Narcisse, Ballets Russes, coreografia di Michel Fokine, 1911. © St Petersburg State Museum of Theatre and Music
La mostra Léon Bakst. Simbolo dei Balletti Russi a cura di Natalia Metelitsa e Maria Ida Biggi, ripercorre la carriera del noto artista, scenografo e costumista russo, reso celebre dalle sue innovative creazioni per i Balletti Russi di Sergej Djagilev.
La mostra,risultato di un lavoro congiunto dell’Istituto per il Teatro e il Melodramma e dello State Museum of Theatre and Music di San Pietroburgo, che conserva la più grande collezione di bozzetti e figurini bakstiani, è realizzata in collaborazione con lo CSAR – Centro Studi sulle Arti della Russia dell’Università Ca’ Foscari e avrà luogo nell’ambito della Russian Season in Italy, organizzata dal Ministero della Cultura russo.
Il percorso espositivo documenta un ampio arco della produzione artistica di Léon Bakst: partendo dai primi e poco conosciuti lavori, quali Le Coeur de la Marquise di Marius Petipa (1902) e le tragedie Ippolito di Euripide, Edipo a Colono e Antigone di Sofocle (1902-1904), si giunge alle acclamate creazioni realizzate per i Balletti Russi, tra cui Cléopâtre (1909), L’oiseau de feu (1910), Carnaval (1910), Narcisse (1911), Le Dieu bleu (1912), Daphnis et Chloé (1912), che costituiscono il cuore dell’esposizione. Oltre ai materiali relativi a questi spettacoli, si espongono anche i figurini di opere realizzate principalmente tra il 1910 e il 1911, quali Thaïs, La Traviata, Faust, Martyre de St. Sébastien, Manon Lescaut. A completare il percorso espositivo, una ricca serie di fotografie e costumi originali, che costituiranno un supporto fondamentale per la ricostruzione della poliedrica attività dell’acclamato artista.
Léon Bakst (1866-1924) si forma tra San Pietroburgo e Parigi. Con Sergej Djagilev e Alexandre Benois è tra i fondatori della rivista Mir iskusstva, sulla quale pubblica i suoi primi lavori grafici. Nel 1902 inizia a lavorare come scenografo e costumista per i teatri imperiali di San Pietroburgo.
Tra rotture e riconciliazioni, la sua collaborazione con i Balletti Russi, che nasce nel 1909, si estende per quasi tutto l’arco della sua carriera.