Programma delle iniziative culturali per il 2014
Tante le novità: un convegno internazionale per i sessant’anni dell’Istituto di Storia dell’Arte, un appuntamento dedicato alla Cambogia con lo spettacolo del Balletto Reale Cambogiano e le fotografie di Terzani, una prima esecuzione mondiale delle Cantate ritrovate di Stradella, due mostre de Le Stanze del Vetro e un nuovo Premio internazionale di traduzione poetica dedicato a Benno Geiger
Quattro nuovi importanti progetti espositivi, venti tra convegni e giornate di studio, sei seminari, cinque concerti, quattro eventi spettacolari e un Premio, oltre a quindici borse di studio e più di venti pubblicazioni: questi sono i numeri delle principali iniziative culturali previste per il 2014 dalla Fondazione Giorgio Cini, i cui programmi sono stati oggi approvati dal Consiglio Generale presieduto da Giovanni Bazoli.
Anche nel 2014 la Fondazione Giorgio Cini consoliderà la sua reputazione scientifica sia grazie all’attività dei suoi Istituti e Centri di Ricerca, con l’organizzazione di convegni, giornate di studio e seminari, alcuni dei quali veri e propri punti di riferimento per la comunità internazionale, sia grazie ad iniziative dedicate alla riflessione sull’attualità – politica, culturale e sociale -, caratterizzate da un approccio multidisciplinare e interculturale. Accanto a queste attività, la Fondazione proseguirà la valorizzazione del patrimonio immobiliare, mobiliare, materiale e immateriale custodito sull’Isola di San Giorgio Maggiore, promuovendo lo studio dei suoi archivi, che si dimostrano sempre più “vivi”, come dimostra la recente scoperta di una partitura inedita di Alessandro Stradella.
Seminari, Convegni, Concerti
Le attività prenderanno il via nel 2014 con il XVIII Seminario Internazionale di Etnomusicologia Musiche viventi. Casi esemplari e nuove prospettive di ricerca, organizzato dall’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati (IISMC) dal 30 gennaio al 1 febbraio 2014. Quest’importante appuntamento annuale a cura di Francesco Giannattasio si propone, grazie alla partecipazione di studiosi ed esperti a livello internazionale provenienti da diversi campi disciplinari, di fare un bilancio sull’etnomusicologia, sul suo status, sui suoi compiti e metodi d’indagine nonché sulla sua posizione nel quadro più generale della ricerca scientifica.
Dal 7 al 12 aprile 2014 l’Isola di San Giorgio Maggiore ospiterà la terza edizione dei Seminari di musica ottomana Bîrûn, corso di alta formazione diretto da Kudsi Erguner, che si propone di far diventare San Giorgio un centro di elaborazione culturale e riflessione sull’eredità musicale dell’Impero ottomano nel bacino mediterraneo. Il tema è Compositori persiani alla corte ottomana, che un gruppo di borsisti specializzati in diversi strumenti (ney, ûd, tanbûr, kanûn, kemençe, percussioni, voce) approfondirà sia dal punto di vista teorico che pratico. Il corso sarà preceduto da un Preludio a Bîrûn, giornata di studi organizzata da Giovanni De Zorzi presso l’Università Ca’ Foscari. A conclusione verrà pubblicato un CD dedicato, all’interno della Collana dell’IISMC ‘Intersezioni musicali’.
Dal 5 al 7 maggio 2014 il tradizionale Seminario di Studi Storici coinvolgerà studiosi noti e giovani ricercatori attorno al problema: Macropaure e micro paure, ovvero i timori nella psicologia collettiva di lunga durata – quali epidemia, carestia, guerre, terremoti – e quelli personali, individuali, da un lato riconducibili a paure generali, generalizzate, nella società, nello stato, dall’altro sperimentati singolarmente, singolarmente contrastati.
Il 9 e il 10 maggio 2014 si terrà una delle attività più importanti dell’anno: La Cambogia dopo i Khmer Rossi. L’esperienza di vita e di lavoro di Onesta Carpené, frutto della collaborazione tra l’Istituto Interculturale di Studi Musicali Comparati e il Centro di Civiltà e Spiritualità Comparate, nel cui ambito rientrano la biblioteca e l’archivio Tiziano Terzani. L’iniziativa vedrà una giornata di studi, a cura di Giovanni Giuriati e Valerio Pelizzari, per ricordare la figura di Onesta Carpené, cooperante italiana, amica di Terzani, che ha lavorato in Cambogia dal 1980 (momento della caduta del regime dei Khmer Rossi) fino ai primi anni 2000. Alla giornata, a cui parteciperanno autorevoli studiosi, giornalisti e persone coinvolte nel mondo della cooperazione internazionale che hanno incrociato la Carpené nel loro percorso, si accompagnerà l’allestimento di una mostra fotografica sulla Cambogia dall’achivio personale di Tiziano Terzani e la rappresentazione al Teatro Malibran di uno spettacolo del Balletto Reale Cambogiano, per la prima volta a Venezia. Patrimonio immateriale dell’umanità Unesco, il Balletto Reale si presenterà con un nuovo spettacolo, coreografato dalla Principessa Bopha Devi, nel quale è inserito anche un episodio di teatro delle ombre.
Non mancherà dal 17 al 21 maggio 2014 il Seminario di Musica Antica ‘Egida Sartori e Laura Alvini’ a cura di Pedro Memelsdorff, interamente dedicato a un repertorio inedito: le Sette nuove cantate ritrovate negli archivi della Fondazione Giorgio Cini di Alessandro Stradella (1639-1682). Si tratta di sette cantate per voce solista e basso continuo – sei per soprano e una per contralto – ritrovate nell’estate del 2012 dalla musicologa Giulia Giovani, all’epoca borsista del Centro Internazionale di Studi della Civiltà Italiana “Vittore Branca”, nel corso di una ricerca negli archivi musicali della Fondazione Cini. Docente del Seminario sarà René Jacobs. È prevista la presenza di tre-quattro cantanti borsisti (soprano o contralto), e di un basso continuo di accompagnamento, che nel concerto finale eseguiranno in prima mondiale alcune delle nuove cantate. L’iniziativa è in collaborazione con la Schola Cantorum Basiliensis, istituto svizzero di ricerca, didattica e produzione nel campo della Musica antica di fama mondiale, che ospiterà, il 30 e 31 gennaio del 2014, un workshop e una giornata di studio sullo stesso repertorio, sempre a cura di Jacobs.
Il 19 giugno 2014 l’IISMC dedica dopo molti anni, in concomitanza con la ripresa dell’insegnamento della lingua e letteratura coreana all’Università Ca’ Foscari Venezia, uno spettacolo alla Corea. Il coreografo Yong Min Cho, proporrà The Bridging Colours – White della compagnia A+M (Asia Movement) in collaborazione con la Korean dance company “Pyung-In” e con il Korean Traditional Music Team “Nol Eum Pan”, spettacolo in cui musiche e danze tradizionali derivate da rituali sciamanici sono accostate ad una coreografia contemporanea.
Molte saranno poi le iniziative convegnistiche organizzate a San Giorgio nel corso dell’estate e dell’autunno. Il 27 e 28 giugno 2014 l’Istituto per la Musica della Fondazione Cini e la Fondazione Ugo e Olga Levi di Venezia promuoveranno Towards a European Network of the Musical Archives of the 20th and 21st Centuries, un incontro tra i maggiori rappresentanti dei saperi archivistico e musicologico incentrato sul trattamento degli epistolari. I responsabili di alcuni fra i più importanti archivi europei del Novecento musicale illustreranno lo stato dell’arte della conservazione, della catalogazione e della valorizzazione delle lettere e di fonti affini. I curatori delle più recenti e innovative edizioni di carteggi si confronteranno sui percorsi e i metodi di ricerca e di edizione, analizzando la situazione dei diversi soggetti conservatori. Sarà proposto un Network per andare incontro alle esigenze di una ricerca sempre meno compartimentata e per diffondere, nell’Europa allargata, buone prassi per la tutela e la fruizione della documentazione musicale prodotta dalla fine dell’Ottocento in poi.
A luglio il Centro Studi Teatro in collaborazione con l’Istituto per la Musica, promuoverà La scena come spazio sensibile: il primo Novecento convegno dedicato al presente della drammaturgia musicale attraverso l’idea di spazio “sensibile”.
Dall’8 all’11 settembre 2014 torneranno i Dialoghi di San Giorgio con BIBLIOTECHNICA. Arti digitali, filologia, universi di conoscenza per approfondire questioni cruciali riguardanti l’organizzazione della conoscenza nel presente, nel passato e nel futuro. La discussione si concentrerà su alcuni ambiti in cui tali tensioni si sono manifestate e continueranno a manifestarsi: la biblioteca, l’archivio di storia dell’arte e le tecniche della filologia. In tempi di crisi, le interconnessioni tra il contenuto della conoscenza e i modi in cui essa viene prodotta e organizzata sono sottoposte a un’indagine accurata e a una pressione senza precedenti; inoltre, i modelli di conoscenza occidentali consolidati e le loro istituzioni — accademie, università, musei e archivi — sono ormai inadeguati in quanto fonti di conoscenza originale e devono essere almeno integrati, quando non sostituiti in toto, da forme di organizzazione sperimentale senza precedenti. Parteciperanno ai Dialoghi: Murtha Baca, Luca Massimo Barbero, Matthew Battles, Geoffrey Bowker, Gregory Crane, Ann-Sophie Lehmann, Glenn Most, Filippomaria Pontani, Dagmar Schäfer, Simon Schaffer, John Tresch, Stéphane Van Damme.
Dal 18 al 20 settembre 2014, si terrà, come da tradizione, la Tenth International Conference on the Future of Science, organizzata in collaborazione con la Fondazione Umberto Veronesi e la Fondazione Silvio Tronchetti Provera. La Conferenza, dal titolo Food for all, anticipando l’Expo 2015, affronterà il tema dell’accesso al cibo. L’ingiustizia alimentare è una delle peggiori iniquità dei nostri tempi: nei paesi in via di sviluppo, ci sono 840 milioni di persone che soffrono di malnutrizione cronica e 40 milioni, di cui 15 milioni di bambini, che ogni anno muoiono di fame. Inoltre la popolazione mondiale è in crescita: si stima raggiungerà i 9 miliardi nel 2050; mentre sempre meno terre da destinare all’agricoltura saranno disponibili a causa dei cambiamenti climatici. In aggiunta, gli standard di vita stanno cambiando in molti Paesi emergenti, dove il consumo di carne sta aumentando. È indispensabile far fronte a tutte queste problematiche, affrontandole da diversi punti di vista: culturale, politico, sociale, economico, agricolo, alimentare. È necessario capire quanto può essere fatto dalle istituzioni e quanto attraverso scelte personali che possono essere promosse con un’adeguata educazione della popolazione.
Il 20 e il 21 settembre 2014 l’Istituto per la Musica organizza le giornate di studio Stravinskij in Italia. Ricordo di Roman Vlad, curate da Gianmario Borio e coordinate da Angela Carone, Massimiliano Locanto e Gianfranco Vinay che si terranno nel primo anniversario della scomparsa di Roman Vlad, affrontando uno dei temi che più stavano a cuore al maestro: lo studio e la ricezione dell’opera di Igor Stravinskij. Le giornate analizzeranno l’influsso di Stravinskij sui compositori italiani: Casella, Malipiero, Petrassi; la ricezione di Stravinskij nella pubblicistica italiana; gli scritti editi e inediti di Vlad su Stravinskij. La manifestazione sarà accompagnata dall’esposizione di fonti, da una documentazione audiovisiva e da un concerto.
Nel mese di Ottobre, a sessant’anni esatti di distanza dallo storico congresso organizzato dalla Fondazione Giorgio Cini nell’ottobre del 1954 sul tema Arte figurativa e arte astratta – in occasione del quale fu ufficialmente presentato il nascente Istituto di Storia dell’Arte – l’Istituto di Storia dell’Arte della Fondazione Giorgio Cini, diretto da Luca Massimo Barbero, organizzerà un convegno internazionale di studi sullo stesso tema. Il convegno si propone di rileggere in chiave attuale, e alla presenza dei principali artisti, critici e storici dell’arte della scena internazionale, le principali tematiche ispirate al dibattito di allora e al tempo stesso di indagare le prospettive critiche e visive dal dopoguerra ad oggi.
Novità assoluta del 2014 è l’istituzione del Premio Benno Geiger. A partire dal prossimo anno infatti la Fondazione Cini, per adempiere alle ultime volontà di Elisabetta Paolina Geiger, istituirà un premio annuale internazionale di traduzione poetica intitolato alla memoria del padre Benno, il cui fondo letterario da anni è conservato e valorizzato sull’Isola di San Giorgio. Al bando che regolerà l’assegnazione del Premio verranno continuativamente associate tre borse di studio residenziali presso il Centro Internazionale di Studi della Civiltà Italiana ‘Vittore Branca’ da destinarsi a laureati, dottorandi e dottori di ricerca finalizzate allo studio del Fondo Benno Geiger e degli altri fondi letterari custoditi dalla Fondazione Giorgio Cini. Il premio sarà ufficialmente assegnato in occasione di una cerimonia che si terrà l’11 ottobre 2014.
Le mostre
Prosegue con due nuove mostre l’attività de Le Stanze del Vetro, iniziativa pluriennale per lo studio e la valorizzazione dell’arte vetraria veneziana del Novecento nata dalla collaborazione tra Fondazione Cini e Pentagram Stiftung e inaugurata con grande successo nel 2012 con la mostra Carlo Scarpa. Venini 1932–1947 – attualmente allestita e visitabile fino al 2 marzo 2014, al Metropolitan Museum of Art di New York.
Il primo appuntamento (5 aprile – 3 agosto 2014) sarà dedicato al lavoro di due artisti veneziani contemporanei: Laura de Santillana e Alessandro Diaz de Santillana. Il concept della mostra, curata da Martin Béthenod, si propone di presentare il lavoro dei due fratelli, tracciando due traiettorie distinte che, partendo da un background comune, si intrecciano, si influenzano, si rispecchiano l’una nell’altra, senza per questo uniformarsi, ma al contrario approdando a esiti profondamente e singolarmente originali.
La seconda mostra 2014 de Le Stanze del Vetro, a cura di Marino Barovier, sarà invece dedicata alle creazioni dell’architetto e designer lombardo Tomaso Buzzi (1900–1981), per la vetreria Venini. Buzzi fu un vivace protagonista del Novecento milanese, amico e collaboratore di Gio Ponti; collaborò con la Venini fra il 1932 e il 1933, ma continuò ad avvalersi della fornace anche negli anni successivi. Il suo contributo creativo alla vetreria muranese si manifestò sia nelle sperimentazioni con la materia, che con la forma, estendendo la propria ricerca fino al settore dell’illuminazione.
Accanto a questa regolare attività espositiva, che prevede la realizzazione sull’Isola di San Giorgio Maggiore di due mostre l’anno fino al 2021, Le Stanze del Vetro stanno inolte progettando un ulteriore evento espositivo per giugno 2014, da inaugurare in concomitanza con l’apertura della Biennale Architettura.
Ma le attività espositive della Fondazione Cini non si esauriscono con i progetti dedicati al vetro: nel 2014 proseguiranno i lavori preparatori per la mostra, da produrre in collaborazione con Factum Arte, Mindful hands: capolavori della miniatura italiana della Fondazione Giorgio Cini, dedicata alla collezione di miniature della Fondazione, tra le più importanti raccolte al mondo nel suo genere. La collezione Cini, è paragonabile, sia per tipologia che qualità delle presenze, alla collezione Wildenstein custodita presso il Musée Marmottan di Parigi, o alla raccolta di Robert Owen Lehman Senior, sino a pochi anni fa di proprietà del Metropolitan Museum di New York. La collezione Cini, attraverso le diverse provenienze dei pezzi, consente un focus su alcune figure chiave del collezionismo e della bibliofilia antiquaria in un arco cronologico che va dalla fine del XVIII secolo alla prima metà del secolo scorso.
Nel 2014 prenderanno infine il via una serie di interventi finalizzati alla riapertura di Palazzo Cini a San Vio, dopo il grande successo ottenuto dal Padiglione Angola lì allestito, vincitore del Leone d’Oro alla 55esima Biennale d’Arte e visitato da oltre 40.000 persone. L’intento è di assicurare la regolare apertura della Galleria di Palazzo Cini per almeno sei mesi all’anno, per poter offrire alla piena fruizione della città e della comunità internazionale degli studiosi e appassionati d’arte, un palazzo e uno spazio museale che custodiscono raccolte di straordinario interesse, secondo quella che era l’aspirazione di Vittorio Cini.