L’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati dedicherà al ciclo Polifonie “in viva voce”, giunto ormai alla sua decima edizione, un seminario e un concerto sulle tradizioni polivocali femminili della Bulgaria.
Ospiti del seminario saranno gli specialisti Nicolay Kaufmann e Mila Santova dell’Accademia delle Scienze di Bulgaria, Sofia. Parteciperà inoltre il gruppo Bitrishki Babi (Le nonne di Bistritsa), composto da nove donne, che si esibirà la sera in un concerto.
Le Bitrishki Babimantengono vive espressioni culturali tradizionali molto antiche della regione di Vitosha, in Bulgaria attraverso il recupero di una diafonia arcaica detta polifonia Shoppe, di alcune forme antiche della danza a catena horoe della pratica rituale chiamata Lazaruvane, particolare cerimonia d’iniziazione per le giovani donne. La polifonia Shoppe è una particolare tipologia di canto polifonico durante la quale una o due esecutrici elaborano la melodia composta dall’izvikva (grido, chiamata) e dal bouchikrivo(ringhio, ruggitomalvagio), mentre altre cantanti eseguono un suono tenuto di bordone. Il canto polifonico delle Bitrishki Babi è caratterizzato dalla mancanza di sincronizzazione della danza con la musica. Vestite con costumi tradizionali confezionati a mano, le donne
danzano in cerchio con passi leggeri, tenendosi generalmente l’un l’altra per la vita e girando in senso anti-orario con diverse varianti a seconda del canto interpretato e della pratica rituale.
Sebbene nel ventesimo secolo la funzione sociale del canto polifonico sia cambiata, e venga interpretato in scena, le Bitrishki Babi rappresentano un importante elemento nella vita culturale della Bulgaria e sono una preziosa espressione della cultura tradizionale per le nuove generazioni.
Proclamate dall’UNESCO tra i capolavori del patrimonio orale e immateriale dell’umanità, queste ‘nonne’ sono rare rappresentanti della polifonia tradizionale e il villaggio di Bistritsa è uno degli ultimi luoghi in Bulgaria dove la pratica di questa forma di espressione culturale e la sua trasmissione di generazione in generazione si sono perpetuate fino ad oggi.