L’Istituto di Storia dell’Arte riceve dagli eredi di Paolo Cardazzo l’archivio documentale della prestigiosa galleria veneziana, accanto a una donazione di libri delle Edizioni del Cavallino e un corpus di grafiche d’autore.
L’Istituto di Storia dell’Arte della Fondazione Giorgio Cini arricchisce i propri fondi grazie alla generosità degli eredi della famiglia Cardazzo che hanno conferito lo straordinario archivio del gallerista e collezionista Carlo Cardazzo (1908 – 1963) e del figlio Paolo, che documenta la storia della Galleria del Cavallino di Venezia, dal 1942 ai primi anni del Duemila. Gli eredi hanno inoltre disposto una donazione di libri e grafiche d’autore delle Edizioni del Cavallino che vanno a integrare la Biblioteca e il Gabinetto dei Disegni e Stampe della Fondazione Cini, dando una significativa apertura sul Novecento alle sue collezioni.
La documentazione dell’Archivio comprende circa 400 tra faldoni, raccoglitori e album contenenti fotografie, lettere, inviti e i rarissimi cataloghi della Galleria del Cavallino, che ne testimoniano l’attività espositiva per un totale di 1.040 mostre organizzate dagli anni Quaranta ai primi anni del Duemila. In particolare negli anni Cinquanta vennero presentate, nelle sedi di Milano e Venezia della Galleria, mostre personali di artisti poi divenuti i Maestri dell’Arte Moderna, quali: Fontana, Braque, Picasso, Pollock, Kandinsky, Mirò, Jorn, S. Delaunay, Burri, Poliakoff, Mathieu, Dubuffet, Franz Kline, Schwitters, Brauner, Matta, Twombly, Jasper Johns.
Tra i documenti di maggior rilievo l’Archivio Cardazzo comprende una ricca corrispondenza con grandi autori come Cesare Zavattini, Giorgio Morandi e Filippo De Pisis; il carteggio di Carlo Cardazzo con l’artista Giuseppe Cesetti e un nutrito corpus di foto e documenti sull’attività del pittore Bruno Saetti.
Di particolare interesse, inoltre, la documentazione fotografica ed epistolare relativa alla realizzazione del Padiglione del Libro alla Biennale di Venezia (1950) e l’importante archivio di videotape raccolti da Paolo Cardazzo, che costituiscono uno degli elementi di svolta nella sua gestione della galleria del Cavallino, fra anni Settanta e Ottanta, con significative aperture verso il panorama internazionale e l’intensificarsi dei rapporti con i paesi della Jugoslavia.
Accanto al conferimento dell’archivio, gli eredi hanno disposto la donazione di circa 150 volumi pubblicati dalle Edizioni del Cavallino tra cui alcune edizioni rare e oltre 140 tra litografie e prove d’artista, realizzate appositamente dagli artisti per la Galleria (Campigli, Capogrossi, Carrà, Bacci e Gino Morandis fra le testimonianze più significative).
Grazie a questa donazione, la Fondazione Giorgio Cini possiede ora un corpus completo dei cataloghi delle mostre delle tre gallerie di Cardazzo (la Cavallino di Venezia, la Naviglio di Milano e la Selecta di Roma) di cui è in programma una digitalizzazione sistematica, in vista di una futura fruizione digitale e telematica dei materiali a stampa prodotti dalla galleria.
L’archivio è attualmente oggetto di inventariazione e studio grazie al contributo delle borse di studio del Centro “Vittore Branca”.
Per informazioni:
Istituto di Storia dell’Arte
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