La Fondazione Giorgio Cini. Accoglienza, condivisione e gestione sostenibile

Questo video racconta il percorso fatto alla Fondazione Giorgio Cini, dalla terribile sciagura dell’Aqua Granda, nella notte del 12 novembre del 2019,  ad oggi con gli interventi di  restauro volti alla salvaguardia del patrimonio sull’Isola di San Giorgio Maggiore.

 


In occasione della prima Biennale della Sostenibilità organizzata da Fondazione Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità  “L’Era del MOSE”, Fondazione Giorgio Cini ha contributo alla realizzazione di un numero monografico della rivista FORTUNE scaricabile al seguente link.

L’impegno della Fondazione Giorgio Cini nei confronti del Pianeta, delle Persone, della Pace, delle Partnership e della Prosperità inizia 20 anni or sono mettendo in atto interventi e azioni mirate a rendere sempre più “aperti” e accessibili al pubblico i propri spazi. Oggi le attività che perseguono gli scopi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite si moltiplicano e vengono declinate in singole azioni a partire da scelte rispettose per l’ambiente e per le persone. Alla Fondazione Giorgio Cini, nel 2023, è stato costituito un green team che rendiconta, monitora, suggerisce e promuove approcci responsabili in una visione e con obiettivi a breve, medio e lungo termine. Il gruppo di lavoro coordina le attività di formazione del personale, di individuazione di interventi di miglioramento all’accessibilità e allo mobilità, di crescita della cultura della sostenibilità, di digitalizzazione e comunicazione, di ricerca di sostenitori esterni e di finanziamenti pubblici e privati, di stesura di report per la divulgazione degli sviluppi dei vari progetti.

Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità, l’ente si è costituito nel marzo 2023 per ripensare il futuro e lo sviluppo urbano di Venezia in un’ottica sostenibile. La Fondazione Giorgio Cini è tra i tredici soci fondatori.

 

Sostenibilità 

 

Rimozione delle barriere fisiche e cognitive

Alla fine del 2022 la Fondazione ha ottenuto (classificandosi al primo posto) il finanziamento al progetto di “Rimozione delle barriere fisiche e cognitive in musei, biblioteche e archivi per consentire un più ampio accesso e partecipazione alla cultura nei musei e luoghi della cultura privati”- UE NextGenerationEU nell’ambito del   PNRR Missione 1 – Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura, Componente 3 – Cultura 4.0 (M1C3), Misura 1 “Patrimonio culturale per la prossima generazione”  Investimento 1.2, consentendo la progettazione e la realizzazione di molteplici interventi. Le azioni intraprese riguardano un miglioramento generale dell’accessibilità della Fondazione, agendo su aspetti diversi, dalla accessibilità fisica (miglioramento della pavimentazione dei percorsi nel parco, nuove rampe, segnaletica) a quella cognitiva, progettando un supporto alle visite in situ con l’ausilio di traduzioni in LIS, utilizzando testi in Braille e mappe tattili, garantendo l’accessibilità informatica tramite una nuova sezione del sito della Fondazione. A questo link  sono consultabili supporti audiovisivi per le diverse tipologie di pubblico. Inoltre, il finanziamento ha permesso l’estensione del wifi, la creazione di una web app, l’erogazione di borse di studio, l’organizzazione di workshop e convegni, nonché di corsi di formazione per il personale della Fondazione Giorgio Cini sui temi dell’accessibilità. La Fondazione ha inoltre sottoscritto un impegno biennale attraverso il partenariato con ENS e UIC per l’organizzazione di visite guidate dedicate.

 

Parco e Teatro Verde

L’Isola di San Giorgio Maggiore rappresenta uno degli spazi verdi più ampi nel centro storico di Venezia, comprende il labirinto Borges e un parco di 4 ettari, con circa 700 alberi, di 32 specie diverse, e 400 arbusti.

La gestione e la manutenzione del parco sono state, negli anni, progressivamente orientate a favorire l’accessibilità percettiva e fisica delle aree verdi per permetterne la fruizione da parte dei visitatori su aree sempre più ampie del parco storico, in passato chiuso al pubblico. Tali azioni includono: estensione e supervisione digitale del sistema di irrigazione, creazione di un’area di compostaggio per eliminare lo smaltimento del fogliame e delle ramaglie, trasformate invece in humus e riutilizzate nel parco stesso. Al Teatro Verde sono state ripristinate tutte le siepi della cavea sostituendo il vecchio impianto di irrigazione a pioggia con un nuovo impianto ad ala gocciolante, in grado di ridurre drasticamente il consumo d’acqua. Questo intervento di restauro e pulitura della pietra ha permesso l’apertura alle visite guidate anche del Teatro Verde.

 

Bosco delle Cappelle

Il Bosco delle Cappelle occupa un’area di estensione dell’Isola realizzata durante i restauri degli anni Cinquanta, con l’utilizzo di materiali di risulta provenienti dalle demolizioni e dagli sterri.

Nel 2018 il bosco venne scelto per ospitare il primo padiglione del Vaticano alla Biennale di Architettura: dieci cappelle, ispirate all’emblematica Cappella del bosco di Gunnar Asplund costruita nel 1920 nel cimitero di Stoccolma, realizzate su disegno di 10 architetti internazionali e costruite con materiali e soluzioni tecniche peculiari. Pensate come temporanee le cappelle sono state rese permanenti e, considerandone il valore architettonico e culturale unico, sottoposte a vincolo da parte della Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per il Comune di Venezia e Laguna.

 

Auditorium “Lo Squero”

Nel 2015 la Fondazione ha restaurato il vecchio squero trasformandolo in un auditorium da 200 posti con una vista straordinaria sulla Laguna. Il restauro ha incluso l’installazione di pareti interne isolate così come la copertura, migliorata sia acusticamente con strutture in legno che termicamente. Nei primi mesi del 2023, la vecchia caldaia che serviva lo squero è stata sostituita con un impianto a pompa di calore ad alta efficienza, migliorando la climatizzazione e riducendo i consumi.

La Fondazione accoglie gratuitamente enti e associazioni che operano nel campo del sostegno a persone con disabilità di biglietti per eventi, incontri e spettacoli organizzati

 

Centro ARCHiVe
Nel 2018 nasce ARCHiVe – Analysis and Recording of Cultural Heritage in Venice, il centro per la digitalizzazione dei documenti, manoscritti, spartiti, disegni, fotografie, libri antichi, documenti, lettere, per garantire una copia consultabile del materiale più prezioso e delicato anche da remoto, rendendolo maggiormente fruibile e limitando la necessità di accedere agli originali che vengono quindi conservati in condizioni ottimali e sottoposti a minori stress (luminosi, termici, da manipolazione, da polvere e inquinanti).

Palazzo Cini
A Palazzo Cini, tra il 2014 e il 2015, la Fondazione ha rinnovato i locali della casa-museo e dello spazio espositivo installando nuovi proiettori a led ad alta tecnologia, sostituendo con questi tutte le luci dei lampadari con luci. Anche la vecchia caldaia è stata sostituita con due nuove pompe di calore ad alto rendimento garantendo quindi una fruibilità del Palazzo per periodo di tempo più esteso anche nei mesi invernali. Nel 2019 è stato installato un nuovo ascensore dotato di tutte le caratteristiche per la movimentazione delle persone con disabilità motoria.

 

 

Sostenibilità sociale

 

Parità di genere

Tra gli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile per migliorare la vita di tutti, sia a livello ambientale che sociale al quinto posto, c’è la parità di genere.
Secondo il Global Gender Gap Index 2023 nessun Paese ha ancora raggiunto la piena parità di genere. L’Islanda occupa la prima posizione, a seguire Norvegia e Finlandia. In ultima posizione c’è l’Afghanistan. L’Italia si posiziona al 79esimo posto su 146 Paesi, dopo Georgia, Kenya e Uganda.

La FGC negli ultimi anni ha intrapreso un percorso di inclusione e di maggior attenzione al Gender Gap, nelle seguenti aree di intervento:

 

– Cultura e strategia
– Governance
– Processi Human Resources
– Opportunità di crescita e inclusione delle donne
– Equità remunerativa per genere
– Tutela della genitorialità e conciliazione vita-lavoro

Sicurezza sul lavoro

Anche sul tema della sicurezza sono stati fatti grandi sforzi per migliorare le condizioni dei fabbricati e delle aree esterne. Nel 2013 è stato ottenuto un certificato di prevenzione incendi per tutta l’area monumentale, unificando aree prima dotate di permessi specifici. Negli anni successivi la certificazione è stata estesa a tutti i fabbricati dell’isola, migliorando tutte le dotazioni impiantistiche, la formazione del personale, la manutenzione, i controlli periodici e la quantità di addetti del servizio prevenzione e protezione e primo soccorso. Inoltre i lavoratori sono stati formati anche all’uso del defibrillatore, acquistato nel 2016 e, ora a disposizione di tutte le persone che lavorano o che visitano a qualsiasi titolo l’Isola di San Giorgio Maggiore. Nel 2023, nell’ambito del progetto PEBA, si è attivata una formazione specifica per la comunicazione e l’assistenza in caso di emergenza destinata alle persone sorde. 

 

Accessibilità alle persone con ridotte capacità motorie, visive o altro

La Fondazione, nel corso dei restauri dell’isola, ha migliorato notevolmente l’accessibilità alle persone con ridotte capacità motorie, ad esempio con la creazione di nuovi bagni a norma nella nuova biblioteca, in residenza, allo Squero, in ala napoleonica, in Sala Arazzi, nell’ex piscina, al Convitto, ed altri ancora. Gli ascensori sono stati migliorati o installati ex novo per raggiungere i piani superiori. Nuove rampe, miglioramento della visibilità di gradini, nuovi corrimani e numerosi altri miglio

Servizi per gli utenti Nuova Biblioteca Manica Lunga

Nel 2009 è stato realizzato l’ampliamento della biblioteca con la Manica Lunga, capace di ospitare molti più studiosi e ricercatori con nuove postazioni per la consultazione dei cataloghi. I volumi sono stati collocati a scaffale aperto, sono stati ampliati e potenziati i servizi di reference, di document delivery e di riproduzione in loco. Inoltre è stato prolungato l’orario di apertura fino alle ore 17. La biblioteca è dotata di un servizio di wi-fi, climatizzazione e luci a led.

Residenze, borse di studio, formazione giovanile

Dal 2010, studenti universitari, PhD e post-doc, professori, scrittori e artisti di ogni età, interessati a trascorrere un periodo di studio a Venezia, possono pianificare residenze di ricerca vivendo sull’Isola di San Giorgio e lavorando nelle biblioteche della Fondazione Giorgio Cini e della città, grazie al Centro Internazionale per lo Studio della Civiltà Italiana “Vittore Branca”: un polo residenziale di studi umanistici che accoglie progetti di ricerca sulla civiltà italiana, tra arte, storia, letteratura, musica, teatro, libri antichi.

Nel 2010 sono state restaurate le ex officine meccaniche trasformandole in una residenza per studiosi che ha permesso a ricercatori, studenti e professori di alloggiare presso l’Isola di San Giorgio Maggiore anche per lunghi periodi a costi contenuti per svolgere le proprie ricerche sull’enorme patrimonio culturale della Fondazione Giorgio Cini. La residenza è dotata di varie camere per disabili, due ascensori, vetrate a doppia parete ad alta efficienza termica, climatizzazione centralizzata e gestione domotica delle camere per ottimizzare i consumi e ridurre gli sprechi.

 

Visite guidate

Dal gennaio 2018 la zona monumentale, il labirinto Borges e successivamente le Cappelle Vaticane e il Teatro Verde sono visitabili quotidianamente in varie fasce orarie grazie ad un sistema di audioguide con accompagnamento in collaborazione con D’Uva. La modalità di fruizione tramite audioguide con accompagnamento mira alla valorizzazione del patrimonio artistico, architettonico ed ambientale a diverse tipologie di pubblico. Sono inoltre previste delle visite dedicate ai Cini Ambassador che permettono di scoprire con specialisti del settore parte delle collezioni che per questioni conservative non sono costantemente accessibili.

 

Café San Giorgio

Nel 2018 l’isola è stata dotata di uno spazio di ristoro, con una capienza di circa 90 posti, restaurando ed ampliando il bar aperto circa 10 anni prima. Oggi è possibile fermarsi a pranzo presso l’isola durante le giornate dedicate alla visita di mostre, del parco o delle altre aree della Fondazione, oppure durante un periodo di studio nelle biblioteche o semplicemente per godere della bellezza del luogo senza dover lasciare l’isola per il pranzo.

 

Sostenibilità per eventi ed esposizioni

 

La Fondazione Giorgio Cini si impegna costantemente nel perseguimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 e monitora in questo senso la progettazione, la realizzazione e lo smaltimento degli allestimenti e, più in generale, le modalità di svolgimento di tutti gli eventi ospitati assicurandosi non siano in conflitto con i 17 punti espressi nel documento delle Nazioni Unite e sensibilizza dal principio gli organizzatori a rispettarli. L’Isola di San Giorgio Maggiore sede della Fondazione è costantemente raggiungibile da mezzi pubblici, per tale motivo risulta essere una venue sostenibile. Inoltre persegue una politica legata al riutilizzo di allestimenti espositivi e dei convegni sia ospitati che organizzati dagli Istituti in modo da minimizzare i materiali allestitivi da smaltire in un’ottica circolare. Per quanto riguarda la gestione dei consumi energetici legati agli eventi, è in atto un piano di razionalizzazione che è strettamente limitato al tempo di effettivo utilizzo delle sale. Con l’obiettivo di rendere gli eventi il più possibile plastic free, la Fondazione per i propri eventi interni si è dotata di caraffe in vetro, bicchieri e tazze del caffè compostabili. I fornitori selezionati ed accreditati dalla FGC sia per i propri eventi interni sia per quelli ospitati per quanto concerne i servizi di catering e fornitura audio, video, illuminotecnica, arredi sono tutti di provenienza regionale questo permette una riduzione della mobilità e conseguenti basse emissioni di CO2. I caterer inoltre prediligono prodotti tipici locali.

 

Buone pratiche del personale

 

L’impegno verso il raggiungimento degli obiettivi di Agenda 2030 si concretizza anche in una serie di buone pratiche quotidiane adottate dai dipendenti e dai collaboratori della Fondazione. Si tratta di piccoli gesti di alto valore etico come ad esempio:

– attuare in modo ancora più attento la raccolta differenziata per ogni ufficio
– sensibilizzare su un uso parsimonioso della carta
– creare un sistema circolare per l’utilizzo della carta
– acquistare carta certificata FSC (Forest Stewardship Council)
– gestire condizionamento e riscaldamento a temperature responsabili
– sensibilizzare a un uso parsimonioso della luce e delle attrezzature elettroniche
– usare la propria tazza al posto del bicchiere usa e getta ai distributori di caffè
– implementare utilizzo borracce personali
– scegliere il servizio green per spedizione con corriere
– incoraggiare i colleghi ad usare le buone pratiche anche a casa
– cancellare email inutili