Concerti e spettacoli – Pagina 5 – Fondazione Giorgio Cini

Tetraktis Percussioni

30 ottobre 2019

Concerto | ore 18

Padiglione delle Capriate

Fondazione Giorgio Cini

 

 

Gianvincenzo Cresta

Entanglement (2019)

per quattro percussionisti

(dedicato a Tetraktis Percussioni)

 

Giacomo Manzoni

D’improvviso (1981)

per 6 percussionisti

 

Niccolò Castiglioni

Cronaca del Ducato di Urbino (1991)

per 6 percussionisti

 

Fausto Romitelli

Chorus (2001)

per 6 percussionisti

 

Edgard Varèse

Ionisation (1931)

 

 

Tetraktis Percussioni

Laura Mancini

Alessandro Beco

Giulio Calandri

Gianni Maestrucci

Leonardo Ramadori

Gianluca Saveri

 

Fabio Maestri, direttore

 

 

Concerto inserito nelle attività del Workshop

Research-led Performance: Percussione Crea-Azione

28-30 ottobre 2019

 


Ingresso libero fino ad esaurimento posti

 

 

Dance Dance Dance

Nel celebrare i 50 anni della sua fondazione, l’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati  prosegue la programmazione 2019 con una serie di appuntamenti autunnali dedicati alle danze contemporanee e tradizionali in Indonesia, Corea del Sud e Giappone.

 

Grazie ad una stretta collaborazione con l’Università Ca’ Foscari Venezia, il Teatro Stabile del Veneto e importanti istituzioni asiatiche come ARKO-Art Council Korea e Japan Foundation, nei mesi di ottobre e novembre l’Istituto promuove una rassegna di danza per scoprire l’universo ricchissimo e complesso delle arti sceniche in questi tre paesi dell’Estremo Oriente, da molti anni oggetto delle sue ricerche: performance, spettacoli, conferenze e proiezioni avranno luogo alla Fondazione Giorgio Cini e non solo, portando al centro della riflessione tematiche transculturali. Tradizione e contemporaneità, eredità e ribellione, maschile e femminile, natura e cultura, simbologia del colore e movimento, sono solo alcuni dei temi che si intrecciano in questa rassegna, con la fluidità tipica delle culture orientali.


 

24 ott. | ore 17
Dancing with my camera on my finger  

Auditorium Santa Margherita /Università Ca’ Foscari Venezia

Incontro con Sardono W. Kusumo e proiezione
Presenta Giovanni De Zorzi, coordina l’incontro Vito Di Bernardi

Evento in collaborazione con il Dipartimento di Filosofia e Beni Culturali

 

25 ottobre | ore 18 | Auditorium ‘Lo Squero’

The Family of  Man and the Sea (Indonesia)

Performance di Sardono W. Kusumo Art DirectorCoreografo e Danzatore

Compagnia: Tony “Broer” Supartono, attore;
Bambang “Besur” Suryono, danzatore, attore e vocal artist;
Astri Kusuma Wardani, danzatrice;
Nur Handayani, cantante e vocal artist;
Otto Sidharta, compositore e sound designer;
Peter Szilagyi, tour manager

 

Ingresso libero fino a esaurimento posti


 

14 novembre | ore 16 | Auditorium ‘Lo Squero’
Performance The Bridging Colours – Blu (Corea)

il coreografo e danzatore Yong Min Cho si esibirà accompagnato dai virtuosi musicisti Shin Nal Sae (haegeum, viella coreana)e Choi Sung Moo (janggu, percussioni) in uno spettacolo creato appositamente per la Fondazione Giorgio Cini per proseguire la ricerca di esplorazione tra colore e movimento iniziata nel 2014 proprio a San Giorgio con lo spettacolo The Bridging Colours – White.

 

Ingresso libero fino a esaurimento posti
Si consiglia di arrivare all’Auditorium almeno venti minuti prima dell’inizio della performance h 15.40


 

20 novembre | ore 15 CFZ Ca’ Foscari Zattere Cultural Flow Zone – Sala Tesa 1

Danzare il corpo: la pratica nella scuola Amatsu

Workshop con Amatsu Tatsuhana | Posti a disposizione: 20
info: ruperti@unive.it

 

22 novembre | ore 16 Museo di Palazzo Grimani

La danza giapponese e le sue radici popolari nel dopoguerra

Conferenza a cura di Bonaventura Ruperti; dimostrazione a cura di Amatsu Tatsuha e alcuni allievi

 

25 novembre | ore 18 | Teatro Stabile del Veneto Carlo Goldoni

Danze della scuola Amatsu. La danza giapponese e le sue radici popolari nel dopoguerra (Giappone)

Spettacolo di Amatsu Tatsuhana  e i suoi allievi: Amatsu Hanayū, Amatsu Tatsuharu, Amatsu Hanawaka, Amatsu Hanayuki
Suoni e musica: Tanaka Fumi
Regia: Machida Hiroshi

 

Per acquistare i biglietti:
www.teatrostabileveneto.it

 


 

Scarica Programma Dance Dance Dance

La danza giapponese e le sue radici popolari nel dopoguerra

Il 25 novembre ore 18 al Teatro Goldoni di Venezia saranno protagoniste Le danze giapponesi della Scuola Amatsu in uno spettacolo di Machida Hiroshi e con la danzatrice Amatsu Tatsuhana.
Nelle danze della scuola Amatsu si riconoscono le radici della cultura e sapienza dell’arte coreutica dei drammi kabuki. I brani classici, accompagnati dai generi musicali nagauta o hauta,  rivivere l’atmosfera di Edo che palpita nel kabuki mentre quelli nuovi, creati su melodie di canzoni e ballate popolari, condurranno lo spettatore nei paesaggi e climi delle diverse province del Giappone.

 

L’universo ricchissimo delle arti dello spettacolo del Giappone vede un ampio ventaglio di scuole di danza tradizionale, da quelle legate al mondo maschile del teatro kabuki alle forme coreutiche che si intrecciano, invece, al mondo femminile dei quartieri di piacere. Nell’epoca moderna, alle già numerose scuole risalenti a coreografi e attori del kabuki, si aggiungono via via nuove scuole guidate da danzatrici che divengono le corifee creative della nuova era. Fondata nel 1978, la nuova scuola Amatsu nasce dall’amicizia tra due danzatrici di singolare talento Ryūko (1923-2017) e Amatsu Yōko (n. 1927). Appena diciottenni, nell’immediato dopoguerra le due artiste fondano una compagnia di danza, spingendosi in tournée in tutto il Paese con un vasto repertorio che spazia dai brani classici a nuove creazioni su musiche e canti popolari. Alle radici delle danze della scuola si riconoscono la profonda cultura e la sapienza dell’arte coreutica dei drammi kabuki, che si mescolano a nuove creazioni tanto apprezzate da essere richieste da piccoli teatri (yose) o dalle geisha dei quartieri di piacere.

 

Gli eventi, a cura di Bonaventura Ruperti, sono possibili grazie alla sinergica collaborazione tra: Fondazione Giorgio Cini, Università Ca’ Foscari Venezia, Japan Foundation, Museo d’Arte Orientale di Venezia e Teatro Stabile del Veneto.


Programma Eventi

 

20 novembre | ore 15 CFZ Ca’ Foscari Zattere Cultural Flow Zone – Sala Tesa 1

Danzare il corpo: la pratica nella scuola Amatsu

Workshop con Amatsu Tatsuhana | Posti a disposizione: 20
info: ruperti@unive.it


22 novembre | ore 16 Museo Archeologico di Venezia

La danza giapponese e le sue radici popolari nel dopoguerra

Conferenza a cura di Bonaventura Ruperti; dimostrazione a cura di Amatsu Tatsuhana e alcuni allievi


25 nov. | ore 18 Teatro Stabile del Veneto Carlo Goldoni

Danze della scuola Amatsu

Spettacolo di Amatsu Tatsuhana  e i suoi allievi: Amatsu Hanayū, Amatsu Tatsuharu, Amatsu Hanawaka, Amatsu Hanayuki
Suoni e musica: Tanaka Fumi
Regia: Machida Hiroshi

 

Per acquistare i biglietti:
www.teatrostabileveneto.it


 

Biografia

Amatsu Tatsuhana, designata caposcuola da Ryūko, è cresciuta nell’antica Edo, tra musicisti, artisti e danzatori legati al celebre teatro. Ha esordito sin da giovanissima nella danza sotto la guida di una scuola Nakamura ma in seguito, nel 1953, è divenuta allieva di Amatsu Ryūko. Nel 2018 la maestra fondazione interpretando Kairaishi (Il burattinaio itinerante), brano di “danza di metamorfosi” che risale al 1824 attribuito all’attore kabuki Bandō Mitsugorō con accompagnamento Kiyomoto ma ri-coreografato da Ryūko, che sarà proposto anche in questa tournée italiana.

Performance The Bridging Colours – Blu

Proseguono le attività autunnali dell’Istituto Interculturale di Studi Musicali comparati dedicate alle tradizioni coreutiche dell’estremo Oriente.

 

Il 14 novembre alle ore 16 all’Auditorium ‘Lo Squero’, il coreografo e danzatore Yong Min Cho si esibirà accompagnato dai virtuosi musicisti Shin Nal Sae (haegeum, viella coreana)e Choi Sung Moo (janggu, percussioni) in uno spettacolo creato appositamente per la Fondazione Giorgio Cini per proseguire la ricerca di esplorazione tra colore e movimento iniziata nel 2014 proprio a San Giorgio con lo spettacolo The Bridging Colours – White.

Nato infatti da un’idea di Yong Min Cho, The Bridging Colours è un progetto artistico volto a combinare elementi orientali e occidentali in forme originali. Dopo il bianco, quest’anno sarà protagonista il colore blu, terzo dei cinque colori tradizionali coreani (bianco, nero, blu, rosso e giallo). In Corea, ciascun colore è legato ad una particolare simbologia, a sua volta connessa alle cinque direzioni, agli elementi e agli stati d’animo. Il colore blu in particolare è associato all’Oriente, al legno, alla stagione primaverile, al sapore aspro, alla felicità e alla speranza di rinascita.

 

La performance è realizzata in collaborazione con WITH, Arts Council Korea, A+M (Asia Movement).

 


14 novembre ore 16 | Auditorium ‘Lo Squero’

Performance di Yong Min Cho

Art director, coreografo e danzatore

Musiche: Shin Nal Sae, haegeum;
Choi Sung Moo, janggu, bug and jing

Costumi: Chung An
Design: Tae Sup Lee

 

Ingresso libero fino a esaurimento posti.

Si consiglia di arrivare all’Auditorium almeno venti minuti prima dell’inizio della performance (h 15.40)

 


Biografia

Yong Min Cho ha studiato architettura in Corea prima di raggiungere Milano, dove ha scelto di seguire l’indirizzo di Scenografia all’Accademia di Belle Arti di Brera. Nella città lombarda ha iniziato anche i propri studi di danza e teatro danza alla Paolo Grassi (Piccolo Teatro). La sua carriera coreutica l’ha condotto poi a Venezia all’Accademia Isola Danza, dove ha lavorato con un autentico mito come Carolyn Carson. Nella città lagunare è rimasto per anni come danzatore del Centro teatrale di ricerca di Venezia, prima di trasferirsi a Londra, dove lavora dal 2005. Alla Fondazione Giorgio Cini ha iniziato il progetto artistico site-specific The Bridging Colours nel 2014. In Italia e in Corea del Sud collabora con musicisti e ballerini tradizionali e contemporanei, tra i quali Mario Brunello. A Londra ha promosso vari workshop e performance presso Asia House.

Performance The Family of Man and the Sea

Grazie ad un progetto dell’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati, ritorna in Italia dopo più di quarant’anni uno dei pionieri (e oggi Maestro) della danza contemporanea asiatica, Sardono Kusumo, definito dal “New York Times” «il più famoso e il più ribelle dei coreografi e danzatori indonesiani».

 

Formatosi nello stile classico delle corti giavanesi e primo ballerino del prestigioso Ramayana Ballet di Prambanan (Giava centrale), Sardono nel 1964 riceve la sua “iniziazione” modernista a New York frequentando lo studio di Martha Graham. Coreografo, film-maker, pittore, attivista ecologista, conferenziere, performer, pedagogo, l’artista indonesiano presenta alla Fondazione Cini una nuova produzione, The Family of Man on the Sea, ispirata al tema del mare nella sua relazione con l’uomo.

 

La performance prende le mosse da alcune immagini di forte impatto visivo: i quadri di Delacroix e di Raden Saleh, le foto e i video di alcuni tsunami che hanno colpito recentemente l’Indonesia.


24 ott. | ore 17
Dancing with my camera on my finger  

Auditorium Santa Margherita /Università Ca’ Foscari Venezia

Incontro con Sardono W. Kusumo e proiezione
Presenta Giovanni De Zorzi, coordina l’incontro Vito Di Bernardi

Evento in collaborazione con il Dipartimento di Filosofia e Beni Culturali

 


 

25 ott. | ore 18
The Family of  Man and the Sea
Fondazione Giorgio Cini /Auditorium ‘Lo Squero’

 

Performance di Sardono W. Kusumo Art Director, Coreografo e Danzatore

Compagnia: Tony “Broer” Supartono, attore;
Bambang “Besur” Suryono, danzatore, attore e vocal artist;
Astri Kusuma Wardani, danzatrice;
Nur Handayani, cantante e vocal artist;
Otto Sidharta, compositore e sound designer;
Peter Szilagyi, tour manager

 


 

Biografia

Coreografo, film-maker, pittore, attivista ecologista, conferenziere, performer, pedagogo, Sardono, artista totale e civilmente impegnato, presenta alla Fondazione Cini una sua nuova produzione, “The Family of Man on the Sea”, un site-specific ideato per lo spazio dell’Auditorium ‘Lo Squero’.

La performance – ispirata al tema del mare nella sua relazione con l’uomo, come elemento che unisce e nutre i popoli ma che può anche distruggere
e uccidere – prende le mosse da alcune immagini di forte impatto visivo: i quadri di Delacroix e del giavanese Raden Saleh, le foto e i video di alcuni tsunami che hanno colpito recentemente l’Indonesia.

La contemporaneità  è presente anche nel pensiero che costantemente Sardono ha rivolto, durante l’ideazione della performance, alle tragedie dei boat people asiatici e dei migranti mediterranei. La danza e le azioni dei performer si muovono su un paesaggio sonoro – prodotto dal vivo – anche esso vasto e profondo come il mare: la musica degli strumenti tradizionali del gamelan, il canto di alcune sindhen (cantatrici del teatro delle ombre giavanese), le voci degli animali della foresta riprodotte utilizzando le tecniche vocali e corporee degli sciamani indonesiani, i suoni d’ambiente rielaborati al computer.

QUARETTO AKILONE e SAE YOON CHON

Programma del  Concerto ARCHIPELAGO di Giovedì 12 settembre 2019 ore 18

 

QUARETTO AKILONE (Francia) e
SAE YOON CHON (pianoforte, Corea)

Ludwig van Beethoven (1770 – 1827)
Sonata per pianoforte n. 6 in fa maggiore op. 10 n. 2
I. Allegro
II. Allegretto
III. Presto

Aleksandr Skrjabin (1872 – 1915)
da Due Pezzi per la mano sinistra op. 9, n.2
Nocturne (Andante)

Wolfgang Amadeus Mozart (1756 – 1791)
Quartetto per archi n. 15 in re minore K 421
I. Allegro
II. Andante
III. Minuetto e trio. Allegretto
IV. Allegro ma non troppo

Robert Schumann (1810 – 1856)
Quintetto in mi bemolle maggiore per pianoforte e archi op. 44
I. Allegro brillante
II. In modo d’una marcia. Un poco largamente. Agitato
III. Scherzo. Molto vivace – Trio I e II
IV. Allegro, ma non troppo

Allievi dell’Accademia Vivaldi

Per il terzo anno consecutivo l’Istituto Italiano Antonio Vivaldi organizza l’Accademia Vivaldi, dedicata all’approfondimento della prassi esecutiva delle composizioni del Prete Rosso e rivolta a giovani musicisti e cantanti.

 

Tra febbraio e maggio si sono già svolti quattro incontri: tre, tenuti dal soprano Gemma Bertagnolli, dedicati al repertorio vocale sacro e profano, e uno, tenuto dal violinista Giorgio Fava e dal violoncellista Walter Vestidello, sulle sonate per violino e violoncello. I restanti quattro si terranno fra luglio e novembre: i primi due (10-13 luglio e 18-21 settembre) rivolti ai cantanti, il terzo (dal 23 al 26 ottobre) guidato dal clavicembalista Antonio Frigé, riguarderà la realizzazione e lo studio del basso continuo nelle composizioni vivaldiane, mentre il quarto (25-30 novembre) sarà destinato agli strumentisti ad arco.

 

Oltre all’aspetto pratico-esecutivo, i partecipanti ai seminari possono approfondire i vari aspetti teorici riguardanti le composizioni e i contesti vivaldiani consultando le riproduzioni degli autografi, dei manoscritti e delle stampe, nonché le pubblicazioni musicologiche conservate presso l’archivio e la biblioteca dell’Istituto Italiano Antonio Vivaldi.

Sono previsti due concerti pubblici: il primo si è già svolto  il 13 luglio e il secondo sarà il 30 novembre, entrambi presso l’Auditorium “Lo Squero” sull’Isola di San Giorgio Maggiore alle ore 18,00.

 

Sabato 13 luglio alle ore 18,00. canteranno gli allievi dell’incontro dell’Accademia Vivaldi tenuto dal soprano Gemma Bertagnolli che si svolge dal 10 al 13.


Ingresso è libero fino ad esaurimento dei posti

Mdi ensemble

CONCERTO

28 giugno ore 19:00

AUDITORIUM ‘LO SQUERO’

 

mdi ensemble

Sonia Formenti, flauto

Paolo Casiraghi, clarinetto

Lorenzo Gentili-Tedeschi, violino

Paolo Fumagalli, viola

Giorgio Casati, violoncello

Luca Ieracitano, pianoforte

 

Carolina Mattioda, soprano

 

Programma

Niccolò Castiglioni, Romanzetta (1990) per flauto

Aldo Clementi, Duetto (1983) per flauto, clarinetto e due strumenti in eco

Niccolò Castiglioni, Quattro liriche di García Lorca* (1954) per voce e pianoforte

Giacomo Manzoni, Preludio – “Grave” di Waring Cuney – Finale (1956) per voce, clarinetto e trio d’archi

Niccolò Castiglioni, Quattro canti* (1954) per pianoforte

Luciano Berio, O King (1968) per voce e cinque strumenti

 

* Manoscritto inedito. Fondazione Giorgio Cini, Fondo Niccolò Castiglioni.

 

Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti.

Scarica la locandina

Concerto antiruggine all’Auditorium Lo Squero

Il primo appuntamento di antiruggine, il progetto speciale di Mario Brunello che domenica 26 maggio, alle ore 17.00, approda per la prima volta all’Auditorium Lo Squero dell’Isola di San Giorgio.

 

L’evento ha luogo nella bellissima sala ricavata dall’antico cantiere navale ed è realizzata da Asolo Musica in collaborazione con Fondazione Giorgio Cini, il sostegno di Mibac e Regione Veneto e la partecipazione di Pro-Gest.

 

Per questa prima occasione, verrà proposto lo spettacolo “Ufficio Domenicale“, la piece teatrale che i ragazzi dell’Atelier dell’Errore hanno creato per raccontare le loro straordinarie opere visive. Altrettanto straordinaria è la loro comunicativa prorompente e autentica, da grandi attori, capaci di far vivere profondissime emozioni. Luca Santiago Mora:”da 13 anni, come artista visivo ho dedicato un atelier ai bambini e ragazzi della Neuropsichiatria Infantile di Reggio Emilia. Ho scoperto che loro si sentono quasi sempre errori, grazie a noi normali: a scuola, sull’autobus, alle feste di compleanno dove non-vengono invitati mai… In atelier abbiamo disegnato sempre e solo animali. Animali che nessuno ha visto mai…”. Assieme all’Atelier dell’Errore tre giovani di grande talento, Pietro Brunello voce e chitarra, Pietro Mirabassi al sax, Paolo Peruzzi alla batteria e il violoncello di Mario Brunello.

 

Prossimi appuntamenti:

 

 

 

Musica indiana Rakesh Chaurasia e Satyajit Talwalkar

L’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati, ha invitato, nell’anno in cui si celebrano i 50 anni della sua fondazione, a ribadire la continuità di una attenzione rivolta fin dall’inizio alla musica e alla danza dell’India, il Maestro Rakesh Chaurasia, che la Fondazione Giorgio Cini aveva avuto l’onore di ospitare già nel 2004.

 

Originario di Allahabad, è uno dei più importanti rappresentanti della musica classica indostana e virtuoso di bansuri (il flauto in bambù della tradizione indiana). Nipote del celebre Pandit Hariprasad Chaurasia, anche lui virtuoso di bansuri, Rakesh rappresenta con successo la seconda generazione di musicisti di tradizione classica su questo strumento, pur avendo sviluppato uno stile personale molto caratteristico. Tale stile, oltre a proseguire nel solco degli insegnamenti ricevuti dallo zio Hariprasad, contiene innovazioni e proposte di contaminazione che lo hanno portato a collaborare con diversi musicisti, non solo dell’India.

 

Il Maestro Chaurasia, che alla Cini il 31 maggio alle ore 18.30 eseguirà un concerto di musiche della tradizione classica indiana, sarà accompagnato alle tabla da Satyajit Talwalkar, giovane ma già affermato percussionista, anch’egli rappresentante di spicco della nuova generazione di musicisti classici dell’India contemporanea.

 

Vai al Convegno How Europe discovered the music of the World after World War II. Cold war, Unesco, and the ethnomusicological debate