Atlante della statuaria veneta da giardino
L’ornamentazione scultorea da giardino rappresenta nel Veneto un fenomeno artistico tra i più diffusi, dal punto di vista cronologico e da quello geografico, eppure solo marginalmente trattato dalla letteratura storico artistica, come pure da quella specialistica sui giardini storici. Il fatto appare privo di giustificazioni tanto più se si considera come la statuaria da giardino, molto spesso opera di artisti di primo piano, costituisca un momento connotante e rappresentativo degli spazi in cui è inserita, rispecchiandone il grado di civiltà e di cultura che li ha concepiti. La valorizzazione, lo studio e la documentazione fotografica di queste preziose testimonianze risultano necessari e doverosi in considerazione della stessa natura e collocazione delle opere, inevitabilmente sottoposte all’ingiuria del tempo quando non alla colpevole incuria dell’uomo.
La statuaria da giardino presente nelle ville venete costituisce ovviamente il percorso obbligato e privilegiato d’indagine – soprattutto a partire dal Seicento – per lo straordinario numero di opere, per presenze artistiche di rilievo, per la varietà e l’originalità dei soggetti che comprendono non soltanto divinità mitologiche o figure allegoriche, ma anche personaggi di ‘carattere’ e maschere della commedia dell’arte. Di non minore rilievo è pure la diffusione della statuaria veneta da giardino nelle altre regioni d’Italia e all’estero, i cui casi esemplari sono costituiti dalle sculture direttamente commissionate ad artisti veneti nel corso del Settecento per la decorazione del giardino Bonaccorsi a Potenza Picena presso Macerata (lavori di Orazio Marinali e Giacomo Cassetti), per il giardino di Nymphenburg presso Monaco di Baviera (di Giovanni Marchiori), per il Grosser Garten di Dresda (di Antonio Corradini) o ancora per il Giardino d’Estate di Pietroburgo e per i parchi delle residenze imperiali russe. A questi vanno poi affiancati altri cicli di sculture, originariamente destinati alla decorazione di giardini in terra veneta che, tra Otto e Novecento, sono ‘emigrati’ in altre aree d’Italia o all’estero.
Dal censimento delle opere, da apposite campagne fotografiche nonché dall’attività di ricerca e catalogazione scientifica nasce quindi l’Atlante della statuaria veneta da giardino. Consultabile online, l’Atlante fornisce per ogni singola scultura da giardino oltre ad un’ampia documentazione fotografica – costituita dalle immagini realizzate nel corso delle campagne fotografiche e, in taluni casi, dalle foto ‘storiche’ che è stato possibile reperire – anche la relativa scheda di catalogo, alla quale sono talvolta associate ulteriori schede di approfondimento relative ad eventuali opere collegate (disegno o bozzetto preparatorio, repliche o copie, ecc.). L’Atlante consente in tal modo non solo di ‘registrare’ le testimonianze giunteci della statuaria veneta da giardino ma, al tempo stesso, diviene utile strumento per approfondirne la conoscenza e lo studio.
Nella rivista Arte Veneta vengono periodicamente rese note, attraverso una specifica rubrica, le principali novità emerse nel corso della ricerca.
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