Concerti e spettacoli – Pagina 11 – Fondazione Giorgio Cini

Accademia Solti

La settima edizione delle “Solti Peretti Répétiteurs Masterclasses”, realizzata in collaborazione con la Georg Solti Accademia di Bel Canto, si concluderà con un concerto per cinque pianoforti e sei cantanti incentrato sul repertorio del ‘bel canto’, nel suggestivo scenario della Sala degli Arazzi della Fondazione Giorgio Cini.

Le “Solti Peretti Répétiteurs Masterclass”, uniche nel loro genere, offrono a sei già esperti pianisti un periodo di studio intensivo con alcuni dei più preparati répétiteurs contemporanei. Le abilità di un bravo répétiteur non devono essere sottovalutate, né può esserlo il suo ruolo nella vita e nella carriera di un cantante: sono i factotum per eccellenza del mondo musicale, l’alleato chiave che permette all’artista il raggiungimento dell’apice della performance. Non a caso, molti di loro sono diventati tra i migliori direttori del mondo: Solti, Pappano, Gergiev e Muti, giusto per citarne alcuni.

Nel corso della sua attività, la Georg Solti Accademia si è conquistata una reputazione di professionalità, disciplina rigorosa e attenzione per i dettagli; gli stessi valori che Sir Georg Solti ha praticato per l’intero arco della sua vita. Alla sua memoria e nello spirito della sua testimonianza cantanti come Mirella Freni, Kiri Te Kanawa, José Carreras, Leo Nucci, Luciana Serra, Daniela Dessi, Frederica von Stade, Mariella Devia, Thomas Allen e Angela Gheorghiu, con i quali Solti ha lavorato, hanno accettato di collaborare con l’Accademia, restituendo alle nuove generazioni quanto hanno appreso quando erano giovani artisti.

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Per assistere all’esclusivo concerto, incentrato sul tradizionale repertorio del Bel Canto, sarà necessario prenotare inviando una mail entro il 1 aprile a concerto.solti@cini.it con indicati i nomi dei partecipanti (massimo 2 partecipanti per mail).
Verrà inviata una conferma da stampare e presentare all’ingresso. 

Concerto di musica coreana Ji Aeri (gayageum), Kim Woongsik (janggu)

Concerto di musica coreana
26 maggio, ore 19
Isola di San Giorgio Maggiore, Venezia
Ingresso libero fino ad esaurimento posti

 

GAYAGEUM SANJO
ANCIENT VOICE, CONTEMPORARY DIALOGUE

 

Proseguendo nell’esplorazione delle tradizioni musicali coreane, con un’attenzione anche alla contemporaneità, l’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati (IISMC) presenta a San Giorgio, nell’ambito di una collaborazione tra Fondazione Giorgio Cini, Università Ca’ Foscari Venezia, Arts Council Korea (ARKO) e King Sejong Institute Venice un concerto di musiche eseguite da Ji Aeri, virtuosa della cetra gayageum.

Ji Aeri, una delle più autorevoli interpreti di questo strumento in Corea, sarà accompagnata da Kim Woongsik al tamburo a clessidra janggu. I musicisti si esibiranno in un repertorio di musiche sia tradizionali che contemporanee composte per questo duo di strumenti che viene utilizzato nel repertorio denominato gayageum sanjo, una sorta di suite strumentale che ha avuto origine nel XIX secolo, nella quale si susseguono diverse sezioni melodiche e ritmiche. Ji Aeri ha studiato con i grandi Maestri di gayageum Lee Jae-Suk e Hwang Byung-Ki ed è stata membro del National Center for Korean Traditional Performing Arts (NCKTPA).

Per informazioni: musica.comparata@cini.it – T. +39 041 2710357

 

Concerto di musica indiana Pandit Vishwa Mohan Bhatt

Sala degli Arazzi, ore 19.00

L’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati, proseguendo lungo una direttrice di ricerca indirizzata con particolare interesse alla musica e alla danza indiana, a marzo del 2015 organizza un concerto con il grande virtuoso Pandit Vishwa Mohan Bhatt alla mohan veena, accompagnato da Krishna Mohan Bhatt al sitar e Nihar Metha alle tabla.

Pandit Vishwa Mohan Bhatt è un importante esponente della tradizione musicale indostana ed un affermato musicista a livello internazionale. Nato a Jaipur nel Rajasthan nel luglio 1952, ha ricevuto gran parte della sua educazione musicale da suo padre Manmohan Bhatt.Vishwa Mohan Bhatt è creatore e virtuoso di mohan veena, strumento che prende il nome da lui stesso e dal termine vina o veena, la denominazione generale in sanscrito per gli strumenti a corda: si tratta di uno strumento ibrido tra una chitarra classica spagnola e un sitar, che ricorda la chitarra slide occidentale ed è suonata pizzicando le corde con plettri e con una barretta di acciaio. Tuttavia, la fusione di melodia, bordone, corde che vibrano per simpatia e l’approccio microtonale alla melodia di Bhatt, collocano chiaramente questo strumento nel panorama musicale indiano. Vishwa Mohan Bhatt è un affermato musicista sia in India che all’estero. La sua maggiore notorietà gli deriva dall’album A Meeting by the River, realizzato in collaborazione con il chitarrista slide americano Ry Cooder, e che ha ricevuto un “Grammy award” come miglior album di world music nel 1994. Ha collaborato con molti artisti occidentali quali Taj Mahal, Béla Fleck, Jerry Douglas e ha conseguito prestigiosi riconoscimenti come il premio Padma Shri e quello della Sangeet Natak Academy.

 

Ingresso libero fino ad esaurimento posti

Omaggio a Richard Wagner 2015

L’Associazione Richard Wagner di Venezia la Fondazione Giorgio Cini e la Fondazione Teatro della Fenice con il patrocinio della Regione Veneto, il 13 febbraio alle ore 17 sull’Isola di San Giorgio Maggiore, organizzano un concerto Omaggio a Richard Wagner, in memoria di Bruno Visentini, già presidente della Fondazione Giorgio Cini, socio fondatore dell’A.R.W.V.

Ingresso solo su invito

Per info arwv@libero.it
tel 041/2760407

13 febbraio 2015
Venezia, Isola di San Giorgio Maggiore – Sala degli Arazzi

IL FLAUTO MAGICO SECONDO L’ORCHESTRA DI PIAZZA VITTORIO

Venezia, Teatro Goldoni Venerdì 30 gennaio 2015, ore 20.00

Per celebrare il ventesimo anniversario del Seminario Internazionale di etnomusicologia, un appuntamento importante nell’attività dell’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati , verrà organizzato uno spettacolo al Teatro Goldoni “Il Flauto Magico secondo l’Orchestra di Piazza Vittorio” per la prima volta a Venezia.

Questo spettacolo originale ispirato all’opera di W. A. Mozart, in cui l’Orchestra, diretta da Mario Tronco e composta da elementi con background molto distanti sia dal punto di vista culturale che musicale, porta nell’Opera la cultura e la lingua di ogni musicista – arabo, inglese, spagnolo, tedesco, portoghese, wolof, italiano – spaziando dal folk, al reggae alla classica al pop e al jazz.

Il Flauto Magico secondo l’Orchestra di Piazza Vittorio divenuto ormai un cult con le sue 150 repliche – di cui quella del 30 gennaio 2015 è l’unica in Veneto – è ambientato in un luogo immaginario, senza riferimenti alla geografia reale e racconta un Flauto Magico contemporaneo, che si svolge in una società multirazziale di questi tempi. Non si tratta dell’esecuzione integrale dell’opera di Mozart, le melodie sono riconoscibili ma alcune sono solo tratteggiate, senza sviluppo e senza parti virtuosistiche, intrecciate a brani originali dell’Orchestra.

L’Orchestra di Piazza Vittorio costituisce uno degli esempi più significativi di quelle pratiche multietniche nei quali musicisti provenienti da diverse parti del mondo si uniscono in formazioni composite e a geometria variabile. Si tratta di un esempio concreto di come nuove creatività contemporanee sperimentino linguaggi musicali nei quali diverse culture vengono combinate in modo da creare nuove forme sonore che contengano elementi tratti dalle culture di partenza, riconfigurati in forme creative e innovative.

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Lo spettacolo è ad ingresso gratuito fino a esaurimento posti.
Si consiglia di prenotare inviando una e-mail a info@cini.it con indicati i nomi dei partecipanti (massimo 2 partecipanti per e-mail*) entro il 23 gennaio, per ricevere l’invito nominale da stampare e presentare all’ingresso con un documento di identità. Le persone che hanno ricevuto l’invito avranno la precedenza all’ingresso.
*Si prega di comunicare tempestivamente eventuali cambi di nominativo.

Performance – Cantastorie e contastorie in Cina

Sabato 18 ottobre, ore 20

Auditorium Santa Margherita, Dorsoduro 3689, Venezia

Ingresso libero

Programma

Stile Yangzhou

Ma Xiaolong, contastorie

Ren Dekun, contastorie

Shen Zhifeng, cantastorie e sanxian (liuto a tre corde)

 

Stile Tanci

Gao Bowen, cantastorie e sanxian

Lu Jinhua, cantastorie e pipa (liuto a manico corto a quattro corde)

Dai Xiaolian, guqin (cetra a sette corde)

 

Stile Nanguan

Cai Yayi, cantastorie e pipa

 

Abbi Patrix, contastorie (La Maison du Conte)

 

Scarica la locandina

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L’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati organizza, in collaborazione con il Dipartimento di Studi sull’Asia e sull’Africa Mediterranea dell’Università Ca’ Foscari Venezia, l’Istituto Confucio Venezia e Chime (Leida), nell’ambito del convegno internazionale “Cantastorie e contastorie in Cina”, una serata dedicata ai cantastorie cinesi. Durante la performance si esibiranno artisti provenienti da diverse località cinesi, rappresentanti di svariati generi e stili narrativi. A questi si aggiungerà Abbi Patrix, famoso contastorie francese de La Maison du Conte.

Fin dall’antichità, in Cina, le case del tè, i teatri tradizionali, i mercati pubblici, i giardini signorili e altri spazi sia all’aperto che all’interno di edifici costituiscono il palcoscenico per i contastorie e i cantastorie.  Essi si esibiscono con strumenti a corde pizzicate e tamburi, oppure anche senza alcuno strumento, talvolta utilizzando semplicemente un ventaglio oppure un blocchetto di legno per sottolineare i colpi di scena e i momenti salienti delle loro storie. Gli stili interpretativi possono spaziare dall’opera al rap, da esecuzioni delicate dai toni sommessi a quelle più chiassose e vivaci, da spettacoli in stile country-western a quelli meditativi e raffinati, in stile classico.

Generi quali Suzhou tanci (cantastorie), Yangzhou pinghua (contastorie) e Nanyin (ballate d’amore tipiche della Cina meridionale) rappresentano alcuni ricercati esempi di arte narrativa. Nella Cina settentrionale si possono ascoltare canzoni straordinarie appartenenti a svariati generi, con l’accompagnamento di un tamburo piatto, come le canzoni eseguite con il grande tamburo, provenienti dalla capitale (Jingyun dagu), ma vi sono anche innumerevoli forme di arte narrativa meno conosciute: rurali o urbane, professionali o amatoriali, con o senza accompagnamento musicale, più o meno raffinate, in versi o in prosa.

Taluni generi sono interamente cantati, mentre altri alternano il cantato con il parlato, oppure si basano esclusivamente sul parlato. Gli strumenti musicali maggiormente utilizzati sono liuti, violini, tamburi, crotali, gong e cimbali.  I contenuti narrativi attingono alle aree tematiche di tipo storico, religioso e spirituale, spaziando dai classici racconti d’amore, tradimenti e gesta eroiche alle storie di fantasmi, fatti di cronaca, attualità, politica e alla pubblicità.

Un certo numero di generi narrativi risalgono ai tempi delle dinastie Tang, Song e Yuan e parte dei loro contenuti deriva dalla letteratura dell’epoca (X-XIV secolo). Altri generi sono più recenti, oppure, essendo stati principalmente trasmessi oralmente, è impossibile stabilirne l’età effettiva. Esiste una vera e propria cornucopia di tipologie e stili esecutivi, dai nomi intriganti come “Il bambù parlante”, “I pettegolezzi dei crotali” e molti altri.

Gli artisti sono altrettanto diversi tra loro. Alcuni hanno imparato i trucchi del mestiere dai loro genitori. Accade frequentemente che i cantastorie tramandino la professione di padre in figlio, o di madre in figlia, e si guadagnino da vivere come artisti itineranti alle fiere e alle feste presso i templi, nei mercati oppure come dipendenti di case del tè e teatri. Alcuni hanno fama di essere dei veri e propri maestri nella loro arte e capita di sentirli alla radio e alla televisione o di trovarli in internet. Storicamente, molti artisti facevano parte di corporazioni locali volte a tutelare i loro interessi professionali e commerciali.

 

Musiche dagli archivi dell’Istituto per la Musica della Fondazione Giorgio Cini


Ciclo dedicato alla memoria di Giovanni Morelli

 

Teatro La Fenice di Venezia

in collaborazione con la Fondazione Giorgio Cini

23, 25, 30 luglio 2014

 

Questa seconda edizione del ciclo concertistico organizzato dalla Teatro La Fenice nell’ambito del Festival Lo Spirito della Musica di Venezia si pone in stretta continuità con una delle numerose iniziative in memoria di Giovanni Morelli intraprese dall’Istituto per la Musica della Fondazione Giorgio Cini nel corso del 2013. Il ciclo intende valorizzare il patrimonio dei Fondi personali dei compositori del ventesimo secolo conservati negli archivi della Fondazione.

I solisti dei tre concerti incentrati sulle diverse possibili combinazioni dell’organico flauto-violino-pianoforte eseguiranno musiche provenienti dai fondi storici di Alfredo Casella, Gino Gorini, Ottorino Respighi, Nino Rota e Camillo Togni, oltre che dai due fondi recentemente acquisiti di Giacomo Manzoni e Roman Vlad. L’accostamento di linguaggi compositivi e stili molto diversi tra loro intende porre in luce la varietà di scritture rappresentate dagli archivi musicali della Fondazione Giorgio Cini.

 

Per informazioni e prenotazioni: www.teatrolafenice.it


I concerti:

 

Teatro La Fenice – Sale Apollinee

mercoledì 23 luglio 2014 ore 18.00

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Alfredo Casella, Sicilienne et Burlesque per flauto e pianoforte (1914)*

Arnold Schönberg, Klavierstück op. 33a (1929)

Camillo Togni, Sonata per flauto e pianoforte op. 35 (1953)*

Luciano BerioSequenza I per flauto (1958)

Sergej Prokof’ev, Sonata per flauto e pianoforte in re maggiore op. 94 (1942-1943)

Carlo Tamponi, flauto

Jakub Tchorzewski, pianoforte

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Teatro La Fenice – Sale Apollinee

venerdì 25 luglio 2014 ore 18.00

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Gino Gorini, Cinque brani dai 10 Preludi brevi per pianoforte (1941)*

Giacomo ManzoniFrase 2 per flauto e violino (1993)*

Bohuslav Martinů, Sonata per flauto, violino e pianoforte (1937)

Roman VladPoesia per violino e pianoforte (2007)*

Alfredo Casella, Barcarola et Scherzo per flauto e pianoforte (1903)

Nino Rota, Trio per flauto, violino e pianoforte (1958)*

Carlo Tamponi, flauto

Dejan Bogdanović, violino

Jakub Tchorzewski, pianoforte

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Teatro La Fenice – Sale Apollinee

mercoledì 30 luglio 2014 ore 18.00

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Ottorino Respighi, Sonata per violino e pianoforte in si minore (1917)

Sergej Prokof’ev, Sonata per violino e pianoforte in fa minore op. 80 (1938-1946)

Dejan Bogdanović, violino

Jakub Tchorzewski, pianoforte

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(*) Composizioni i cui materiali sono conservati nei Fondi Casella, Gorini, Manzoni, Rota, Togni e Vlad dell’Istituto per la Musica della Fondazione Giorgio Cini.

 

Omaggio al ‘Giovane con liuto’ di Bronzino in occasione dell’ultimo weekend a Palazzo Cini

Agnolo Bronzino, Ritratto di giovane con liuto (1532-1534), Firenze, Galleria degli Uffizi


Venezia, Palazzo Cini, Campo San Vio, Dorsoduro 864

Sabato 19 luglio, dalle ore 17.00 alle ore 19.00

Ultimo weekend del Giovane con liuto di Bronzino a Palazzo Cini

Sabato 19 luglio il duo musicale Romina Lamon (soprano) e Dario Pivato (liuto) si esibirà per omaggiare il dipinto degli Uffizi in vista del suo rientro a Firenze. Dal 23luglio sarà di nuovo possibile ammirare a Palazzo Cini il “Doppio ritratto di amici” del Pontormo, al rientro dopo il successo della mostra Pontormo e Rosso Fiorentino la cui chiusura è prevista per il prossimo 20 luglio.

Ancora pochi giorni per ammirare a Palazzo Cini il Ritratto di giovane con liuto di Agnolo Bronzino, fino al prossimo 21 luglio 2014 “Ospite a Palazzo”, grazie al prestito della Galleria degli Uffizi di Firenze. In vista del ritorno a casa del dipinto e come degno commiato di un’apprezzata permanenza, sabato 19 luglio dalle ore 17 alle ore 19, il duo musicale composto da Romina Lamon (soprano) e Dario Pivato (liuto) si esibirà nelle stanze della Galleria di Palazzo Cini eseguendo brani di musica rinascimentale per liuto (l’iniziativa è compresa nel prezzo del biglietto).

Nel Ritratto di giovane con liuto Bronzino ritrae Giovanni Battista Strozzi, un madrigalista famoso soprattutto per il ruolo che svolse nella maturazione di questo genere poetico e musicale d’ispirazione petrarchesca. A quel tempo la storia della musica occidentale si scriveva  a Firenze, dove Giovanni e il figlio omonimo, anch’egli musicista, vissero e lavorarono: nella città gigliata si riuniva la Camerata de’ Bardi, che con l’elaborazione del recitar cantando segnò la nascita del teatro in musica, ovvero dell’opera. Se a Firenze dobbiamo la nascita di questo straordinario genere musicale, è grazie a Venezia che si diffuse nel mondo. E’ nella città lagunare, infatti, che l’editore Ottaviano Petrucci inventò l’intavolatura, forma scritta della musica per strumenti a corde pizzicate, utilizzata da allora e fino ai giorni nostri per le edizioni di opere di compositori come lo stesso Giovanni Battista Strozzi: un vero e proprio atto di nascita dell’editoria di opere musicali.

Con questa prima iniziativa musicale a Palazzo Cini, pertanto, oltre a omaggiare il Bronzino e il madrigalista Strozzi, si intende celebrare anche il legame tra le arti (la pittura e la musica) e le due città –  Venezia e Firenze – che storicamente ne simboleggiano il loro punto più alto.

Dal 23 luglio farà ritorno a Palazzo Cini a San Vio, il dipinto del maestro Pontormo Doppio ritratto di amici, uno dei capolavori del rinascimento toscano della collezione Cini, con cui il ritratto del Bronzino ha profonde tangenze culturali e sottili relazioni simboliche. Secondo la logica di queste affinità il Doppio ritratto è ora esposto nella meravigliosa mostra in corso a Palazzo Strozzi: Pontormo e Rosso Fiorentino. Divergenti vie della “maniera” (Firenze, 8 marzo – 20 luglio 2014) all’interno di una significativa collaborazione tra Fondazione Giorgio Cini, Galleria degli Uffizi e Fondazione Palazzo Strozzi. Questa importante collaborazione ha inaugurato la serie L’ospite a Palazzo, operazione espositiva realizzata con la partecipazione della Soprintendenza SPSAE e per il Polo Museale della Città di Venezia e che grazie a nuove intese con istituzioni internazionali, vedrà le sale della collezione permanente di Palazzo Cini accogliere periodicamente un’opera ‘ospite’, intrecciando relazioni visive, dialogiche e di contenuto con le altre opere della Galleria. Il Doppio ritratto di amici di Pontormo che il pubblico veneziano potrà ammirare nella collocazione originaria a partire dal 23 luglio 2014, resterà nella Galleria di Palazzo Cini fino al 2 novembre 2014, ultimo giorno previsto per i primi sei mesi di nuova apertura.

La Galleria di Palazzo Cini ha riaperto nell’anno del sessantennale dell’Istituto di Storia dell’Arte, grazie alla partnership di Assicurazioni Generali, già sostenitore istituzionale della Fondazione Giorgio Cini, come segno di una rinnovata politica culturale e con l’intento di restituire alla città, con un’apertura stagionale di sei mesi l’anno,l’opportunità di vedere i meravigliosi capolavori toscani e ferraresi custoditi nella casa-museo, un tempo dimora di Vittorio Cini e donata alla Fondazione dagli eredi del grande mecenate esattamente trent’anni fa.


Informazioni utili

Date: fino al 2 novembre 2014

Orari: 11 – 19, chiuso il martedì (ultimo ingresso ore 18.15)
Sede: Palazzo Cini Indirizzo: Campo San Vio, Dorsoduro 864 Venezia
Biglietteria: Intero 10 euro, ridotto 8 euro
Info: palazzocini@cini.it
www.palazzocini.it

Informazioni per la stampa

Ufficio Stampa

Elena Casadoro
Fondazione Giorgio Cini onlus
Tel.: +39 041 2710280 – Fax : +39 041 5238540
E-mail: stampa@cini.it
www.cini.it

 

Balletto reale di Cambogia ‘Luci e ombre’

10 maggio ore 20
Spettacolo Luci e ombre
Venezia, Teatro Malibran

Ingresso libero fino a esaurimento posti

Il Balletto Reale cambogiano si esibisce per la prima volta a Venezia. Questa forma di teatro-danza è celebrata in Europa fin dagli inizi del Novecento, da quando, in occasione della visita in Francia dell’allora re Sisowath, si svolse la prima tournée a Parigi che colpì e affascinò gli intellettuali parigini. Da allora, questa espressione artistica si è vista molto raramente nei teatri italiani e mai a Venezia.

Patrimonio immateriale dell’umanità Unesco, il Balletto Reale presenta un nuovo spettacolo incentrato sull’epica del Ramayana (Reamker in cambogiano), con coreografie di Sua Altezza Reale la Principessa Norodom Buppha Devi, nel quale per la prima volta, assieme alla danza, viene inserito anche un episodio di teatro delle ombre (anch’esso patrimonio Unesco).

Si ringrazia Fondazione Teatro La Fenice

Scarica il programma di sala

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Le composizioni in lingua persiana alla corte ottomana

CONCERTO DI MUSICA OTTOMANA
Sabato 12 aprile, ore 18
Fondazione Giorgio Cini

Ensemble Birun 2014

Kudsi Erguner, direzione artistica
Michalis Cholevas, viella yayli tanbur
Giovanni De Zorzi, flauto ney
Canfeza Gunduz, violino keman
Nektaria Manana, liuto a manico corto ‘ud
Yasar Musaoglu, cetra su tavola kanun
Berk Ozcam, voce; Sepideh Raissadat, voce
Ruven Ruppik, percussioni

Iniziativa realizzata con il sostegno di Eni.
Il Corcerto è il momento conclusivo di Bîrûn. Seminari di musica ottomana. Le composizioni in lingua persiana alla corte ottomana

Per maggiori informazioni:
Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati
Segreteria
tel. +39 041 2710357
e-mail musica.comparata@cini.it