Giovanni Antonio Pellegrini, Poro condotto alla presenza di Alessandro Magno, penna, inchiostro seppia, traccia di matita, carta bianca
Giovanni Antonio Pellegrini, Poro condotto alla presenza di Alessandro Magno, penna, inchiostro seppia, traccia di matita, carta bianca
Giambattista Tiepolo, Due Pulcinella, uno disteso e l’altro seduto, penna, inchiostro bruno, acquerello, carta bianca
Francesco Guardi, Capriccio architettonico, penna e acquerello bruno, carta bianca
Giovanni Antonio Canal detto il Canaletto, Capriccio architettonico con ponte diruto, penna e inchiostro bruno, carta bianca
Giambattista Piazzetta, Testa di giovane, Gessetto nero e bianco, carta grigia
Giambattista Piranesi, Antico oratore romano, penna, inchiostro bruno scuro, carta bianca
Giuseppe Zais, Inverno, penna, inchiostro seppia a bistro, acquerellato in grigio, carta bianca
Giuseppe Zais, Inverno, penna, inchiostro seppia a bistro, acquerellato in grigio, carta bianca
La raccolta grafica appartenuta a Giuseppe Fiocco, fondatore della scuola di storia dell’arte veneta e primo direttore dell’Istituto di Storia dell’Arte, è stata acquisita dallaFondazione Giorgio Cininel 1962 presso il libraio milanese Elfo Pozzi, grazie alla mediazione del bibliofilo Tammaro De Marinis.
La collezione, di eccezionale rilevanza qualitativa, quasi interamente caratterizzata da esemplari di maestri veneti, testimonia del costante interesse da parte di Fiocco verso i disegni antichi e della primitiva e mai sopita vocazione dell’Istituto di Storia dell’Arte per gli studi nel campo delle arti grafiche. Riunita nel periodo tra le due guerre, la collezione consta di circa cinquecento esemplari, tra cui si segnalano anche alcune incisioni: spiccano per qualità esecutiva il disegno a penna acquerellata di Antonio Pellegrini con L’incontro di Alessandro e Poro, dal vibrante segno spiraliforme; il delicato gessetto di Giambattista Piazzetta con la Testa di giovane con colletto di pelliccia, recentemente restaurato; il rapido schizzo a penna con un Capriccio architettonico attribuito a Canaletto; i fogli acquerellati a seppia di Giambattista e Giandomenico Tiepolo, tra i quali va almeno menzionato il foglio con i Due Pulcinella di Giambattista e le splendide caricature; e ancora il disegno acquerellato, dai morbidi passaggi atmosferici e dagli effetti quasi pittorici, di Francesco Guardi, recante un Capriccio architettonico.
Notevole interesse riveste, inoltre, il nucleo di circa duecento fogli di Giambattista Pittoni e della sua bottega, già appartenuti alla raccolta del barone Ugo Salvotti, che rappresentano, insieme alla raccolta speculare, proveniente dalla stessa collezione e confluita nelle Gallerie dell’Accademia, la parte più cospicua del corpus grafico pervenutoci del pittore veneziano.
Nel corso del 1955, lo stesso Fiocco promosse negli spazi della Fondazione Giorgio Cinil’esposizione di una selezione di un centinaio di disegni della sua raccolta; nel 2005, inoccasione della mostra I disegni del Professore. La raccolta Giuseppe Fiocco della Fondazione Giorgio Cini, ospitata presso i Musei Civici agli Eremitani di Padova, è stato pubblicato il catalogo dell’intera collezione.