Le donazioni di opere d’arte contemporanea, da parte di artisti o di loro eredi che ne hanno realizzato la volontà, sono continuate ad affluire numerose e importanti alla Fondazione fin dall’inizio della sua attività. Alcuni tra gli artisti erano veneziani o a Venezia hanno trascorso momenti significativi della loro vita e avevano goduto dell’amicizia con Vittorio Cini, frequentando San Giorgio e Palazzo Cini a San Vio.
La Fondazione Cini possiede, per esempio, l’eccezionale olio di Gino Severini del 1917 dal titolo Il vaso blu, il noto dipinto di Achille Funi, rappresentante una Matrona, o l’intensa testa di Ezra Pound scolpita da Henri Gaudier-Brzeska, come pure la marina di Virgilio Guidi raffigurante l’Isola di San Giorgio, donata dallo stesso maestro nell’occasione del suo novantesimo compleanno; di Felice Carena ha avuto in dono 60 disegni e 12 oli, tra cui la grande Bambina sulla porta.
Dell’opera del veneziano Carlo Dalla Zorza, 46 paesaggi di ambiente euganeo, 10 disegni e 19 stampe.
Neri Pozza ha lasciato, con un testamento che elenca tutti i titoli, una raccolta comprendente libri antichi e contemporanei illustrati da artisti, una collezione di 100 disegni di maestri del Novecento, fra cui fogli di Filippo De Pisis e Giorgio Morandi e 400 stampe.
Da Renzo Biasion la Fondazione ha ricevuto in donazione 73 disegni eseguiti dall’artista-scrittore durante la campagna di Grecia della II Guerra Mondiale.
Dello scultore Francesco Messina, anch’egli legato alla famiglia Cini, sono l’altorilievo bronzeo del San Giorgio che uccide il Drago, il grande nudo femminile l’Estate e il busto in terracotta di Yana Alliata Cini.
La Fondazione ha infine acquisito la generosa donazione dello sculture Pino Castagna e quella di Novello Finotti.