Changing sound perspectives: photomontage of the historic photo of Frances Densmore recording the Mountain Chief of the Blackfoot Confederacy, 1916.
I concetti di repatriation e rematriation (restituzione in italiano) sono cruciali per gli archivi sonori e audiovisivi contemporanei che conservano musica di tradizione orale. In effetti, questi concetti sono al centro di questioni importanti nel dibattito contemporaneo della disciplina etnomusicologica, come i processi di decolonizzazione, lo sviluppo di un’etnomusicologia partecipata, condivisa e dialogica, l’accessibilità delle fonti attraverso le nuove tecnologie, la dimensione storica della ricerca sulla musica di tradizione orale e l’uso delle registrazioni d’archivio a fini didattici.
L’etnomusicologia si occupa di repatriation da più di tre decenni. I recenti cambiamenti tecnologici, economici e socioculturali, tuttavia, hanno fatto emergere nuove domande che chiamano gli etnomusicologi a una profonda riflessione. Chi sono i soggetti (individuali o collettivi) che hanno diritto ai progetti di repatriation in un contesto globale in cui i legami tra territori, etnie, lingue e religioni diventano sempre più sfumati? Chi detiene i diritti sulla documentazione del passato? Come si relazionano l’accesso locale e globale alle collezioni archivistiche nell’era del web? Come possono le istituzioni culturali bilanciare gli interessi degli aventi diritto con la loro missione di servizio pubblico e rendere economicamente sostenibili le azioni di repatriation e rematriation?
L’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati, organizza un seminario si propone di fornire una panoramica delle teorie e delle metodologie di ricerca più aggiornate sul tema, ma anche e soprattutto di presentare alcune buone pratiche significative che si stanno attuando oggi nella prospettiva di un’etnomusicologia pubblica.
Comitato scientifico:
Giovanni Giuriati, Fondazione Giorgio Cini
Gianluca Chelini, Università di Roma “La Sapienza”
Costantino Vecchi, Università Ca’ Foscari Venezia