Giunge al terzo volume l’iniziativa della registrazione di tutte le liriche da camera di Ottorino Respighi che Aldo Orvieto ha intrapreso con la preziosa adesione di alcune tra le più celebri cantanti italiane contemporanee. I dischi sono proposti dalla Casa discografica milanese Stradivarius in collaborazione con il Fondo Respighi della Fondazione Giorgio Cini di Venezia. In questo disco Sara Mingardo (insignita nel maggio 2010 del XXIX Premio Abbiati) propone undici liriche che datano all’età di formazione del Maestro, fra il 1896 e il 1914, e il poemetto di Percy Bysshe Shelley, The sensitive plant, La Sensitiva. Ottorino Respighi fa sprofondare l’ascoltatore in un labirintico polifonismo, sapientemente ‘cacofonico’, in cui i linguaggi del ‘moderno’ sembrano annegare in un magma retrospettivo, ombreggiato di nostalgismi e arcaismi. E l’eco del ‘cantare antico’ subito emerge alla struggente esperienza d’ascolto della mirabile interpretazione di Sara Mingardo che si staglia vivida nella nostra memoria come allo scorrere di album fotografico, di un concept-album.