Eleonora Duse

L’Archivio Duse rappresenta, ad oggi, la colle­zione più ampia e completa di documenti sulla vita e sull’arte della grande attrice italiana. Grazie alla sua importanza costituisce, da anni, un’oc­casione imperdibile per studenti, studiosi e docenti che vogliono approfondire la conoscenza del teatro ita­liano ed europeo nei decenni a cavallo tra XIX e XX Secolo.All’interno di questa importante collezione conflui­scono diverse donazioni che, tra gli anni ‘60 e gli anni ‘80 del Novecento, hanno dato vita ad altrettanti fondi d’archivio.La più importante di queste donazioni è quella della nipote ed unica erede di Eleonora Duse, Eleonora Ila­ria Bullough, Sister Mary Mark, che nel 1968 decise di donare alla Fondazione Cini tutto quello che ancora possedeva della nonna materna. Tra i materiali giun­ti a San Giorgio dall’Inghilterra una rilevante serie di lettere, cinquecento quelle scritte da Eleonora Duse a diversi corrispondenti e circa un migliaio quelle ri­cevute, libri, molti copioni, alcuni dei quali autografi dell’attrice o dell’autore del testo, diversi bellissimi abi­ti, mobilio e molti oggetti personali.Eleonora Ilaria nacque a Cambridge, dove i genitori si erano trasferiti dopo il matrimonio, nel 1912 a due anni di distanza dal fratello maggiore Sebastian. Sua madre Enrichetta, l’unica figlia di Eleonora Duse, era nata nel 1882 e aveva conosciuto il marito, Edward Bullough, professore universitario e studioso di lingui­stica, durante un periodo di studio a Dresda. Eleonora Ilaria entrò, come il fratello, nell’ordine domenicano, e prese i voti nel 1939. All’interno dell’Archivio, un posto di rilie­vo spetta anche al fondo Signorelli, che contie­ne vari e preziosi materiali raccolti negli anni da Olga Resnevič Signorelli, amica e prima biografa dell’attrice. Questa donazione avvenuta nel dicembre del 1977 da parte della figlia di Olga, Vera Signorelli Cacciatori, è giunta in Fondazione nel febbraio del 1978. Tra i ma­teriali donati, innumerevoli immagini fotografiche del­la Duse in costume e nella vita privata e diverse centi­naia di lettere inviate e ricevute dall’attrice negli anni. Di grande interesse anche alcune immagini dei luoghi e dei teatri da lei frequentati e fotografie di amici, fa­miliari e colleghi che restituiscono uno spaccato molto interessante del teatro coevo.Tra i moltissimi autografi anche un cospicuo numero di lettere indirizzate a Emma Garzes, moglie dell’atto­re Francesco, ad Adolfo De Bosis, Febo Mari, Giovan­ni Papini e Gabriele D’Annunzio.Oltre a questi due grandi fondi, sono confluiti nell’Ar­chivio Duse anche una serie di donazioni che nel tem­po hanno arricchito ed impreziosito la raccolta. Nel fondo Agostini, donato da Pina Agostini nel 1965, sono conservate circa un centinaio di lettere a e di Lucia e Pietro Casale, amici e ospiti di Asolo dai quali Eleonora soggiornò per lunghi periodi tra una tournée e l’altra.Nel fondo Carandini Albertini, giunto in Fondazio­ne nel 1969, sono conservate invece le circa trecento lettere di Arrigo Boito ad Eleonora Duse datate tra il 1887 e il 1890. Il cospicuo carteggio è stato pubblicato da Raul Radice nel 1979 con il titolo Lettere d’amore.Più tarde invece sono le donazioni Valdoni e Cervi, ri­spettivamente del 1974 e del 1981.Nel fondo Valdoni è conservato il carteggio tra Ele­onora Duse e Olga Ossani Lodi tra il 1884 e il 1922, mentre nel Fondo Cervi sono custodite le lettere dell’attrice al poeta Annunzio Cervi negli anni della prima guerra mondiale tra il 1916 e il 1917.

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Visita la Stanza di Eleonora Duse 

Il Centro studi per la ricerca documentale sul teatro e il melodramma europeo ha inaugurato la Stanza di Eleonora Duse,  uno spazio permanente dedicato alla memoria della grande attrice italiana.Per informazioni e prenotazioni

L’idea è nata dalla volontà di rendere l’Archivio Eleonora Duse della Fondazione Giorgio Cini, un “luogo” aperto al pubblico da scoprire e visitare.
La preziosa collezione di materiali conservati presso il Centro studi per la ricerca documentale sul teatro e il melodramma europeo, infatti, costituisce una fonte inesauribile per studiare la vita e l’arte di questa affascinante attrice che a Venezia aveva cercato, e trovato, un clima accogliente e una casa dove vivere per diverso tempo.L’allestimento di questo nuovo spazio garantisce la possibilità di esporre una parte dei documenti conservati nel ricco Archivio quali autografi, tra cui lettere, copioni, documenti contabili e registri di compagnia, oltre a fotografie originali, oggetti personali, abiti e una parte del suo mobilio. Accanto al piccolo allestimento permanente che vuole restituire un angolo della casa di Eleonora Duse, la straordinaria ricchezza dei nostri documenti permette di mostrare e approfondire diversi temi caratterizzanti la sua arte o periodi distinti della sua vita, temi che andranno a formare le linee guida per le esposizioni temporanee.Questa stanza,  nasce con l’intenzione di trasformare in un organismo vivo e visitabile il prezioso Archivio Duse, conservato presso il Centro studi per la ricerca documentale sul teatro e il melodramma europeo della Fondazione Giorgio Cini.