Bettina Hoffmann
I bassi d’arco di Antonio Vivaldi. Violoncello, contrabbasso e viola da gamba al suo tempo e nelle sue opere
Collana «Studi di musica veneta. Quaderni vivaldiani», XIX
Leo S. Olschki editore, Firenze, 2020
La prima parte del volume presenta un’ampia indagine sul contesto in cui Vivaldi componeva per violoncello, contrabbasso e viola da gamba. Dopo un approfondito chiarimento terminologico, riunisce dati biografici sugli strumentisti che potrebbero essere entrati in contatto con Vivaldi e aver influenzato la sua immagine degli strumenti bassi ad arco. Segue una panoramica sul repertorio italiano per violoncello e per viola da gamba, utile a contestualizzare – talvolta relativizzare, talaltra esaltare – il contributo vivaldiano. Vengono infine discussi gli aspetti tecnici di ognuno dei tre strumenti: liuteria, accordature, posizione esecutiva, tecnica della mano sinistra e dell’arco etc. La seconda parte del libro è dedicata alle opere di Vivaldi: si esamina tutto il corpus della musica strumentale e vocale che preveda una parte solistica per violoncello o per viola da gamba, offrendo informazioni sulla genesi della partitura, la datazione, i possibili destinatari, le parentele con altre opere e le caratteristiche tecnico-strumentali. La terza parte si rivolge in particolare agli esecutori, approfondendo alcune questioni di prassi esecutiva del registro grave. Da uno spoglio di tutte le indicazioni di strumentazione con cui Vivaldi circostanzia le sue parti per i bassi, e da un’indagine sugli organici e le formazioni orchestrali del periodo, risulta un quadro sfaccettato, talvolta sorprendentemente di orme dalle esecuzioni pur storicamente informate dei nostri tempi e dalle abitudini d’ascolto odierne.