Concerti e spettacoli – Pagina 10 – Fondazione Giorgio Cini

Concerti conclusivi del Workshop Research-led Performance. The guitar in the work of Mauricio Kagel, Giacomo Manzoni and Fausto Romitelli

27 – 28 – 29 giugno, ore 20.00  – Concerti conclusivi del Workshop Research-led Performance. The guitar in the work of Mauricio Kagel, Giacomo Manzoni and Fausto Romitelli

Il 27, 28 e 29 giugno 2016 l’Istituto per la Musica della Fondazione Giorgio Cini, in collaborazione con l’Orpheus Instituut di Gent (Belgio), organizza tre concerti conclusivi del Workshop Research-led Performance. The guitar in the work of Mauricio Kagel, Giacomo Manzoni and Fausto Romitelli, dedicato allo studio della chitarra classica ed elettrica e finalizzato a favorire la collaborazione di compositori, musicologi e strumentisti.

Questo Workshop di alta formazione ha coinvolto 12 musicisti professionisti e semi professionisti che hanno potuto approfondire, insieme ai docenti Luk Vaes, Elena Casoli e Giacomo Baldelli, tecniche interpretative, pratica esecutiva e approfondimento teorico di alcune delle più rappresentative composizioni contemporanee per chitarra dei compositori: Mauricio Kagel, Giacomo Manzoni e Fausto Romitelli.

I tre concerti, tutti i giorni alle ore 20:00, sono ad ingresso libero fino a esaurimento posti, su presentazione di invito da ritirare all’ingresso.

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Programma concerti
plus

27 giugno 2016 / ore 20:00

Padiglione delle Capriate

ORPHEUS EXPERIMENTAL MUSIC CONSORT

Jona Kesteleyn, Seth Josel, Luk Vaes

Mauricio Kagel / Tactil

Mauricio Kagel / Unter Strom

 

28 giugno 2016 / ore 20:00

Auditorium ‘Lo Squero’

ELENA CASOLI

Fausto Romitelli / Coralli

Giacomo Manzoni / Echi

Fausto Romitelli / Solare

 

29 giugno 2016 / ore 20:00

Auditorium ‘Lo Squero’

GIACOMO BALDELLI

Paolo Marchettini / Canto di Strada (World Premiere)

Steve Reich / Electric Counterpoint

Tristan Murail / Vampyr!

Fausto Romitelli / Trash TV Trance

 

Outlander

Outlander
Performance site specific, coproduzione Fondazione Giorgio Cini e Shobana Jeyasingh Dance
Evento Speciale del 10. Festival Internazionale di Danza Contemporanea della Biennale di Venezia

Fondazione Giorgio Cini-Cenacolo Palladiano

Repliche ore 15.00, ore 17.00

L’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati continua con questo evento il progetto sulla danza e teatro contemporanei e sulle loro relazioni con le culture extraeuropee, iniziato qualche anno fa con Carolyn Carlson e proseguito nel 2015 con Shobana Jeyasingh, autorevole coreografa indiana, stabilitasi a Londra dove ha fondato la propria compagnia, la Shobana Jeyasingh Dance Company, una delle principali compagnie di danza inglesi.

Dopo aver tenuto a San Giorgio una Masterclass nel 2015, alla quale hanno partecipato numerosi danzatori professionisti, alcuni dei quali con borse di studio, nel 2016 la coreografa propone una performance site-specific concepita per gli spazi della Fondazione Giorgio Cini, che si svolgerà nel Cenacolo Palladiano.

Concetto, coreografia e direzione
Shobana Jeyasingh

Concetto di design e realizzazione
Sander Loonen

Ballerini e collaboratori
Avatâra Ayuso
Sunbee Han
Sooraj Subramaniam

Musiche
Scanner
su concessione di Chester Music Ltd.

Costumi
Ursula Bombshell

Concerto di Musica Antica 2016 | Battles and lamentation. Janequin and Carpentras

15 maggio 2016, ore 18
Isola di San Giorgio Maggiore, Venezia
Ingresso libero fino ad esaurimento posti

Battles and Lamentations
Janequin and Carpentras
Tradition and Innovation in 16th-century France
1520-1540

A conclusione dell’edizione 2016 dei Seminari di Musica Antica Egida Sartori e Laura Alvini, a cura di Pedro Memelsdorff, il 15 maggio alle ore 18, gli ensemble vincitori del bando di concorso si esibiranno in un concerto diretto da Dominique Visse, aperto al pubblico nella suggestiva cornice dello Scalone del Longhena.

I vincitori del concorso:

Ensemble Troxalida (Basilea)

L’edizione 2016 dei Seminari di Musica Antica è stata realizzata con il contributo di Irma Merk Stiftung e L.+La Roche Stiftung.

Il Quartetto di Venezia: I quartetti per archi di Ludwig van Beethoven

BIGLIETTI IN VENDITA presso la biglietteria del Centro Espositivo “Le Sale del Convitto” a partire da un’ora prima dell’evento o in prevendita sul sito BOXOL

Info e prenotazioni: Asolo Musica – 0423 950150 – info@asolomusica.com

La Fondazione Giorgio Cini, in collaborazione con il Quartetto di Venezia e l’associazione Asolo Musica, ha programmato l’esecuzione integrale dei quartetti di Ludwig van Beethoven in sei concerti aperti al pubblico e distribuiti lungo l’arco del 2016: tre nel primo semestre e altrettanti nel secondo.

L’obiettivo è quello di offrire al pubblico, con particolare attenzione per i cittadini di Venezia, un’esperienza artistica di eccezionale qualità nel nuovo auditorium dell’Isola di San Giorgio Maggiore, ricavato grazie a una riuscitissima ristrutturazione nello Squero, l’antica ‘officina’ per la riparazione delle imbarcazioni realizzata sull’Isola in occasione dello storico restauro degli anni Cinquanta del secolo scorso.

Il Quartetto di Venezia è un ensemble conosciuto in tutto il mondo per la raffinatezza delle sue esecuzioni ed è considerato da molti critici ed esperti uno dei migliori quartetti d’archi del nostro Paese. Interamente composto da musicisti veneziani, esso si distingue anche per le iniziative volte alla promozione delle esecuzioni di qualità nella città lagunare. Questo ciclo si pone inoltre lo scopo di avviare un progetto pluriennale finalizzato alla creazione di una rassegna permanente a Venezia dedicata al quartetto d’archi: rassegna che costituisca negli anni un punto di riferimento a livello internazionale e che preveda in aggiunta ai concerti l’organizzazione di master classes, corsi e seminari di perfezionamento.

Attraverso la collaborazione con il Quartetto di Venezia e l’Associazione Asolo Musica, la Fondazione Giorgio Cini si propone così di rinforzare, con una proposta adeguata tanto ai gusti degli specialisti quanto a quelli di un pubblico più ampio di colti e appassionati fruitori della musica dal vivo, il già forte legame con la città.

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23 APRILE 2016, ore 17.00

Quartetto in Re maggiore op.18 n.3

Quartetto in Fa maggiore op.18 n.1

Quartetto in La minore op.132

 

21 MAGGIO 2016, ore 17.00

Quartetto in Mi minore op.59 n.2 “Rasumovsky”

Quartetto in La maggiore op.18 n.5

Grande Fuga op.133

 

25 GIUGNO 2016, ore 17.00

Quartetto in Mib maggiore op.74 “Le Arpe”

Quartetto in Do minore op.18 n.4

Quartetto in Sib maggiore op.130

 

17 SETTEMBRE 2016, ore 17.00

Quartetto in Sol maggiore op.18 n.2

Quartetto in Fa minore op.95 “Serioso”

Quartetto in Do diesis minore op.131

 

22 OTTOBRE 2016, ore 17.00

Quartetto in Mib maggiore op.127

Quartetto in Do maggiore op.59 n.3 “Rasumovsky”

 

19 NOVEMBRE 2016, ore 17.00

Quartetto in Sib maggiore op.18 n.6

Quartetto in Fa maggiore op.59 n.1 “Rasumovsky”

Quartetto in Fa maggiore op.135
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Accademia Solti per cinque pianoforti e sei voci

Concerto Accademia Solti per cinque pianoforti e sei voci

La ottava edizione delle “Solti Peretti Répétiteurs Masterclasses”, realizzata in collaborazione con la Georg Solti Accademia, si concluderà con un concerto per cinque pianoforti e sei voci incentrato sul repertorio del ‘bel canto’.

Le “Solti Peretti Répétiteurs Masterclass”, uniche nel loro genere, offrono a sei già esperti pianisti un periodo di studio intensivo con alcuni dei più preparati répétiteurs contemporanei. Le abilità di un bravo répétiteur non devono essere sottovalutate, né può esserlo il suo ruolo nella vita e nella carriera di un cantante. Essi sono i factotum per eccellenza del mondo musicale, l’alleato chiave che permette all’artista il raggiungimento dell’apice della performance. Non a caso, molti di loro sono diventati tra i migliori direttori del mondo: Solti, Pappano, Gergiev e Muti, giusto per citarne alcuni.

Nel corso della sua attività, la Georg Solti Accademia si è conquistata una reputazione di professionalità, disciplina rigorosa e attenzione per i dettagli; gli stessi valori che Sir Georg Solti ha coltivato nell’intero arco della sua vita. Alla sua memoria e nello spirito della sua testimonianza cantanti come Mirella Freni, Kiri Te Kanawa, José Carreras, Leo Nucci, Luciana Serra, Daniela Dessi, Fredica von Stade, Mariella Devia, Thomas Allen e Angela Gheorghiu, con i quali Solti ha lavorato, hanno accettato di collaborare con l’Accademia, restituendo alle nuove generazioni ciò che hanno appreso quando erano giovani artisti.

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Per assistere al concerto sarà necessario prenotare inviando una mail entro il 10 aprile a concerto.solti@cini.it con indicati i nomi dei partecipanti (massimo 2 partecipanti per mail).
Verrà inviata una conferma da stampare e presentare all’ingresso.

Polifonie ‘in viva voce’ 19 – Polifonie liturgiche e cerimoniali della Sardegna centrale

ore 16.00 — Seminario Polifonie liturgiche e cerimoniali della Sardegna centrale
con Maurizio Agamennone, Giovanni De Zorzi e Ignazio Macchiarella

ore 18.30 — Concerto Coro Su Cuncordu e’ su Rosariu
di Santu Lussurgiu (Oristano)

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Il progetto Polifonie “in viva voce” costituisce l’occasione più rilevante in Italia e in Europa per ascoltare e osservare le pratiche polifoniche fervidamente conservate in numerose tradizioni locali. Dal 1997 sono stati ospiti del programma veneziano cantori e strumentisti provenienti dalle grandi isole del Mediterraneo, dal Caucaso, dall’Europa orientale, dalla regione balcanica, dalla Cina meridionale e da diverse località della penisola italiana: è stato possibile, perciò, ascoltare polifonie maschili e femminili particolarmente esuberanti, complesse e multiformi, spesso divenute vivaci marcatori di mobili e irrequiete identità locali, pure riconosciute dai protocolli Unesco quali patrimoni immateriali dell’umanità. Ai cantori si sono affiancati i migliori specialisti d’area (studiosi, compositori, rilevatori), che hanno proposto la descrizione e analisi delle polifonie ospitate, secondo le più aggiornate procedure di valutazione (musicologia, antropologia, storia-culturale, studi di genere, studi culturali e post-coloniali, ecc.).

L’edizione 2015 è dedicata alle Polifonie liturgiche e cerimoniali della Sardegna centrale.

Nella “geografia musicale” della Sardegna quasi ogni paese ha la propria specializzazione. Santu Lussurgiu (duemilaseicento abitanti, sul massiccio del Montiferru, cinquecento metri sul livello del mare, una ventina di chilometri al nord ovest di Oristano), è senza dubbio il paese del cantu a cuncordu. Non è tanto una faccenda di esclusività (analoghe pratiche musicale si trovano quanto meno in un’altra dozzina di località nell’isola) ma di repertorio e di qualità dell’esecuzione.

La denominazione cantu a cuncordu, in generale, viene usata in opposizione a cantu a tenore, per intendere i repertori polifonici dell’isola d’argomento religioso. Le cose non stanno proprio così dal momento che a cuncordu si cantano anche testi profani (così come a tenore brani religiosi). In realtà, la distinzione riguarda, alla base, il modello musicale: il cantu a tenore è caratterizzato da una struttura musicale con una voce che guida l’esecuzione, canta il testo e viene accompagnata da tre voci intonanti sillabe non-sense, mentre nel cantu a cuncordu tutte e quattro le parti cantano il testo, non vi sono voci leader e l’esecuzione scaturisce da una intensa azione coordinata dei quattro cantori. Le parti, dunque, hanno (più o meno) la stessa rilevanza e interagiscono durante la performance, richiamando, mutatis mutandis, l’immagine del dialogare musicale di un quartetto d’archi.

Coro Su cuncordu ‘e su Rosariu
Il gruppo appartiene alla confraternita del Santo Rosario fondata nel 1605. Si tratta del sodalizio più partecipato che ha tra l’altro il compito di curare la paraliturgia de sa Chida Santa (la Settimana Santa). In quest’ambito, ogni anno il priore dà incarico ad un gruppo di esecutori di cantare per i diversi eventi rituali. Da ben trentanove anni, nonostante in paese vi siano decine e decine di cantori che ambiscono a tale compito, i diversi priori che si sono succeduti hanno costantemente scelto il quartetto formato da Giovanni Ardu – bassu, Mario Corona – contra, Roberto Iriu – cuntraltu e Antonio Migheli ‘oghe.

 

Concerto di Musica Antica 2015 | Lacrime tra Ferrara e Venezia

Mercoledì 25 novembre, ore 18.30
Isola di San Giorgio Maggiore
Venezia

Musiche sull’acqua

Lacrime tra Ferrara e Venezia

Concerto dell’ensemble Concerto di Margherita

Musiche sull’acqua è un’iniziativa con la quale la Fondazione August Pickhardt,  in collaborazione con la Fondazione Giorgio Cini, vuole offrire a studenti e alumni/ae di Musica Antica di Basilea, Svizzera, particolari occasioni di esibirsi professionalmente.
I programmi sono legati in senso lato al campo semantico dell’acqua, rendendosi così in special modo adatti alle sedi scelte per il 2015: Basilea e Venezia.

La collaborazione tra la ​Fondazione Giorgio Cini, che da moltissimi anni promuove un ciclo annuale di Seminari di Musica Antica (intitolati a Egida Sartori e Laura Alvini),​ e la Fondazione August Pickhardt ​ha permesso di organizzare proprio a San Giorgio il concerto dell’ensemble Concerto di Margherita, mentre a Basilea si esibirà prossimamente l’ensemble Memento mori.
Entrambi gli ensembles sono stati selezionati per concorso presso la Schola Cantorum Basiliensis.

Il 25 novembre, sull’Isola di San Giorgio Maggiore, l’ensemble Concerto di Margherita eseguirà un concerto dal titolo Lacrime tra Ferrara e Venezia. Composto da cinque esecutori impegnati nella duplice veste di cantanti e strumentisti, secondo l’uso dell’epoca, il gruppo presenterà musiche di: Claudio Monteverdi, Giovanni Gabrieli, Johannes H. Kapsberger, Luzzasco Luzzaschi, Girolamo Frescobaldi, Giaches de Wert, e Ludovico Agostini.

Nel mito greco di Fetonte le lacrime delle Eliadi erano lacrime dʼambra. Fetonte, volendo guidare il carro del sole ma distruggendo cielo e terra, venne punito da Zeus e catapultato nel fiume Eridano − lʼodierno Po − lungo il quale le Eliadi, sue sorelle, furono trasformate in pioppi e le loro lacrime in ambra. Si credeva infatti che questa preziosa sostanza, l’ambra, fosse trasportata dai flutti del fiume sul cui delta, tra terra e acqua, sorse poi la città di Ferrara.

Il programma del concerto Lacrime tra Ferrara e Venezia combina dunque il repertorio vocale e strumentale ferrarese di fine Cinquecento con la musica di alcuni compositori veneziani attivi a cavallo del secoli XVI-XVII. Il tema dell’acqua, stilizzato nell’immagine delle lacrime del Po − fluviorum rex Eridanus nelle parole di Virgilio −, mette in comunicazione il mondo veneziano con quello della terraferma estense.

 

Ensemble Concerto di Margherita

Francesca Benetti (tiorba e direzione)
Tanja Vogrin (arpa)
Giovanna Baviera (viola da gamba)
Rui Staehelin (liuto)
Ricardo Leitão Pedro (chitarra barocca)

 

Per maggiori informazioni: musica.antica@cini.it | t. 041 2710258

Ensemble Badakhshan – Tajikistan

CONCERTO DELL’ENSEMBLE BADAKHSHAN
Sabato 31 ottobre, ore 18.00
Isola di San Giorgio Maggiore
Ingresso libero fino ad esaurimento posti disponibili.

Il concerto dell’Ensemble Badakhshan, unica data italiana del gruppo, è organizzato nell’ambito del Convegno internazionale di studi Musica, arte e spiritualità in Asia centrale.


Canti e danze dal Badakhshan (Tajikistan)
Nell’area sudorientale del Tajikistan, tra le altissime vette del Pamir, si sono sviluppate tradizioni locali di musica e di danza che presentano tratti arcaici molto singolari se considerati nel contesto dell’intera area centroasiatica; comunemente si ritiene che sia proprio l’aspra geografia del Badakhshan ad aver permesso la conservazione e la trasmissione della cultura musicale tradizionale e delle sue sorprendenti specificità.

La specificità del Badakhshan non è solo musicale: considerati comunemente come “i discendenti di Alessandro Magno”, la maggior parte degli abitanti del Badakhshan sono Sciiti Ismailiti e, quindi, a differenza dei musulmani sunniti che li attorniano, riconoscono come guida spirituale (imâm) sua altezza l’Aga Khan.

Più in particolare, i componenti dell’Ensemble Badakhshan vivono nel centro di Khorog, la capitale, con una popolazione di circa 40.000 residenti, nella quale essi operano come musicisti professionisti. Il loro repertorio comprende i maddoh, canti devozionali capaci di convogliare l’energia spirituale detta baraka; i falak, canti di lamento con un ridotto accompagnamento strumentale e, infine, i canti popolari tradizionali detti, appunto, khalqi.

Per gli abitanti della regione, musica e danza sono intimamente connesse: in questo senso Sahiba Davlatshaeva è insieme una grande danzatrice, capace di dispiegare il profondo simbolismo della danza del Pamir, e una delle migliori cantanti femminili. Aqnazar Alovatov, dal canto suo, è particolarmente noto per il canto delle liriche del poeta di lingua persiana Mowlâna Jalâl-ud-Dîn Rûmî (1207-1273), più famoso come santo patrono dei dervisci mevlevî, meglio noti in Occidente come “dervisci rotanti”, i cui versi sono amati da molte culture dell’area.

Badakhshan Ensemble

Aqnazar Alovatov, voce, liuto rubâb
Sahiba Davlatshaeva, voce e danza
Shodikhon Mabatkulov, tamburo a cornice daf
Mukhtor Muborakadamov, liuto setâr
Khushbakht Niyozov, tamburo a cornice daf 

Per maggiori informazioni: musica.comparata@cini.it | t. 041 27102357

 

 

Concerto di Musica Antica 2015 | Matteo da Perugia e il gotico milanese

20 maggio 2015, ore 18
Isola di San Giorgio Maggiore, Venezia
Ingresso libero fino ad esaurimento posti

 

Matteo da Perugia e il gotico milanese 
1390 – 1425

 

A conclusione dell’ edizione 2015 dei Seminari di Musica Antica Egida Sartori e Laura Alvini, diretti da Pedro Memelsdorff, mercoledì 20 maggio alle ore 18, i musicisti partecipanti si esibiranno in un concerto aperto al pubblico nella suggestiva cornice dello Scalone del Longhena.

Il pubblico potrà ascoltare un repertorio raro, l’opera profana di Matteo da Perugia: ballate, rondeaux e virelais del maestro di Cappella del Duomo di Milano, documentati in un codice attualmente a Modena, che contiene quasi tutta la sua opera, e tre frammenti ora a Parma Berna e New York.

 

Si esibiranno in concerto due ensembles di borsisti, Ensemble Aurion e Ensemble Sollazzo, diretti da Anne Azéma (Boston Camerata) e Shira Kammen.

Ensemble Aurion

Timea Nagy, direttore artistico e flauto dolce
Marjeta Iva Cerar, soprano
Bor Zuljan, liuto

 

Ensemble Sollazzo

Perrine Devellers, soprano
Anna Danilevskaia, viella
Sophia Danilevskia, viella
Vincent Kibildis, arpa

 

Per maggiori informazioni: musica.antica@cini.it – T. +39 041 2710258

 

 

Musica ottomana Bîrûn: I maftirîm e le opere degli ebrei sefarditi nella musica classica ottomana

Dal 13 al 18 aprile 2015, l’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati organizza la quarta edizione di Bîrûn, un ciclo di seminari di alta formazione in musica classica ottomana, diretti da Kudsi Erguner e rivolti a musicisti professionisti e semi professionisti. Il termine Bîrûn fa riferimento a quella che un tempo era la Scuola per i musicisti di corte e con questo Seminario ci si propone di far diventare San Giorgio un centro di elaborazione culturale e riflessione sull’eredità musicale dell’Impero ottomano nel bacino mediterraneo. Per l’incontro di quest’anno il Maestro Erguner ha scelto come tema “I maftirîm e le opere degli ebrei sefarditi nella musica classica ottomana”.

Un gruppo internazionale di borsisti, scelti tramite un bando di concorso, specializzati in flauto ney, liuto a manico corto ‘ûd, liuto a manico lungo tanbûr, cetra su tavola kanûn, vielle kemençe o yayli tanbûr e percussioni (tamburi a cornice def o bendir; tamburo a calice zarb, timpani kudûm, voce maschile), approfondirà nel corso della settimana lo studio delle opere della tradizione spirituale dei maftirîm e di quelle risalenti a compositori ebrei quali Moshe Faro, vissuto nella seconda metà del XVIII secolo e attivo alla corte del sultano Mahmud I (1730-1754), o di un genio come İzak Fresco Romano (1745-1814), attivo alla corte di Selim III (1761-1808).

Sabato 18 aprile alle ore 18, il seminario si concluderà con un concerto aperto al pubblico (ingresso libero fino ad esaurimento posti) eseguito dai borsisti diretti da Kudsi Erguner. Scarica la locandina del concerto.

Inoltre, come da tradizione, il seminario sarà accompagnato da una giornata di studi dal titolo “Musica e cultura ebraica nel mondo ottomano“a cura di Giovanni De Zorzi e Piergabriele Mancuso organizzata  in collaborazione con il Dipartimento di Filosofia e Beni Culturali dell’Università Ca’ Foscari Venezia. La giornata di studi si terrà a Ca’ Foscari mercoledì 15 aprile. Per maggiori informazioni, scarica il programma.