La collana Intersezioni musicali, pubblicata dall’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati (IISMC) della Fondazione Giorgio Cini in collaborazione con l’editore Nota, propone quest’anno il quinto CD dedicato
alla fortunata serie Bîrûn, i seminari di alta formazione sulla musica classica ottomana diretti dal Maestro Kudsi Erguner. L’edizione 2017 di Bîrûn, da cui derivano le registrazioni per questo CD, è stata dedicata alle musiche delle corti del Khorasan e, più in particolare, alle opere del compositore ‘Abd-ul Qâdir Marâghî (Maragheh, 1360?-Herat, 1435), considerato tra le fonti principali della musica classica, colta, ottomana. Il CD contiene anche opere attribuite a Sultan Veled (1226-1312), al sultano timuride Huseyn Baykara (1469-1506) e al khan di Crimea Gazi Giray (1554-1607), trascritte da fonti orali ad opera di musicisti e musicologi turchi quali Rauf Yektâ bey (1871-1935), Refik Fersan (1893-1965) e Ulvi Erguner (1924-1974).
Khorasan (“sol levante”) era detta in lingua persiana la regione storica oggi divisa tra gli attuali Iran, Afghanistan, Turkmenistan, Uzbekistan e Tajikistan, e i suoi centri principali, le città di Ghazni, Bukhara ed Herat, furono nel tempo capitali di diverse dinastie, come quelle dei Sassanidi, dei Ghaznavidi e dei Timuridi. Parte integrante di Musiche delle corti: da Herat a Istanbul è anche un ampio libretto contenente un testo di Kudsi Erguner e una puntuale presentazione dei brani redatta da Giovanni De Zorzi, mentre le traduzioni dei testi dal persiano sono opera di Stefano Pellò.