Giovanni Morelli (edited by) – Fondazione Giorgio Cini

Händel in Italia

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L’invenzione del Gusto. Corelli e Vivaldi.

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Tornando a Stiffelio

Il fatto che Verdi sia piu’ “divenuto” che “nato” quell’intellettuale
organico e benemerito nella formazione “romantica” del popolo italiano
che tutti conosciamo, e così, parimenti, il fatto che la costituzione
del “popolo verdiano” non sia mai in origine quella sorta di catastrofe
miracolosamente coestesa alla incontrollata eruzione di tre o quattro
capolavori, incancellabili (quasi Natale, Ferragosto, Pasqua,
Ognissanti) dal calendario liturgico della celebrazione dell’anno
artistico nazionale, ma piuttosto sia l’ingegnoso frutto della ricerca
sistematica di azioni poetiche efficaci nell’ordine della costruzione
di un pubblico nazionale omologato, in parte interpretato, in parte
“fabbricato” ad esito di fortunosi esperimenti e di un immane traffico
di compromissioni di poesia e sub-cultura, di invenzione e corrività,
di sfide e adempimenti, e così via, se pure “fatti” sono, e se pure
tali restano, non riescono ad essere momenti di verità del tutto
autorizzate, ovvie, o liberamente proponibili.Non foss’altro per via
dell’intollerabile senso di indecenza che sembra connettersi, nella
loro verifica, allo smontaggio o alla diagnosi formalistica degli
intoccabili testi maggiori (uno smontaggio ritenuto pericoloso perché,
sotto sotto – alla fin fine o in fondo – i “verdiani” ben piu’ dei
non-verdiani si comportano come se sospettassero di problematica
inconsistenza, forse, quegli stessi capolavori di cui gradiscono sempre
tenere divise le fatali urne che ne rinserrano l’integrità)

INDICE

Introduzione

Cesare Questa
Azione seria compiuta / Azione seria incompiuta

Enrico De Angelis
Stiffelio, ovvero: del popolo verdiano

Marzio Pieri
La mente convulsa

Salvatore Natoli
A proposito di Stiffelio; su Verdi e l’idea di teatro: digressioni d’amatore

Renzo Bragantini
Da Stiffelio ad Aroldo: la storia come censura

Emilio Sala
Tra mélodrame e dramma borghese: dal Pasteur di Souvestre-Bourgeois allo Stiffelio di Verdi-Piave

Loic Chotard
Trois personnages en quête d’un type

Alessandro Roccatagliati
Dramma, mélodrame e melodramma: la teatralità di Stiffelio

Diana Dionisi Ascari
Da Stiffelio a Guglielmo Wellingrode: gli interventi della censura

Harold S. Powers
Aria sfasciata, duetto senza l’insieme: le scene di confronto tenore-soprano nello Stiffelio-Aroldo di Giuseppe Verdi

David Rosen
How Vedri operas begin: an introduction to the Introduzioni

Michele Girardi
Un aspetto del realismo nella drammaturgia di Stiffelio: la musica da fuori scena

Marcello Conati
“E quasi si direbbe prosa strumentata” (L’aria “a due” nello Stiffelio)

Claudio Gallico
Struttura e funzione di pezzi sacri nell’opera e radici del linguaggio verdiano

Julian Budden
Differences in musical language between Stiffelio and Aroldo

Martin Chusid
Apropos Aroldo, Stiffelio, and Le Pasteur. With a list of 19th-century performances of Aroldo

Jose Sasportes
Virtuosismo e spettacolarità: le risposte italiane alla decadenza del balletto romantico

Indice dei nomi

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Oscar Chilesotti

Dal quadro in cui si risolve la prima testimonianza di questa ricerca
multipolare il presente volume, non opera miscellanea ma vera opera
d’équipe, autocoordinata dagli undici giovani studiosi che l’hanno
realizzata, è già possibile estrarre elementi di un’utile progressione.
Sia per la precisazione degli intenti della nuova scienza musicale
italiana, agli albori del Novecento, sia per la definizione della sua
travagliata continuità, il cui spirito evanescente, incorporeo e
incerto chiede prove di metodo, chiede fonti, chiede riscontri
analitici. Si deve alla partecipazione generosa dei discendenti diretti
del Chilesotti, già donatori del fondo, Oscar e Ucci Bussandri, nonché
alla loro curiosità intellettuale che ha vivificato il moto di pietas,
se la ricerca ha potuto essere in ogni senso facilitata e se si è
potuti giungere in brevissimo tempo alla impegnativa pubblicazione
degli studi.

INDICE

Premessa

Primo tentativo di catalogazione del fondo manoscritti del dono Bussandri-Chilesotti
Cristina Rumore – Ivano Zanenghi

Angelo Zaniol
Chilesotti trascrittore dl intavolature

Andrea Damiani
Oscar Chilesotti e la via italiana alla riscoperta delle antiche mu- siche per liuto

Stefano Toffolo
L’interesse per la Chitarra del «Dr. Oscar Chilesotti»: diletto e profezia

Andrea Fabiano
Tre intellettuali veneti alle origini della musicologia italiana: Francesco Caffi, Pietro Canal e Oscar Chilesotti

Dinko Fabris
Chilesotti e lo studio delle antiche scritture musicali nell’Europa del suo tempo

Carlotta Giuscastro Longo
Di alcuni momenti della storia
della musicologia scientifica italiana alle sue origini in una raccolta
di lettere a Oscar Chilesotti

Luca Zoppelli
«La tastiera tomentata, la frase ben tornita»: l’attività saggistica e la militanza critica di Oscar Chilesotti

Paolo Pinamonti
Note sul pensiero estetico di Oscar Chilesotti

Attilio Piovano
Note in margine all’influenza di Oscar Chilesotti sul neoclassicismo musicale italiano

Indici
(a cura di Luca Zoppelli)

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Alfredo Casella negli anni di apprendistato a Parigi

INDICE

Premessa di Guido Salvetti

Guido Turchi
I dilemmi del giovane Casella

Francois Lesure
La «generazione dell’Ottanta» vue de Paris

Anna Rita Colajanni – Mila De Santis
«Deux chansons anciennes» e tre «chansons» inedite di Casella per un concorso russo

Anna Quarante
Le liriche giovanili

Gianfrancon Vinay
Rilettura e revisione critica dei capitoli parigini dei «Segreti»

Virgilio Bernardoni
La Sinfonia Op.12 e la genesi dell’idea sinfonica nel primo Casella

Quirino Principe
Eredità mahleriane nel pensiero del giovane Casella

Roberto Calabretto
Casella mahleriano a Parigi

John C. G. Waterhouse
Verso la «seconda maniera»

Paolo Cattelan
Alle origini di un nuovo sinfonismo novecentesco: il «Frammento sinfonico». «Le Couvent sur l’eau», dai Frammenti al Balletto

Marina Toppan
Il pianismo del primo Casella: fra Fauré e Ravel

Colette Robin
Les années d’apprentissange d’Alfredo Casella au Conservatoire National de Musique de Paris (1896- 1902)

Michelle Biget-Mainfroy
Casella et l’écriture de piano de son temps

Gian Paolo Minardi
À la manière de

Dietrich Kamper
L’opera per pianoforte di Alfredo Casella negli anni di apprendistato

Kathleen Giuffra Comini
Casella in Paris: the souvenirs of Marthe Morhange Motchane

Paolo Pinamonti
Su alcuni contatti tangenziali di Casella al futurismo via Parigi

Marzio Pieri
Coincidenze letterarie «da» un musicista non letterario

Alberto Jona
Voyage autour de Savinio

Indice dei nomi

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Arrigo Boito

La nota di richiamo è stata la rincorsa di una ricorrenza celebrativa poco illustrata nei luoghi boitiani più pertinenti e acciuffata a Venezia, dalla Fondazione Cini, per così dire per le falde (allo scadere ultimo
del centocinquantenario della nascita del poeta-musicista). Ricorrenza che è stata recuperata in forza di una forse forzosa rivendicazione di veneticità. Padova, Belluno, Venezia sono luoghi di radici in effetti
obliatissime da quel milanese anelante cosmopolitismo che fu in carne e ossa ed anche in formazione Arrigo Boito; d’altra parte il luogo di nascita, per quanto obliato sia, è sempre la sede di un omen, che tale
si è confermato in questa occasione.
Qualche tratto di incidenza di fatalità si riscontra nel rinvenimento, a Venezia, nello stesso armadio che custodisce gli abiti di scena della Duse, fra le carte di Piero Nardi (alla cui passione boitiana questo volume si dedica), di un piccolo fondo boitiano. L’occasione della ricorrenza ha forzato un ordinamento delle carte, e un certo numero di cospicui studi offerti al convegno.

INDICE

Premessa

Francesco Spera, Le sperimentazioni poetiche di Boito
Arnaldo Di Benedetto, «Case nuove» o le rovine di Milano
Fabio Finotti, Il démone detto stile
Tommaso Pomilio, Le asimmetrie della Sfera
Quirino Principe, Avventure infernali di Arrigo Boito
Ilaria Crotti, Equilibrismi del «Trapezio» fra le carte boitiane
Paolo Puppa, Boito e «Le Madri galanti»
Marzio Pieri, Le faville dell’opera. Boito traduce Shakespeare
Adriana Guarnieri Corazzol, Scapigliatura e musica: il primo «Mefistofele»
Alison Terbell Nikitopoulos, Fu il «Faust» di Goethe unica fonte del «Mefistofele»?
Pierluigi Pietrobelli, Boito e Verdi
Mercedes Viale Ferrero, Boito inventore di immagini sceniche
Marcello Conati, «Il Valore del tempo». Verdi e Boito, preistoria di una collaborazione
Harold S. Powers, Boito rimatore per musica
Michele Girardi, Fonti francesi dei «Falstaff»
Rita Garlato, Sulla creazione di «Basi e bote»
Johannes Streicher, Opera buffa e Commedia dell’arte in Boito
Giovannella Cresci Marrone, Le «romanità» del «Nerone»
Carmelo Alberti, Tentazioni romanzesche, pentimenti e congestioni illustrative nelle didascalie del «Nerone»
Giacomo Agosti, Saggi di iconografia neroniana nelle Accademie italiane tra Otto e Novecento
Giovanni Morelli, Qualcosa sul Nerone
Arrigo Quattrocchi, Alla madre di Camillo ed Enrichetto Boito. Due lettere di Luigi Plet da Venezia (1851)
Alberto Magnolfi, Per una ricognizione bibliografica delle prime edizioni delle opere di Arrigo Boito

Indice dei nomi

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Creature di Prometeo

In questo libro cultori professi della storia del ballo hanno riunito
alcuni loro pregiati saggi di ricerca per offrirli alla memoria di
Aurel M. Milloss, l’ultimo dei grandi ballerini, coreografi, poeti
della corporeità non-funzionale, filosofi della eloquenza e della
drammaturgia del gesto, apostoli del credo nella purificazione creativa
dell’arte muta (dopo Luciano, Cahusac, Hilverding, Garrick, Noverre,
Angiolini, Viganò, Gautier, Degas, Djaghilev).
Si è ritenuto utile raccogliere qui un numero notevole di contributi
saggistici di storia del ballo (teatrale) nei quali l’approfondimento
di una serie di disparate e distanti incarnazioni di un super-genere,
qual è appunto il pantomimo, rendesse ragione di quelle sinergie e di
quelle simultaneizzazioni culturali e che forse sono la ragione prima
della fortunosa fortuna della coreutica teatrale.
La Fondazione Cini intende onorare con questo libro la memoria di Aurel
Milloss, come primo atto di riconoscenza del dono che il Maestro le ha
fatto della sua biblioteca e degli archivi documentari della sua
carriera, testimonianza di come nella eredità e nella stessa storia
dispiegata della vita artistica di Milloss si inscrivano storia, mito,
conoscenza, scienza, coscienza dei segreti di quella «filosofia delle
mani» che il filosofo di Mytilene andava a spiare.
(dalla Premessa di Giovanni Morelli).

INDICE

Premessa

Davide Daolmi
I balli negli allestlmenti Settecenteschi del Collegio Imperiale Longone di Milano

Irene Alm
Pantomime in Seventeenth- Century Venetian Theatrical Dance

Juan Josè Carreras
El baile en la Opera de corte de la primera mitad del siglo XVIII en España

Gian Paolo Minardi
La presenza del ballo nelle opere della «Riforma» parmigiana

Bruce Alan Brown
Elementi di classicismo nei balli viennesi di Gasparo Angiolini

Andrea Chegai
Sul «ballo analogo» settecentesco: una drammaturgia di confine fra opera e azione coreutica

Josè Sasportes
Durazzo e la danza

Kathleen Kuzmick Hansell
Gaetano Gioia, il ballo teatrale e l’opera del primo Ottocento

Salvatore e Bongiovanni
Gennaro Magri e il «ballo grottesco»

Fabiana Licciardi
Il ballo teatrale nello specchio della critica del primo Ottocento

Maria Ida Biggi
La scenografia dei balli teatrali alla Fenice nel primo Ottocento

Armando Fabio Ivaldi
Michele Canzio e le scene per i «balli» ai Carlo Felice di Genova (1838- 1850)

Rita Zambon
Quando il ballo anticipa l’opera: «il corsaro» di Giovanni Gaizerani

Knud Arne Jurgensen
I balli nei melodrammi dell’Ottocento

Claudia Celi
La Bohéme immaginaria. Umori scapigliati e domestiche virtù nel ballo dell’ltalia nascente

Letizia Putignano
Idee coreografiche di matrice simbolista nell’opera italiana postunitaria

Ilaria Danieli
Rosalia Chladek a Siracusa e le prime forme della diffusione in Italia delle idee di Jaques Dalcroze

Patrizia Veroli
Bilancio critico dell’eredità di Milloss: un maestro senza eredi?

Gunhild Oberzaucher- Schuller
Aurel von Milloss: his years in the Weimar Republic

Dorota Kryspin – Herbert Seifert
Gli anni viennesi di Milloss

Pierluigi Petrobelli
La genesi e lo stile di «Marsia»

Emanuela Garrone
Il periodo romano di Aurel M. Milloss

Marta Tonegutti
«La rosa del sogno»: Casella riscrive «Paganiniana» per Milloss

Moreno Bucci
Pittori- scenografi italiani per Aurelio Milloss

Mario Vieira de Carvalho
Danse et fatanitsme religieux dans l’Opéra du XXéme siècle

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Storia del Candore

INDICE

Fabio Finotti
La vendetta dell’angelo le poetiche del candore e Nino Rota

Carlo De Pirro
Tropi del candore musicale da Mozart a Kurtág

Martina Treu
Aristofane o l’ottimismo?

Carlida Steffan
Putti, angeli e anime. Un’occhiata all’antisirena barocca

Michela Vanon Alliata
Il latteo candore della balena bianca. Herman Melville e la purezza dell’assoluto terrore

Angelo Zaniol
«Linda y hechicera / como el candor de una rosa». Bianco con variazioni nel canzoniere latino-americano

Cosimo Malorgio
«Evangélion» di Mario Castelnuovo-Tedesco, dedicato a Nino

Mario Valente
Pietro Metastasio e Giacomo Noventa: l’irresistibile fascino dei valori

Alessandro Pamini
La didattica dei processi cognitivi nel cinema artistico-scientifico
di Roberto Rossellini: il personaggio ingenuo e il rapporto
docente-discente-spettatore

Roberto Calabretto
« … Totò e Ninetto: uno stradivario e uno zufoletto … ». I candidi nel cinema di Pier Paolo Pasolini

Michele Porzio
Il candore che ho conosciuto: tre incontri con Satie, Cage, Pärt

Luca Mosca
Sul candore eretico di Niccolò Castiglioni

Roberto Cuppone
«La bouche en zéro»: la maschera di Pierrot o l’innocenza perduta

Carlo Presotto
La necessità del tempo inutile: «candore» e «stupore» nel «Teatro Ragazzi» italiano

Paolo Puppa
La scena dei candori ovvero la pluralità degli sguardi

Roberto Ellero
Il «candore in sala»: cinema

Carmelo Alberti
Il «candore in sala»: tipologie dello spettatore di teatro

Fabrizio Borin
Il circo degli angeli. I candidi in sonno, i candidi felliniani, gli altri

Giorgio Mangini
Nino Rota e la compagnia di Sergio Tofano en passant nell’«Isola disabitata» del Metastasio

Bruno Cerchio
«Aladino e la lampada magica»: un caso di incomprensione critica

Nicola Scardicchio
Il mistero della natività ne «Il Natale degli Innocenti» di Nino Rota. Simboli e rivelazione

Giovanni Morelli
Mackie? Messer? Nino Rota e la quarta persona singolare del soggetto lirico

Gianfranco Vinay
Sacri bagliori abbuianti nella favola della prova

Andrea Zanzotto
Motivi di un candore

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Almerico in Cipro (Girolamo Castelli-Antonio del Gaudio)

INDICE

Giovanni Morelli
L’appannato specchio del mondo nelle opere veneziane del “Tempus
belli” di Morea. “Almerico in Cipro” e “La Fortuna tra le disgrazie”

Girolamo Castelli, Almerico in Cipro, Libretto

Antonio del Gaudio, Almerico in Cipro, Partitura

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La Carica dei Quodlibet

Il
volume, che viene dedicato alla passione di studio per Gian Francesco
Malipiero del compianto Francesco Degrada, raccoglie le riproduzioni di
alcuni inediti musicali del Maestro, sufficientemente divergenti dagli
standard stilistici del compositore per poter suggerire alcune
osservazioni originali sia nel dettaglio che nella complessivo quadro
di valutazione.
Il libro si conclude con una ipotesi di interpretazione del sistema Nuova-Scuola, Nuova Bottega, Veneziana, con il riesame di alcune idee correnti sui legami Malipiero-Nono e
Malipiero-Maderna.
Non mancano alcuni colpi di cannocchiale o di binocolo su alcuni
momenti di vita privata, per non dire segreta, di Gian Francesco
Malipiero

INDICE

Graffiti
Di tre ariette (più un coro per un Regolo senza Regolo, smarrite e ritrovate

Quanti gatti per Gatti? 30 maggio 1942

Sette contro Tebe a ginevra: quindici frammenti di una Musica di scena
radiofonica che si ricompongono in una piccola suite sinfonica liberata
dalla radio ma non ricircolata

Per Santa Elisabetta. Napoli, 19 novembre 1931

Il grande, benemerito, utente dell’Annunziata. le dissolute diseconomie
farmaceutiche asolane di Gian Francesco Malipiero nell’anno degli
Eroi di Bonaventura 1969

La Carica dei Quodlibet. note sulla tipologia ideale di una «nuova
scuola veneziana» all’uso degli incroci di lettura delle opere di
Maderna, Nono e Malipiero

Indice dei nomi

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