Studi di Musica Veneta – Pagina 4 – Fondazione Giorgio Cini

Creature di Prometeo

In questo libro cultori professi della storia del ballo hanno riunito
alcuni loro pregiati saggi di ricerca per offrirli alla memoria di
Aurel M. Milloss, l’ultimo dei grandi ballerini, coreografi, poeti
della corporeità non-funzionale, filosofi della eloquenza e della
drammaturgia del gesto, apostoli del credo nella purificazione creativa
dell’arte muta (dopo Luciano, Cahusac, Hilverding, Garrick, Noverre,
Angiolini, Viganò, Gautier, Degas, Djaghilev).
Si è ritenuto utile raccogliere qui un numero notevole di contributi
saggistici di storia del ballo (teatrale) nei quali l’approfondimento
di una serie di disparate e distanti incarnazioni di un super-genere,
qual è appunto il pantomimo, rendesse ragione di quelle sinergie e di
quelle simultaneizzazioni culturali e che forse sono la ragione prima
della fortunosa fortuna della coreutica teatrale.
La Fondazione Cini intende onorare con questo libro la memoria di Aurel
Milloss, come primo atto di riconoscenza del dono che il Maestro le ha
fatto della sua biblioteca e degli archivi documentari della sua
carriera, testimonianza di come nella eredità e nella stessa storia
dispiegata della vita artistica di Milloss si inscrivano storia, mito,
conoscenza, scienza, coscienza dei segreti di quella «filosofia delle
mani» che il filosofo di Mytilene andava a spiare.
(dalla Premessa di Giovanni Morelli).

INDICE

Premessa

Davide Daolmi
I balli negli allestlmenti Settecenteschi del Collegio Imperiale Longone di Milano

Irene Alm
Pantomime in Seventeenth- Century Venetian Theatrical Dance

Juan Josè Carreras
El baile en la Opera de corte de la primera mitad del siglo XVIII en España

Gian Paolo Minardi
La presenza del ballo nelle opere della «Riforma» parmigiana

Bruce Alan Brown
Elementi di classicismo nei balli viennesi di Gasparo Angiolini

Andrea Chegai
Sul «ballo analogo» settecentesco: una drammaturgia di confine fra opera e azione coreutica

Josè Sasportes
Durazzo e la danza

Kathleen Kuzmick Hansell
Gaetano Gioia, il ballo teatrale e l’opera del primo Ottocento

Salvatore e Bongiovanni
Gennaro Magri e il «ballo grottesco»

Fabiana Licciardi
Il ballo teatrale nello specchio della critica del primo Ottocento

Maria Ida Biggi
La scenografia dei balli teatrali alla Fenice nel primo Ottocento

Armando Fabio Ivaldi
Michele Canzio e le scene per i «balli» ai Carlo Felice di Genova (1838- 1850)

Rita Zambon
Quando il ballo anticipa l’opera: «il corsaro» di Giovanni Gaizerani

Knud Arne Jurgensen
I balli nei melodrammi dell’Ottocento

Claudia Celi
La Bohéme immaginaria. Umori scapigliati e domestiche virtù nel ballo dell’ltalia nascente

Letizia Putignano
Idee coreografiche di matrice simbolista nell’opera italiana postunitaria

Ilaria Danieli
Rosalia Chladek a Siracusa e le prime forme della diffusione in Italia delle idee di Jaques Dalcroze

Patrizia Veroli
Bilancio critico dell’eredità di Milloss: un maestro senza eredi?

Gunhild Oberzaucher- Schuller
Aurel von Milloss: his years in the Weimar Republic

Dorota Kryspin – Herbert Seifert
Gli anni viennesi di Milloss

Pierluigi Petrobelli
La genesi e lo stile di «Marsia»

Emanuela Garrone
Il periodo romano di Aurel M. Milloss

Marta Tonegutti
«La rosa del sogno»: Casella riscrive «Paganiniana» per Milloss

Moreno Bucci
Pittori- scenografi italiani per Aurelio Milloss

Mario Vieira de Carvalho
Danse et fatanitsme religieux dans l’Opéra du XXéme siècle

Indice dei nomi

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Alfredo Casella: gli anni di Parigi. Dai documenti

INDICE

Alfredo Casella a Parigi. Un musicista italiano di adozione francese

I. L’Allievo e L’Insegnante

L’ammissione al Conservatorio
L’«Élève de Diémer»
Gli studi di armonia e di composizione
L’insegnante

II. L’Interprete e L’Organizzatore Musicale

Il pianista «malgré lui»
Il trio Casella-Enesco-Fournier
Pianista nei salotti della mondanità parigina
A fianco dei «petits anarchistes»
Clavicembalista per la Société des Instruments Anciens
Clavicembalista della Societé Bach di Gustave Bret
Il direttore d’orchestra

III. Il Compositore

La musica per pianoforte
Le liriche da camera
La musica da camera
La musica sinfonica
Le trascrizioni

IV. Il Critico Musicale

Armonia e contrappunto
Problemi di strumentazione
Gustav Mahler
La musica francese
La collaborazione con «L’Homme libre»

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Gian Francesco Malipiero. Il carteggio con Guido M. Gatti (1914-1972)

Il carteggio del musicista Malipiero e del musicografo e promotore di
vita musicale Gatti si propone come documento storico di notevole
importanza, già che testimonia dalla viva voce di due vivaci
protagonisti, testimoni oculari sensibili, del complesso panorama
culturale italiano del Novecento. Particolarmente negli anni del primo
dopoguerra, il momento più attivo e più intenso per entrambi i
corrispondenti, nel pieno fiorire della loro produzione.
Lo studioso che si accingerà alla lettura di questo ponderoso
epistolario, potrà scoprire in esso molteplici percorsi di ricerca, più
interessanti magari per lo storico della musica che s’è specializzato
nella cosiddetta «generazione dell’ottanta», o della cultura italiana
del nostro secolo, ma forse anche per i più generici ma non meno
appassionati lettori di epistolari di intellettuali, sempre più
numerosi, in questi nostri anni, che troveranno motivo d’interesse nel
vedere qui confermati molti dei più tipici lavori della particolare
dimensione stilistica ed affettiva che connotano questo «genere
letterario».

INDICE

Premessa

Nota al testo

Il Carteggio Malipiero – G. M. Gatti

Indice dei Nomi

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La nuova ricerca sull’Opera di Luigi Nono

La conoscenza della musica e del pensiero di Nono si è arricchita già
di molto con lavori basati sulle fonti primarie, sugli schizzi, sugli
autografi, su tutti i documenti che sono conservati nell’Archivio.
Ci è sembrato giusto creare uno spazio per la pubblicazione di questi
lavori: questa serie di quaderni intitolata, appunto, Archivio Luigi
Nono.
Il comitato scientifico dell’Archivio Luigi Nono ha optato per un ritmo
di uscita della pubblicazione governato dalla disponibilità di
materiale nuovo e valido. I testi che vengono pubblicati in questo
primo quaderno sono stati presentati dagli autori durante un convegno
che ha avuto luogo presso la Fondazione Giorgio Cini, all’isola di San
Giorgio Maggiore in Venezia, nel mese di gennaio 1997.

INDICE

Premessa di Massimo Cacciari e Nuria Schoenberg

Gianmario Bono
Sull’interazione tra lo studio degli schizzi e l’analisi dell’opera

Erika Schaller
Skizzenforschung und ihre Konsequenzen für gängige musikwissenschaftlicbe

Interpretationsmodelle. Einige Anmerkungen zu Luigi Nonos musikalischen Manuskripten aus den Jahren 1946/47- 1970

Veniero Rizzardi
Verso un nuovo stile rappresentativo. Il teatro mancato e la drammaturgia implicita

Wolfrang Motz
Konstruktive Strenge und kompositorische Freiheit im ersten Satz des «Canto Sospeso»

Angela Ida De Benedictis
Costituzione della struttura
musicale a partire dalla materia verbale. Sui rapporto testo-musica
nelle composizioni degli anni sessanta

Stefano Bassanese
sulla versione 1965 della Composizione per Orchestra n.2 (Diario Polacco’58)

Joachim Noller
Nono zwischen alter und neuer Avantgarde

Marinella Ramazzotti
Analisi del processo creativo e problemi di metodo e d’edizione in «Yentonces comprendió»

Lydia Jeschke
Simultaneität als Kompositionsprinzip.Studien zu «Prometeo»

Manuel Cecchinato
Il Suono mobile. La mobilità interna ed esterna dei Suoni

Laurent Feneyrou
… le silence infini de nos communes paroles… Edmond Jabès – Luigi Nono, une interprétation hébraïque

Stefan Dress
Selbstreferentialität als Aspekt des
Materialdenkens in den Letzten …… Kompositionen Luigi Nonos. Zur
Darstellung Werkübergreifender Zusammenhänge

Cronaca del Convegno

Indice dei nomi

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La filmografia di Nino Rota

Il testo contiene la documentazione dei film per i quali il musicista
ha composto le colonne sonore nell’intensa collaborazione con alcuni
dei registi più noti del panorama italiano e intemazionale, da Fellini
a Clément, da Bragaglia a Coppola, da De Filippo a Lattuada, Camerini,
Petri e Zeffirelli, da Matarazzo a Soldati, Visconti, Castellani,
Pietrangeli, Monicelli e molti altri.
Si tratta di oltre centocinquanta titoli compresi tra il primo periodo
del sonoro e la fine degli anni Settanta, criticamente contestualizzati
secondo generi, temi, autori e attori. Gli incroci di indici, integrati
dalle segnature musicali, dalle schede tecniche e dalle trame
dettagliate di ciascuna pellicola, costituiscono la prima organica
sistemazione dell’enorme contributo rotiano allo spettacolo del cinema.

INDICE

Gli orizzonti cinematografici
di un musicista italiano

Cronologico (filmografia)

Alfabetico

Musiche

Filmografia di Nino Rota

Indice dei nomi

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Fra cinema e musica del Novecento: il caso Nino Rota

L’unico elemento che determina la coesione e il carattere d’integrità
di questa antologia che impagina sezioni di diari, lettere diverse,
critiche e recensioni raccolte senza particolare intento e altre carte
e carteggi vari, è, paradossalmente, l’incompletezza. Non vuol essere
questa un’affermazione provocatoria, è soltanto una semplice
constatazione.Nino Rota, è noto, era, per dirla in latino, un vero
incomptus, uomo disordinatissimo; eterna vittima di una pulsione che lo
costringeva ad accumulare quantità notevoli di carte che a qualsiasi
titolo salvava dalla distruzione; essendo però costituzionalmente
incapace di dar ordine nelle sue cose, e, quindi, di selezionare,
tenere, accorpare o buttare via il salvato poi giudicato inutile,
conservava senza applicazione di principio alcuno tracce sia della vita
sua che di quella dei suoi partner o amici.

INDICE

Premessa

Francesco Lombardi
Un uomo solo al pianoforte

Documenti

Indice dei nomi

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Le parole della musica III

Il presente volume raccoglie, con parche integrazioni, le relazioni
tenute a Cagliari nel settembre 1997, in occasione della terza giornata
di studi di lessicologia musicale promossa da un pool di Università
italiane (Bologna, Cagliari, Ferrara, Firenze, Salerno, Siena) e
patrocinata dall’Istituto di Bibliografia Musicale (IBIMUS), Comitato
Regionale Sardo. Come sanno quanti hanno seguito le vicende della
lessicologia musicale – una disciplina pionieristicamente lanciata in
Germania dal rimpianto Hans Heinz Eggebrecht e praticata da un decennio
scarso nel nostro paese -, anche questi studi, come la maggior parte
delle ricerche italiane sull’argomento, si sono avvalsi dei frutti di
un’iniziativa meno appariscente, ma più impegnativa e feconda, portata
avanti grazie alla “tenuta” decennale dello stesso gruppo di musicologi
e storici della lingua attivi nelle Università e nei Conservatori, vale
a dire la realizzazione della banca dati multimediale Lessico Musicale
Italiano (LESMU). Il LESMU – un progetto di ricerca finanziato, tra
l’altro, dal Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica –
contiene ora molte migliaia di schede lessicografiche relative a testi
di interesse musicale compresi tra la fine del Quattrocento e la prima
metà del Novecento, ed è lecito prevedere che una prima versione del
lavoro sarà abbastanza presto a disposizione della comunità degli
studiosi in forma di CD-Rom.

INDICE

Premessa

Anna Siekiera
Sulla terminologia musicale del rinascimento. le traduzioni dei testi antichi dal quattrocento alla camerata de’bardi

Maurizio Giani
“scala musica”. vicende di una metafora

Piero Gargiulo
La “professione armonica”. il lessico della musica nei tratti di angelo berardi

Andrea Chegai
Le parole-chiave della critica settecentesca sull’opera: fra luoghi comuni e progetti di riforma

Francesca Gatta
Lessico del teatro e lessico della musica nei libretti metateatrali settecenteschi

Fiamma Nicolodi, Paolo Trovato
L’epistolario di donizzetti tra parodia e tecnicismo

I. appunti sullo stile – Paolo Trovato
II. parole e cose – Fiamma Nicolodi

Marco Beghelli
Tre slittamenti semantici: cavatina, romanza, rondò

Anna Quaranta
Approssimazioni a brahms nella critica italiana fra otto e novecento

Maria Teresa Arfini
La sinestesia nella critica musicale del novecento: il caso vigolo

Gian Nicola Spanu
Parole della musica e fononimi nella ricerca antropologico-musicale

Indice dei nomi

Indice delle parole e delle cose notevoli

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Carteggi e scritti di Camillo Togni sul Novecento italiano

Persona estremamente ordinata su ogni piano dell’esistenza,
intellettuale o manuale, eccezionale o quotidiana, dotata di una
particolare vocazione a salvare dal degrado o dall’oblio qualunque
documento di vita, Camillo Togni teneva, bene sistemati in appositi
contenitori, le minute delle lettere che scriveva, fosse pure un
biglietto augurale, o un telegramma. Tale passione per la conservazione
si manifestava pure nella ricerca antiquaria, di cui Camillo Togni fu
maestro, e nel gusto di restaurare lui stesso talvolta ciò che aveva
trovato, restituendolo allo splendore originale.
Questa circostanza ci permette di ripercorrere da vicino diverse tappe
dell’itinerario della sua formazione e di meglio conoscere la sua
vicenda nella vita musicale del ‘900, attraverso la lettura di un’ampia
antologia della corrispondenza intrattenuta con musicisti e personalità
eminenti della musica italiana del Novecento, fin dal 1940 quando il
Maestro aveva 18 anni, al 1993, anno della sua scomparsa, cui si
aggiungono le lettere, dal ’39, di personalità amiche e predilette,
come Casella, Benedetti Michelangeli, Petrassi e Dallapiccola,
Gazzelloni, Bortolotto. Precede questa edizione del carteggio, in
posizione di esergo, una nota relativa alla prima esecuzione della
“Sonata per violoncello e pf” del giovanissimo Togni, scritta da
Alfredo Casella che suo maestro per la composizione, sia a Roma che a
Siena dal 1939 al 1942.

INDICE

Parte prima
Carteggi (1940-1993)

Parte seconda
Scritti, Appunti, per lezioni, ricordi (1960-1993)

1. Alfredo Casella

2. Luigi Dallapiccola

3. Adozione e sviluppo della dodecafonia in Italia (1960)

4. La musica elettronica in Italia (1961)

5. Musica e politica (1977)

6. Per un allievo

7. Appunti sul teatro musicale (1984)

8. Nella sala «Verdi» del conservatorio di Parma (1989)

9. Parole di ringraziamento al «Club della Brescianità» (1990)

10. Ricordi di Giojetta Paoli Padova (1992)

11. Ricordo di Franco Margola (1993)

12. Autobiografia

Indice dei nomi

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Alfredo Casella 21+26

La formula un po’ misteriosa che intitola la prima raccolta di scritti
di Casella non è altro che l’addizione dell’«età ufficiale della
ragione più ventisei lunghi anni di esperienze», come viene spiegato
dallo stesso autore nel proemio. L’articolo proemiale, che, scritto per
ultimo, «dovrà compendiare e riassumere i precedenti», e dovrà anche
poter essere (fatti gli scongiuri del caso) il «testamento spirituale»
del musicista, è in effetti un manifesto che orienta, pilota la lettura
degli altri saggi verso una finalità precisa. Vale a dire: 1. la
creazione necessaria di un’arte moderna nazionale, che sia finalmente,
ad un tempo, 2. italiana e 3. europea. Che non sia però, 4. un’«arte
musicale internazionale» e tanto meno 5. una «musica universale».
L’itinerario del maturo Casella si pone infatti tutto su di una terza
via fra le opposte tendenze di un ‘melodrammismo conservatore,
passatista e strapaesano’ (impersonificato da quel Mascagni che non
perde occasione di dar contro ai «novecentisti») e di un ‘modernismo
internazionale avanguardistico’ la cui punta più avanzata è Schoenberg,
e di Schoenberg l’atonalità («musica assolutamente impossibile per noi
italiani»). Una terza via, quella di Casella, dunque, schiettamente
italiana, di impronta neoclassica, che coniuga tradizione (quella
antica o comunque preromantica) e modernismo (italico, e quindi
modernismo temperato). Su questa terza via domina il rifiuto d’ogni
tipo di posa romantica al fine di promuovere una concezione artigianale
dell’arte musicale e della composizione, che contrapponga ai «dolori»
del melodramma il sorriso, la chiarezza, la serenità di Rossini e la
«stupenda lezione del Falstaff».

INDICE

Prefazione di Gianfranco Vinay

Proemio

I. Teoria, Estetica, Dichiarazione, ecc.

Della nostra attuale «posizione» musicale e della funzione
essenziale dello spirito italiano nel prossimo avvenire della musica
europea

Impressionismo e anti-medesimo
Del come un futurista possa amare Rossini
Problemi sonori odierni
La reazione italiana
Tendenze e stile della nuova musica italiana
Della musica necessaria

II. Figura , ricordi personali,viaggi,ecc.

Une visite à Léon Tolstoi
Claude Debussy
Busoni pianista
Ritratto del musicista reazionario
Gabriel Fauré (1845-1924)
Giacomo Puccini
Una prova generale alla Scala
Il mio diario russo
Il jazz
Visita a Manuel de Falla
Omaggioa Bruno Barilli

III. Polemiche

Inferiorità della musica
Lettera aperta a S. E. Pietro Mascagni
Lettera aperta ad André Suarès

Indice dei nomi

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Storia del Candore

INDICE

Fabio Finotti
La vendetta dell’angelo le poetiche del candore e Nino Rota

Carlo De Pirro
Tropi del candore musicale da Mozart a Kurtág

Martina Treu
Aristofane o l’ottimismo?

Carlida Steffan
Putti, angeli e anime. Un’occhiata all’antisirena barocca

Michela Vanon Alliata
Il latteo candore della balena bianca. Herman Melville e la purezza dell’assoluto terrore

Angelo Zaniol
«Linda y hechicera / como el candor de una rosa». Bianco con variazioni nel canzoniere latino-americano

Cosimo Malorgio
«Evangélion» di Mario Castelnuovo-Tedesco, dedicato a Nino

Mario Valente
Pietro Metastasio e Giacomo Noventa: l’irresistibile fascino dei valori

Alessandro Pamini
La didattica dei processi cognitivi nel cinema artistico-scientifico
di Roberto Rossellini: il personaggio ingenuo e il rapporto
docente-discente-spettatore

Roberto Calabretto
« … Totò e Ninetto: uno stradivario e uno zufoletto … ». I candidi nel cinema di Pier Paolo Pasolini

Michele Porzio
Il candore che ho conosciuto: tre incontri con Satie, Cage, Pärt

Luca Mosca
Sul candore eretico di Niccolò Castiglioni

Roberto Cuppone
«La bouche en zéro»: la maschera di Pierrot o l’innocenza perduta

Carlo Presotto
La necessità del tempo inutile: «candore» e «stupore» nel «Teatro Ragazzi» italiano

Paolo Puppa
La scena dei candori ovvero la pluralità degli sguardi

Roberto Ellero
Il «candore in sala»: cinema

Carmelo Alberti
Il «candore in sala»: tipologie dello spettatore di teatro

Fabrizio Borin
Il circo degli angeli. I candidi in sonno, i candidi felliniani, gli altri

Giorgio Mangini
Nino Rota e la compagnia di Sergio Tofano en passant nell’«Isola disabitata» del Metastasio

Bruno Cerchio
«Aladino e la lampada magica»: un caso di incomprensione critica

Nicola Scardicchio
Il mistero della natività ne «Il Natale degli Innocenti» di Nino Rota. Simboli e rivelazione

Giovanni Morelli
Mackie? Messer? Nino Rota e la quarta persona singolare del soggetto lirico

Gianfranco Vinay
Sacri bagliori abbuianti nella favola della prova

Andrea Zanzotto
Motivi di un candore

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