Coreosofia

ISBN 88 222 5132 6

Questo
studio che viene a costruirsi quasi autonomamente sotto gli occhi del
lettore pagina dopo pagina nello scorrere della raccolta attentamente
annotata degli scritti coreografici, coreosofici e coreologici di Aurel
Milloss, compare qui in una collana di monografie riservate ad autori
veneti o ad autori particolarmente segnati dalla esperienza di vita e
d’arte maturata a Venezia o nelle Venezie (Pound, Browning, Ruskin).

Ciò non vuole segnare in nessun modo l’intento di una presa di possesso
o di una annessione alla cultura veneta della vita e del pensiero del
celebre ballerino la cui formazíone internazionale è indubitabile, il
cui fascinoso spirito “apolide” è ben noto, e i cui laboriosi percorsi
dedicati sia a evitare tutte le false vie di quel labirinto di
ideologie, engagements, smanie neo-accademiche, smanie sovversive che
fu il secolo in cui la sorte lo aveva fatto nascere ed operare, sia a
concepire una diuturna ricerca di integrazione “universalistica” delle
arti essenzialmente ímpresse, tutte, nella raffigurazione del movimento
come «volto ed immagine assoluta del mondo», sono articolatamente
descritti nella introduzione e nelle sapienti note ai testi di Stefano
Tomassini.

Accogliere gli scritti di Aurel Milloss in «Linea Veneta» significa
oggi rendere un dovuto omaggio al Maestro e alla sua volontà espressa
di far sì che le carte del suo beneamato archivio, gelosamente
conservate e arricchite di ogni grazia documentaria, fossero
conservate, e studiate a Venezia, ed a Venezia, alla Fondazione Giorgio
Cini, accanto ai fondi documentari di quei compositori del Novecento
storico ch’egli aveva amato, in Italia e che in Italia ed in particolar
modo a Venezia, sia alla Fenice, sia nel quadro del festival musicale
della Biennale, avevano concepito e co-promosso le sue creazioni più
libere e mature.

INDICE

Premessa

Stefano Tomassini, Introduzione – Aurel Milloss nella prigione della danza

Nota di edizione

MARSIA A VENEZIA Libretto di Marsia
Due lettere a Laura Dallapiccola (1979)

SCRITTI TEORICI

La nuova accademia statale di danza (1929)
La relazione tra balletto e nuova danza è un compromesso (1931)?
Le direzioni della critica (1931)
Theatertanz aristocratico e proletario (1933)
Il teatro di danza a Düsseldorf (1934)
Coreosofia – Coreologia – Coreografia. Breve introduzione accademica all’arte della danza (1942)
Balletti e malintesi (1945)
Balletto e Opera (1969)
Un manifesto per la danza (1973)
Il problema del balletto shakespeariano (riflessioni critiche sulle parole di Stendhal)

TESTIMONIANZE

I Sakharoff a Roma (1940)
Vaslav Nijinsky (intervista di Saint-Liber) (1945)
Diaghilev, un anniversaire (1945)
Rolan Petit e “Les Ballets des Champs-Elisées” (1947)
Cecchetti, Blasis e la tradizione del balletto (1978)
Discorso sulla evoluzione storica del balletto in Italia (1981)
Sandor Veress.Una parola nuova anche per il balletto (1982)
Rudolf Laban: “una nuova era nella storia della danza europea” (1982)

INVIO

Lettera a Hans Kresnik (1980)

Indice dei nomi
Indice delle opere coreografiche

Per informazioni
e-mail: [email protected]