Concerti e spettacoli – Pagina 17 – Fondazione Giorgio Cini

I Fuoricampo ovvero gli Immortali Irreperibili. Défilé 7

Palermo Shooting
2008
Un film di Wim Wenders
Con Campino, Giovanna Mezzogriono e Dennis Hopper, Gian Piero Ringe Produttorre Fotografia Franz Lustig

Fotografo di grande successo conosciuto in tutto il mondo, Finn (Campino) vive una vita brillante ma alquanto disordinata. Non dorme mai, il suo cellulare suona in continuazione e la musica che ascolta in cuffia è praticamente il suo unico e fedele compagno.E quando all’improvviso la sua vita va in pezzi, Finn decide di abbandonare tutto e di andare a Palermo dove comincerà una nuova ed elettrizzante vita e una nuova storia d’amore…
Precismente lo sviluppo del film è una sorta di caccia alla morte e alla revisione fotografica della realtà e la storia come finzioni.
Secondo la dichiarazione poetica di Wenders, “Forse è per questo che io (Finn) fotografo luoghi, soprattutto luoghi, per non dare per scontata e sottintesa la loro esistenza… per fare appello allo loro capacità di ricordare affinché non CI dimentichino”.

Venezia, Palazzo Cini a San Vio
ore 17.00

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I Fuoricampo ovvero gli Immortali Irreperibili. Défilé 6

L’Antigone di Brecht  è una manipolazione della versione di Holderlin, che era partito, introducendo molte varianti drammaturgiche, dal modello  sofocleo.
La versione Brecht è caratterizzato da un prologo iniziale,  ambientato a Berlino nell’aprile del 1945. Due sorelle vedono il fratello morto impiccato dalle SS;  una vuole aiutarlo ovvero seppellirlo, mentre l’altra ha paura. Si tratta di una trasposizione in chiave moderna di Antigone e Ismene.
Il clima è piatto, gelido e privo di espressioni di qualsivoglia affetto.

La tragedia si svolge nuovamente a Tebe, in guerra con Argo, a differenza che nella tragedia di Sofocle, in una lotta per il possesso delle miniere di ferro. Eteocle e Polinice non guidano eserciti nemici ma sono entrambi generali dell’esercito di Creonte. Li divide la posizione nei confronti della guerra: Eteocle muore in battaglia, mentre Polinice fugge (e viene ucciso dal Re).
Se nel testo  sofocleo il gesto di Antigone è il primo gesto di ribellione tebana, prima che si ribelli Emone e il popolo tutto, in Brecht il gesto derivato da quello di Polinice.

Venezia, Palazzo Cini a San Vio
ore 17.00

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I Fuoricampo ovvero gli Immortali Irreperibili. Défilé 5

La rappresentazione del Missisippi di Lorentz e Thomson (The river) è una efficace applicazione di quanto appreso dai due autori nella creazione di The Plow That Broke the Plains messa a punto l’anno prima (1936) nello stesso quadro produttivo e con le identiche elaborazioni artistiche dei tanti materiali.

Dove in quel film si traccia la storia della genesi delle grandi pianure e gli usi ed abusi della terra che avevano portato alla Dust Bowl, nel film sul fiume si racconta la geografia del gigante fluviale e dei suoi affluenti.

Il film è ispirato da una mappa. Una grande carta geografica appesa nell’ufficio del Segretario per l’agricoltura. Affluenti e fiume convergono in una narrazione epica e oggettiva.

Venezia, Palazzo Cini a San Vio
ore 17.00

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I Fuoricampo ovvero gli Immortali Irreperibili. Défilé 3

Les Aventures de Till L’Espiègle 1956
Un film di Joris Ivens & Gérard Philipe
Restaurato dal negativo 2009
Con Jean Vilar nella parte del duca d’Alba Fernand Ledoux – Nicole Berger – Jean Carmet – Jean Deboucourt – Robert Porte -Georges Chamarat – Françoise Fabian – Raymond Souplex – Erwin Geschonne – Wilhelm Kock Hoodge
Margaret Legal – Yves Brainville e con Gérard Philipe nella parte di Till.
Musica di Georges Auric; Scene di Leon Barsacq; Dialoghi di René Bariavel; Fotografia di Christian Matras

Creazione francese e RDT, il Till di Gérard Philipe e Joris Ivens, è lunico film in cui il grande attore francese firma la co-regia.
Unica opera narrativa (a colori) del grande cineasta documentarista olandese, che rappresenta il tentativo di produzione di un kolossal di ‘sinistra’ agli albori della guerra fredda, comunque un’epica della Resistenza nello specchio della narrativa storica della guerra popolare delle Fiandre in opposizione alla dominazione imperialista-cattolica della Spagna.

Una grande profusione di mezzi e di idee cinematografiche e attoriali, la vivacità del montaggio, l’onnipresente carisma del mitico grande attore, la precisione dei dialoghi, la esibizione di fantasia coloristica dominata ovviamente da un rosso non sanguigno ma felicemente eroico, la sapienza registica del più rigoroso occhio da macchina da presa della storia, tutto ciò non bastò ad un’opera tanto impegnata e pervasa di poetiche politiche estremamente accese e del pari autorevoli (molti personaggi derivano direttamente al cast dalla Comédie Française) di ‘sfondare’ nel mondo universo come caso-modello di epica spettacolare ‘dalla parte giusta’.

Venezia, Palazzo Cini a San Vio
ore 17.00

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I Fuoricampo ovvero gli Immortali Irreperibili. Défilé 4

Prima di divenire celebre cineasta-cult Douglas Sirk, alias Detlef Sierck, aveva arrotato la sua macchina da presa su film altamente calligrafici e stereotipati europei, fra i quali, nel 1936, il nostro lussuoso Hofkonzert.
Christine, attrice la star Martha Eggert, è una cantante di coloratura la cui idea fissa è scoprire chi sia veramente il suo ignoto padre. La sua odissea drammatica la porta alla corte di un regno da operetta, mitico, un po’ ridicolo, sussiegoso. Ivi la cantatrice è corteggiata da un bel militare, un tenente, tale Walter, impersonato dal divo Johannes Hessters. Il tenente è precettato a far bene attenzione a non offrire le sue grazie a ragazze comuni. Ma questa volta centra il colpo, in quanto Christine è la figlia naturale del re Serenissimus (il grande caratterista Otto Tressler).

Il finale poco a sorpresa e le avventure poco avventurose sono immerse in un brodo di musiche caratteristiche e mondane centonate dal Dr. Edmund Nick, con molti imprestiti schumanniani.

Il film è tratto da una celebre commedia semi-omonima, Das kleine Konzert, di Toni Impehoven e Paul Verhoeven.
La stupenda fotografia è firmata da Bruno Stephan e Franz Weihmayr.
Interpreta il ruolo del direttore d’orchestra Rudolf Platte.
Il film era stato realizzato in funzione di un rilancio della diva dei primi anni trenta, Martha Eggert, rilancio che non ebbe luogo.

Il film resiste, ora ben restaurato dalla Friedrich-Wilhelm Murnau Stiftung, in virtù della sua fama di commedia esemplarmente ‘benfatta’.

Venezia, Palazzo Cini a San Vio
ore 17.00

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Guido Alberto Fano. Ein Komponist aus Venetien in Berlin Anno 1905

Venerdì 5 marzo alle 19.00 avrà luogo presso la Haus Berliner Stadtbibliothek una “lettura-concerto” dal titolo:


Guido Alberto Fano. Ein Komponist aus Venetien in Berlin Anno 1905

L’iniziativa è organizzata dall’Istituto italiano di cultura di Berlino con il contributo della Regione Veneto e in collaborazione con l’Archivio Musicale Guido Alberto Fano.

Stefano Zanchetta (violino) e Massimo Somenzi (pianoforte) eseguiranno musiche di G. A. Fano, mentre Vitale Fano descriverà la tournée di concerti del musicista a Berlino nei mesi di gennaio e febbraio 1905, con letture tratte dalle lettere e dai giornali dell’epoca.

Per ulteriori informazioni e per il programma dei nostri prossimi concerti al Teatro La Fenice vi invitiamo a visitare il nostro sito web: www.archiviofano.it.

I Fuoricampo ovvero gli Immortali Irreperibili. Défilé 2

9 film dell’avanguardia americana. 1923-1930

1 Man Ray, 1923, Return to Raison
2 Fernand Léger & Georges Antheil, 1924 Ballet mécanique
3 Rrose Sélavie idest Marcel Duchamp, 1924-1926 Anémic cinéma
4 Al Brick, 1927 Looney Lens : Anamorphic people
5 Autori anonimi, 1927 Out of the Melting Pot
6 Ralph Steiner, 1929 H2O
6 Ralph Steiner, 1930 Surf & Seaweed
7 Slavko Vorkapich, 1928-1930 Vorkapich Montages: The Furies, Legacy of a Hollywood Extra, Skyline Dance, Money Machine, Prohibition, The Firefly (Vorkapich), The Firefly (MGM), Maytime
8 Ernst Lubitsch, 1926 So This is Paris
9 Francis Bruguière, 1930 Light Rhythms

Ha avuto luogo fra Parigi e gli Stati Uniti, anche per la specifica attività di emigrati parigini, una stagione di esperimenti cinematografici coi quali è stata inadagata la potenzialità ‘ritmica’ della visione, la potenzialità di astrazione della luce con o senza sincronia di musica aggiunta.
Un’accademia di esercitatori potentissimi e illustri (si scorra la lista degli autori oggi evocati un questa breve antologia, che si è retratta nell’ombra di una schivata immortalità, lasciando come prova della loro staordinaria incidenza sul farsi del linguaggio cinematografico poco più che il ricordo del puro nome dei numerossimi titoli messi a frutto.

Una expertise di montaggi che creano tempo, ritmo, metro, spesso coinvolti in vorticose imprese percettive.

Venezia, Palazzo Cini a San Vio
ore 17.00

Come arrivare a Palazzo Cini a San Vio

I Fuoricampo ovvero gli Immortali Irreperibili. Défilé 1

Intellettuale e cineasta Immortale, Joris Ivens, ha trascorso la sua lunga vita avendo sempre l’occhio teso a vedere il mondo dietro una macchina da presa.
Non esiste luogo del pianeta che Ivens non abbia indagato, specie nei suoi momenti di trasformazione storica, con un vigore documentaristico che non ha pari della storia del cinema, che Ivens non abbia indagato con un dispiegamento di ottiche di assoluta invenzione, efficaci nella misura della loro descrittività indescrivibile. Ogni frazione di sua opera è un capolavoro inimmaginabile di presa della realtà e di accumulo di acquisizioni di senso.

In questo film del 1988, una sorta di testamento, di ultima testimonianza, il documento sostiene una finzione autobiografica enormemente suggestiva, avventurosa (sino a toccare i confini di ogni mitologia possibile, nella quale il regista si autoritrae in un ultimo atto di amore per la realtà da rappresentare.

Nato Olandese, in un paese dominato dal vento, Ivens si reca in Mongolia, in una landa oltremodo desertica ‘ad attendere il vento’, per coglierlo, raccontarlo, descriverlo, fissarlo in eterno.
Le peripezie di questa ricerca coinvolgono un numero sterminato di situazioni (dalle lunari, alle imperiali, agli estremi cimenti della sopravvivenza).

In questa rassegna di film validi nella dimensione musicale, si presenta questa opera per la presenza continua dell’apparizione, anche sonora, del Vento, attratto anche nella ragnatela di suoni di alta ricerca jazz del commentatore musicale, il grande jazzista Michel Portal.

Venezia, Palazzo Cini a San Vio
ore 17.00

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Musica e danza dall’Indonesia

L’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati organizza un appuntamento dedicato alle tradizioni artistiche indonesiane.

Sabato 22 maggio alla Fondazione Giorgio Cini si terrà con la collaborazione della Fondazione Teatro La Fenice di Venezia -Area Formazione, Ricerca, Progetti Innovativi- un laboratorio interculturale aperto alle cinque classi dell’indirizzo musicale dell’Istituto Comprensivo Dante Alighieri di Venezia . Un’occasione offerta ai ragazzi per scoprire le basi di una tradizione antica come quella sundanese (originaria di Sunda, Giava occidentale), praticata e insegnata dai docenti dell’Accademia superiore di musica e danza (STSI) di Bandung. Il laboratorio intende proporre un approccio diretto e coinvolgente alla musica e alla danza della regione di Sunda
Ed é stato pensato appositamente per bambini e ragazzi, con lo scopo di far accostare a queste forme d’arte tradizionale anche chi non ha mai avuto occasione di conoscerle.

Programma laboratorio

Domenica 23 maggio
Gli stessi artisti si esibiranno in uno spettacolo di musiche e danze The Soul of West Java Indonesian classical and contemporary dance and music  al Teatro Goldoni di Venezia, ore 20.30, ingresso libero

Sia il laboratorio che lo spettacolo indonesiano sono frutto di una collaborazione tra l’Istituto e l’Accademia superiore di Bandung, con il sostegno dell’Ambasciata della Repubblica di Indonesia e del Comune di Venezia.

L’Accademia superiore di Bandung è una delle più importanti istituzioni indonesiane in cui si insegnano musica e danza, situata nella zona di Sunda, nella quale si sono sviluppate peculiari forme di musica e danza, di corte e popolare, molto raffi nate ed elaborate, e poco conosciute in Occidente. Lo spettacolo, al quale parteciperanno una trentina di artisti, congiunge alcuni esempi di forme spettacolari tradizionali (musica e danza di corte, teatro danza con maschere topeng) a forme musicali più moderne e contaminate, anche con il jazz.

Programma del Laboratorio
Il laboratorio, animato dagli artisti dello STSI di Bandung, si articolerà in tre momenti rappresentativi di altrettanti aspetti della cultura sundanese:

Kaulinan Urang Lembur
Kaulinan Urang Lembur è un’attività diffusa a Sunda rivolta soprattutto a bambini e ragazzi che vivono nei villaggi. In alcuni momenti, come ad esempio nelle notti di luna piena, oppure all’ora del tramonto, i ragazzi cantano, danzano e suonano degli strumenti, anche creando delle piccole rappresentazioni danzate nelle quali si raccontano le storie di personaggi eroici anche attraverso oggetti-giocattolo. Si esploreranno assieme le forme del narrare storie attraverso la musica e il gesto.

Imparare a suonare gli strumenti del Gamelan Degung e a cantare e danzare
Alcuni ragazzi verranno invitati a suonare gli strumenti del gamelan (orchestra giavanese di tamburi e metallofoni intonati). A Sunda è particolarmente diffuso il gamelan denominato ‘degung’ composto da metallofoni intonati, gong, tamburi, cetre, flauti. Mentre alcuni ragazzi proveranno a suonare alcuni degli strumenti, gli altri potranno cantare e suonare assieme all’orchestra, in armonia.

Dimostrazione di Wayang Golek
A Sunda esiste anche una tradizione di marionette di legno che, come in una sorta di opera, vengono manovrate al suono della musica e del canto. Golek è il nome dato a Giava alle marionette, mentre wayang è il termine traducibile con il nostro ‘teatro’. Ai ragazzi verrà offerta una breve dimostrazione di uno spettacolo di teatro delle marionette, basata su una storia tradizionale.

 

Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati
tel. +39 041 2710357
Fax +39 041 5238540
e-mail: musica.comparata@cini.it

Incontri sulla musica vocale cinese

L’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati organizza un workshop e due conferenze sul tema della vocalità nella musica cinese in collaborazione con l’Università Ca’ Foscari di Venezia e con la European Foundation for Chinese Music Research (CHIME) di Leida.

Il workshop sarà tenuto da un’affermata cantante, Gong Linna, artista particolarmente versatile nell’uso della voce, che spazia da sperimentazioni nella musica contemporanea a ricerche di carattere etnomusicologico sul canto contadino. Gong Linna terrà degli incontri pratici, rivolti a cantanti e vocalisti, su diverse tecniche di canto nella musica
cinese: da quelle proprie del canto contadino, a quelle dell’Opera di Pechino, fino a quelle in uso nella vocalità contemporanea.

Oltre alla pratica vocale diretta insegnata da Gong Linna, in questa occasione Frank Kouwenhoven, direttore del CHIME, terrà due conferenze con esemplifi cazioni video e audio sui diversi stili vocali in uso nella musica e nel teatro cinese.
Le conferenze saranno rivolte in particolare agli studenti del Dipartimento di Studi sull’Asia Orientale (Università Ca’ Foscari di Venezia) con cui viene organizzata l’intera iniziativa, per fornire un’occasione di approfondimento scientifi co e divulgativo su questo tema, e di migliore conoscenza presso un pubblico italiano della musica cinese
nella sua ricchezza e varietà.

Segreteria:
tel. +39 041 2710357 +39 041 5230555
e-mail musica.comparata@cini.it