edizione dei seminari di musica ottomana Bîrûn, che avranno luogo dal 19 al 24 marzo, 2018, con la collaborazione di CODARTS (Rotterdam) e ITU (Istanbul), Erguner ha scelto la musica dei Bektashi.
Quella della confraternita sufi Bektashi è una tradizione sufi originaria del Khorasan, regione dell’attuale Iran nordorientale. Ḥājjī BaktāshVeli, il santo sufi eponimo della confraternita, fu anche un poeta contemporaneo di Mevlâna Jalaluddin Rumî, (1207-1273). La confraternita Bektashi ha svolto un ruolo importante nella storia ottomana: la fanteria armata dell’ordine dei Giannizzeri (da yeni ceri, “giovani truppe”) fu molto legata alla confraternita Bektashi sin dalla fondazione stessa dell’ordine militare.

Due sono i rami sviluppatisi: quello degli Alevi-Bektashi in Anatolia, e quello di Istanbul e dei Balcani detto anche Tariq-i Nâzenîn “la Via degli eletti”; quest’ultimo ramo ha contribuito al fiorire di una letteratura e di una musica molto particolari, legata al sistema modale del maqâm, detta complessivamente Nefes, “soffi dell’ispirazione divina”.
Nell’area balcanica detta anche Rumeli, “paese dei romani”, la confraternita resta molto influente e ancor oggi si trovano molti centri confraternali attivi in Romania, Serbia, Kosovo, Croazia, Slovenia, Albania, Macedonia, in Bulgaria e in Ungheria, come nel caso del mausoleo che sorge sulla tomba (türbe) del maestro Bektashi Gül Baba a Budapest

La musica dei Bektashi è ancora viva in Turchia nella musica per i Semah degli Alevi Bektashi e nelle musiche dei trovatori detti Ashık.
Se la tradizione dei Nefes è, però, quasi del tutto dimenticata ad Istanbul, alcune registrazioni delle confraternite dei Balcani dimostrano, invece, come questa sia rimasta viva in area balcanica.

Info:
musica.comparata@cini.it
T +39 041 2710357

 

Le dimore del Quartetto: BEHN QUARTET DEBUTTO ITALIANO

Le dimore del Quartetto: BEHN QUARTET DEBUTTO ITALIANO

7 MARZO 2018, ORE 18.00
Isola di San Giorgio Maggiore, Auditorium “Lo Squero”,

PROGRAMMA
JACK BODY (1944-2015) – Three Transcriptions for String Quartet
CLAUDE DEBUSSY (1862-1918) – Quartetto in sol minore, op. 10
I. Animé et très décidé II. Assez vif et bien rythmé III. Andantino, doucement expressif IV. Très modéré – Très mouvementé et avec passion

Ingresso libero su prenotazione a info@cini.it

in collaborazione con


BEHN QUARTET

Il Quartetto Behn è composto da musiciste provenienti da Inghilterra, Olanda, Nuova Zelanda e Galles. Vincitrici del primo premio “Charles Hennen” alla Orlando International Chamber Music Competition 2017, sono attualmente beneficiarie della borsa di studio CAVATINA della Royal Academy of Music. Sono inoltre quartetto in residenza al Wiltshire Music Centre dove si perfezionano con il Quartetto Doric. Il loro nome è un  omaggio ad Aphra Behn, drammaturga, attivista politica e filantropa del XVII secolo.
Il Quartetto si è formato nel 2015 e svolge un’intensa attività concertistica nel Regno Unito e all’estero, in sale da festival quali West Cork Chamber Music Festival, Norfolk & Norwich Festival, Leeds International Chamber Music Festival e Southbank Centre. Hanno registrato per Linn Records brani di Maxwell Davies, Stravinsky e Birtwistle. Hanno preso parte alle celebrazioni per i 40 anni di Bohemian Rhapsody dei Queen, suonando una ‘reimmaginazione’ commissionata ad hoc dell’iconico brano. È stata diffusa a livello globale e la rivista Rolling Stones l’ha definita “a sweeping performance as grand as the original”.
Il Quartetto Behn si è formato con Martin Outam e Levon Chilingirian, attualmente studia con Christoph  Richter nella ChamberStudio masterclass al Kings Place. Ha seguito masterclass con Lawrence Power, Harmut Rohde, Peter Schumayerb, e con i Quartetti Fine Arts, Pavel Haas e Vanbrugh.
Tra gli impegni futuri: il debutto al Wigmore Hall, la Biennale di Quartetto d’archi ad Amsterdam, una residenza al Conservatorio di Zhejiang in China, il debutto al Concertgebouw. Il Quartetto Behn è supportato da Help Musicians UK, la Fondazone De Lancey & De La Hanty, Le Dimore del Quartetto per cui è stato selezionato nel 2017 e dal CAVATINA Chamber Music Trust.

www.behnquartet.com

 

Maria Pia De Vito e Huw Warren ‘DialeKtos’

In occasione del  Convegno internazionale di studi The Female Voice in the Twentieth Century: Material, Symbolic and Aesthetic Dimensions  sabato 17 marzo all’Auditorium ‘Lo Squero’ alle ore 18:00.
si terrà un concerto con la  cantante Maria Pia De Vito, accompagnata dal pianista Huw Warren.
Ingresso libero fino ad esaurimento posti.
Non è richiesta la prenotazione.

Maria Pia De Vito e Huw Warren “DialeKtos”
Il progetto “Diálektos” testimonia l’incontro musicale straordinario tra la Maria Pia De Vito e il pianista e compositore inglese Huw Warren. Da sempre attratta dalle infinite possibilità sonore della voce, Maria Pia De Vito inizia molto giovane le sue sperimentazioni partendo dai gruppi di ricerca sulla musica etnica arrivando successivamente al jazz europeo contemporaneo, incontrando sulla sua strada l’elettronica, danzatori, poeti, artisti visivi.L’incredibile versatilità, creatività e sensibilità unite alle straordinarie doti vocali fanno di Maria Pia De Vito una delle più raffinate e emozionanti vocalist contemporanee. Vincitrice di numerosi premi in Italia ed
all’estero,ha collaborando con musicisti tra i quali John Taylor, Ralph Towner, Norma Winstone, Joe Zawinul, Rita Marcotulli, Enrico Rava, Steve Swallow, Jim Black, Guinga . Registra nel 2013 per la prestigiosa etichetta ECM l’acclamato Il Pergolese, un lavoro tra il settecento napoletano e l’improvvisazione libera, e nel 2017 “ Core Coração “,omaggio alla grande musica brasiliana d’autore tradotta in napoletano , con la collaborazione e la presenza di Chico Buarque de Hollanda Pianista e compositore inglese, Huw Warren è un artista riconosciuto per la sua originalità e per la carica innovativa( premio BBC per l’innovazione e la
ricerca) Il suo approccio versatile, passionale, innovativo al pianoforte non conosce confini, essendo capace di attraversare tutti gli stili musicali. Collabora con musicisti della scena New Yorkese , come Mark
Feldman, Theo Blackmann, Jim Black, e il suo disco Quercus, con June Tabor e Iain Ballamy, pubblicato da ECM, ha avuto un enorme successo di critica e pubblico internazionalmente. Due artisti con una forte personalità e con il desiderio di intraprendere nuovi percorsi musicali hanno deciso di mettere
insieme la loro vasta esperienza compositiva e improvvisativa in un progetto in cui cui creatività vocale e linguistica (il dialetto napoletano unito alle composizioni originali di Warren o come traduzione di lavori di grandi autori brasiliani, come Chico Buarque , Egberto Gismonti , Guinga) e infinite possibilità di dialogo si uniscono a sorprendenti invenzioni pianistiche.
“l’aspetto di maggior rilievo sta proprio in questa sintesi artistica tra musica colta, vitalità dell’improvvisazione, radici popolari e tratti avanguardistici che si fondono in un tessuto equilibrato, in una ricetta a dosaggio perfetto in grado di soddisfare mente e cuore; l’impasto non è mai astratto e distante”(Vittorio Formenti)“Se c’è un’artista di cui è difficile prevedere la prossima mossa, come per i più audaci jazzisti della storia, questa è Maria Pia De Vito. Al centro del suo progetto, da anni, si colloca la possibilità di sperimentare alleanze, adesioni, coerenze con altri soggetti.(pianisti, percussionisti, cantanti, violoncelli, sei corde, installazioni, opere d’arte, parole a fiumi, clavicembalisti, il rock, Joni Mitchell, l’underground, il barocco), per ciascuno dei quali ha senso e necessità la costruzione non tanto di un linguaggio, ma almeno di una sintassi,
una serie di istanze espressive che ne permettano la realizzazione stessa,senza generare il caos, o peggio, la dispersione. Un ventaglio di forme delle quali l’artista napoletana riesce a tenere il filo e non soltanto in virtù di una naturale disposizione al dialogo e al confronto, quanto di una innata capacità nel
parlare i più svariati dialetti musicali, In questo nuovo disco, che a prima vista sembra un riassunto di esperienze già affrontate (il duo piano-voce, l’uso della lingua napoletana, il mèlos complessivo), la mossa audace, quella che non ti aspetti, e che rischia di sgretolare la tua difesa, è che tutto il materiale è
rivisto, riprocessato alla luce di tutti i dialetti già imparati, parlati e dimenticati. Nel pieno di una maturità vocale unica, Maria Pia rischia sul piano dell’intesa immediata, naturale, quasi sovrannaturale con Huw Warren (non parlano, i due, e si capiscono, come gli innamorati di cui racconta la storia la struggente “Allirallena”); e il pianista inglese-geniale: se non conoscete i suoi lavori solistici, procurateveli- di suo ci mette la velocità nell’organizzare attacchi e contrattacchi. Come uno scacchista altrettanto bravo, misura le sue strategie su quelle dell’avversario, le avvolge, e quando serve le ribalta, sgretolandole con la sicurezza di chi sembra passare lì per caso. Non è un caso, invece, che questo disco suoni come un ur-dialetto di tutte
le lingue di Maria Pia De Vito, tutte quelle lingue che confinano con il volo degli uccelli e il battito del cuore, (Vincenzo Martorella – jazzit 2008)

Music on San Giorgio. Concerts at the Auditorium Lo Squero 2018

Auditorium “Lo Squero” – Stagione Concertistica 2018

Saranno dodici i concerti in calendario per la stagione 2018 dell’Auditorium “Lo Squero” della Fondazione Giorgio Cini, realizzata in collaborazione con Asolo Musica, Associazione Amici della Musica.

Mario Brunello aprirà la stagione concertistica il 24 febbraio con il primo dei tre appuntamenti dedicati a Bach (gli altri sono in programma 24 marzo e 27 ottobre) e sarà accompagnato da Francesco Galligioni (viola da gamba) e Roberto Loreggian (organo e clavicembalo).

Il Quartetto di Venezia, quartetto in residenza della Fondazione Giorgio Cini dal 2017, propone un progetto speciale, l’esecuzione del repertorio cameristico di Robert Schumann e di Johannes Brahms in quartetto (21 aprile e 19 maggio); in quintetto, con Alessandro Carbonare al clarinetto (3 marzo), con Andrea Lucchesin al pianoforte (13 ottobre) e Danilo Rossi alla viola (24 novembre) e in sestetto insieme a Danilo Rossi, viola, e Mario Brunello, violoncello (10 novembre).

Infine il cartellone prevede due concerti con il violoncellista e compositore italiano Giovanni Sollima (7 aprile e 12 maggio) e un unico appuntamento con il violinista e direttore Federico Guglielmo (17 novembre).

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[accordion_entry title=”Programma 2018 Auditorium ”Lo Squero”“]

Sabato 24 febbraio

Mario Brunello, violoncello e violoncello piccolo

Francesco Galligioni, viola da gamba e violoncello

Roberto Loreggian, organo e clavicembalo

Johann Sebastian Bach


Sabato 3 marzo

Quartetto di Venezia e Alessandro Carbonare, clarinetto

Johannes Brahms – Robert Schumann


Sabato 24 marzo

Mario Brunello, violoncello e violoncello piccolo

Francesco Galligioni, viola da gamba e violoncello

Roberto Loreggian, organo e clavicembalo

Johann Sebastian Bach


Sabato 7 aprile

Giovanni Sollima  

Ba-Rock cello


Sabato 21 aprile

Quartetto di Venezia

Johannes Brahms – Robert Schumann


Sabato 12 maggio

Giovanni Sollima

Folk Cello


Sabato 19 maggio

Quartetto di Venezia

Johannes Brahms – Robert Schumann


Sabato 13 ottobre

Quartetto di Venezia e Andrea Lucchesini, pianoforte

Johannes Brahms – Robert Schumann


Sabato 27 ottobre

Mario Brunello, violoncello e violoncello piccolo

Francesco Galligioni, viola da gamba e violoncello

Roberto Loreggian, organo e clavicembalo

Johann Sebastian Bach


Sabato 10 novembre

Quartetto di Venezia, Mario Brunello, violoncello e Danilo Rossi, viola

Johannes Brahms


Sabato 17 novembre

Federico Guglielmo, violino

Gianpiero Zanocco, violino

Ivano Zanenghi, liuto

Roberto Loreggian, cembalo

Antonio Vivaldi 


Sabato 24 novembre

Quartetto di Venezia e Danilo Rossi, viola

Johannes Brahms

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Tutti i concerti avranno inizio alle ore 17.

I biglietti sono acquistabili un’ora prima dello spettacolo alla biglietteria de “Lo Squero”, online all’indirizzo https://www.boxol.it/asolomusica, oppure telefonicamente chiamando il numero +39 392 4519244 (giovedì e venerdì dalle ore 10 alle ore 13).

Informazioni utili:

Biglietto intero: €30,00

Biglietto ridotto Soci “Asolo Musica”: € 20,00

Biglietto ridotto: €10,00 riservato a studenti fino a 26 anni

Posti numerati

Vendita on-line https://www.boxol.it/asolomusica

Info: info@asolomusica.com

Le attività sono organizzate da Fondazione Giorgio Cini e Asolo Musica, Associazione Amici della Musica.

L’Auditorium “Lo Squero” sull’Isola di San Giorgio Maggiore è l’antica officina un tempo preposta alla riparazione delle imbarcazioni e successivamente trasformata in un moderno e suggestivo auditorium, grazie all’intervento degli architetti Cattaruzza e Millosevich e con il contributo del Provveditorato Interregionale per le Opere Pubbliche del Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia e della Fondazione Virginio Bruni Tedeschi.

 

BOTTARI E TARANTELLE | Musiche per il Carnevale in Campania

BOTTARI E TARANTELLE 
Musiche per il Carnevale in Campania

In occasione del Seminario Musiche (e musicologie) del XXI secolo Diritto d’autore nelle musiche di tradizione orale: una nuova questione etnografica, l’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati organizza un concerto con I Solisti di Montemarano e Pastellesse sound group venerdì 26 gennaio dalle 18.30 alle ore 20.


Bottari e tarantelle. Musiche per il Carnevale in Campania

Il concerto con i Pastellesse Sound Group (I bottari di Macerata Campania) e I Solisti di Montemarano (Avellino), è organizzato in collaborazione con l’Associazione Sant’Antuono & le Battuglie di Pastellessa di Macerata Campania e con il Museo Civico Etnomusicale “Celestino Coscia e Antonio Bocchino” di Montemarano.

Ingresso libero fino ad esaurimento posti.


Pastellesse Sound Group

Nel rispetto della tradizione e con l’intento di divulgare e mantenere viva la cultura popolare delle “battuglie di pastellessa” tipica di Macerata Campania (Caserta), nasce nell’anno 2006 il gruppo Pastellesse Sound Group. Particolare è la tipologia degli strumenti musicali; botti, tini e falci sono infatti utilizzati, accanto ai più classici strumenti, nella produzione dello spettacolo musicale per creare quel particolare ritmo denominato “pastellessa”. Un rituale, questo, che nasce a Macerata Campania in epoca precristiana, quando era un quartiere di Capua antica, e che nel corso del tempo è divenuto l’elemento principale della festa di Sant’Antuono, la cui origine è riconducibile al XIII secolo. La ricchezza e la sovrapposizione dei ritmi sono un fattore fondamentale in questa espressione musicale: botti, tini e falci danno vita a ritmi che si rifanno alla sonorità e alla musica contadina della comunità maceratese, della quale i “bottari di Macerata Campania” sono tipici esecutori.

Pastellesse Sound Group dal 2006 è impegnato nella salvaguardia e nella valorizzazione della festa di Sant’Antuono, unica nel suo genere, che ogni anno si svolge il 17 gennaio a Macerata Campania. Nel 2011 il gruppo viene riconosciuto di Interesse Comunale dal Comune di Macerata Campania. Nel 2014 Pastellesse Sound Group pubblica il primo lavoro discografico “Tra Sacro e Profano”; nel 2015 pubblica il singolo “Sole e Sole (Lavoro Vero)”, nato dalla collaborazione del gruppo con la band I Calatia e il rapper Fabio Farti.


Associazione Sant’Antuono & le Battuglie di Pastellessa

Alfonso Munno, Presidente

 Pastellesse Sound Group

Giuseppe Bellotta (violino), Pietro Bentivenga (fisarmonica), Donato Capuano (voce, tamorra e nacchere) Giuseppe Capuano (tino), Vincenzo Capuano (tino), Andrea Castiello ( falce), Nicola Castiello (capobattuglia), Battista Laudando (botte), Saverio Laudando (tino), Mario Roggiero (voce e chitarra), Domenico Salzillo (botte).

 Eseguiranno: Intro tradizionale; Oje tiritò; Cicerenella; Sole e sole; Brigante si more; Vulesse addeventare nu brigante; La zita; Zi munacella; Infrascata in Estemporanea; Canto dei Sanfedisti.


I Solisti di Montemarano

Vengono fondati nel 2000 da un’idea di Achille D’Agnese e Beniamino Palmieri al fine di valorizzare l’intero patrimonio musicale dell’alta Irpinia. Il gruppo è composto da una decina di elementi legati insieme da una profonda e sincera amicizia. Ambasciatori indiscussi della famosa tradizione del Carnevale e della tarantella montemaranese, hanno avuto l’onore di rappresentare Montemarano e l’intera Irpinia nel mondo: New York, Canada, Buenos Aires, Zurigo, Ginevra, Bruxelles, Budapest, Basilea e quasi tutte le città italiane.

Il gruppo inoltre ha collaborato con alcuni importanti artisti italiani della musica popolare, ad esempio: Eugenio Bennato, La nuova compagnia di canto popolare, Marcello Colasurdo, Carlo Faiello, i Cantori di Carpino. Il loro primo lavoro discografico “E chì ho murì” si fonda sul tentativo di restituire un nuovo sound ai canti tradizionali Irpini. La partecipazione ai CD ‘Lezione di tarantella’ a cura di Eugenio Bennato e ‘Il suono della tradizione’ di Carlo Faiello rappresenta il segno tangibile dell’importanza rivestita da I Solisti di Montemarano nello scenario della musica popolare irpina e italiana.


I Solisti di Montemarano

Umberto Cantone (clarinetto), Giovanni Cantone (clarinetto), Michele Cavaliere (tamburello), Generoso Coscia (….), Achille D’Agnese (canto e fisarmonica) Antonio Follo (danza), Pina Maria Follo (danza) Luigi Mastromarino (tamburello) Michelino Nicastro (…..)

Eseguiranno: Tarantella di Montemarano; Sulillo Mio (canto di lavoro); Iuccetella (canzone popolare); Tarantella di Montemarano.