Workshop la calligrafia islamica: tra Nigeria, Marocco e Egitto

Isola di San Giorgio Maggiore, Venezia
plus MAR, 09 2018

Nel mondo islamico, la calligrafia è il principale mezzo d’espressione estetica visiva, e ha carattere transdisciplinare e transculturale. Transdisciplinare perché riguarda sia la dimensione strettamente religiosa, sia le arti visive e la poesia. Transculturale perché, dietro il necessario elemento di continuità soprattutto per quanto concerne la calligrafia religiosa, esistono diversi stili calligrafici influenzati da contesti culturali differenti.

Questo seminario inclusivo di un workshop e di una performance, rivolto agli studenti di Lingua e letteratura araba di Ca’ Foscari e a tutti gli appassionati di arti visive, intende esplorare la bellezza e la complessità della calligrafia islamica.

Michele Petrone (Università di Copenaghen, Danimarca) introdurrà la calligrafia nel mondo islamico. Andrea Brigaglia (Cape Town University, Sudafrica) illustrerà l’arte calligrafica nell’Africa Subsahariana e in particolare nel contesto nigeriano, poco conosciuto eppure tra i più ricchi sotto il profilo storico-artistico. Presenterà inoltre il volume The arts and crafts of literacy. Islamic manuscript cultures in sub-Saharan Africa” (2017), edito a sua cura, ed esporrà la propria collezione di copie manoscritte del Corano provenienti dall’area subsahariana, opere dei maggiori calligrafi viventi.

Con l’occasione, la Fondazione Cini commissionerà una copia al calligrafo nigeriano Ka’ana Umar. Tale acquisto arricchirà il patrimonio della Biblioteca e soprattutto contribuirà a preservare un’espressione artistico-artigianale che rischia di scomparire; si consideri infatti che l’arte calligrafica nigeriana è stata bersaglio del movimento jihadista “Boko Haram” il quale ha rivolto la propria efferata violenza non solo contro i fedeli di altre religioni ma anche contro l’Islam tradizionale, le sue autorità religiose e le confraternite sufi. Ka’ana Umar ha lasciato la sua città per salvarsi la vita e continua il suo lavoro da rifugiato.

Aymon Kreil (Ghent University, Paesi Bassi) parlerà della sua ricerca antropologica sulla calligrafia nell’Egitto contemporaneo. Paolo Urizzi (Perennia Verba) discuterà le implicazioni esoteriche e spirituali della calligrafia araba.

Il workshop sarà guidato dall’artista marocchino Sadik Haddari. A partire dalle forme classiche della calligrafia, la sua produzione mescola stili differenti spingendosi verso i linguaggi dell’arte figurativa. Sadik Haddari illustrerà le basi della calligrafia e guiderà il pubblico a scrivere di proprio pugno; fogli e inchiostro saranno forniti dall’organizzazione. L’evento si chiuderà con una performance dell’artista.


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