Tapio Wirkkala alla Venini
a cura di Marino Barovier e Carla Sonego
Skira Editore, Milano, 2021
Tra i maggiori protagonisti del vetro finlandese, Tapio Wirkkala (1915- 1985) giunse a Murano nel 1965 chiamato a collaborare con la vetreria Venini dal suo giovane direttore, l’architetto Ludovico de Santillana. Par- ticolarmente interessato al vetro veneziano e alle sue tecniche di lavora- zione, che permettevano possibilità espressive del tutto diverse rispetto a quelle del cristallo nordico, Wirkkala affrontò l’esperienza muranese con entusiasmo, potendo contare anche sulla grande abilità delle maestranze, con cui riuscì a stabilire una straordinaria intesa.
Il volume, edito da Skira, frutto di un’approfondita ricerca basata su materiale in parte inedito proveniente dall’archivio storico Venini e da quello personale dell’artista, illustra i risultati di questa collaborazione attraverso la successione di circa duecento modelli, corredati dai relativi disegni.
Più volte a Murano tra la fine del 1965 e il 1970 e di nuovo all’inizio degli anni ottanta, Wirkkala, da un lato, prese via via confidenza con la tecnica della filigrana e, dall’altro, con la “scoperta” del colore, ricorse spesso alla tecnica dell’incalmo per l’esecuzione di manufatti policromi in vetro trasparente, destinati a un notevole successo commerciale.