La mostra Ettore Sottsass: il vetro, curata da Luca Massimo Barbero, direttore dell’Istituto di Storia dell’Arte, intende analizzare in maniera esaustiva la produzione del designer italiano legata al vetro, un materiale che interessa Sottsass fin dagli anni quaranta, quando alla Biennale di Venezia del 1948 presenta alcuni oggetti realizzati in collaborazione con la ditta S.A.L.I.R. di Murano. Sempre a Venezia, negli anni settanta, collabora con la vetreria Cenedese per la realizzazione di oggetti in vetro le cui forme sono in questi anni molto prossime a quelle delle sue ceramiche. Ma sarà solo dopo la fondazione del gruppo Memphis (1981) che vedranno la luce le vere e proprie sculture in vetro affidate agli artigiani della vetreria Toso; in quest’occasione Sottsass introdurrà l’impiego della colla chimica, sfidando la secolare tradizione del vetro muranese.
La mostra, che consterà di circa 200 pezzi, può contare sui prestiti di importanti collezioni private, nonché sui pezzi conservati presso gli archivi storici delle vetrerie e delle aziende veneziane con le quali Sottsass
ha collaborato; saranno inoltre inseriti nel percorso espositivo anche gli splendidi vetri realizzati per la vetreria Venini. L’esposizione sarà accompagnata da un catalogo (Skira editore) che ospiterà un saggio introduttivo di taglio strettamente biografico ed altri contributi più estesi, a firma del curatore stesso ma anche di architetti, direttori museali, studiosi che con lui hanno collaborato. È previsto inoltre un esaustivo regesto della produzione di Sottsass, costruito con schede tecniche dedicate ad ogni singolo pezzo. La bibliografia, mirata alla sola produzione di vetri, consta di oltre 200 titoli ed è il frutto di una scrupolosa ricerca d’archivio.